Credo che Marco Marchese sia un po' ingenuo...
Non ha capito che Mons. Fisichella non ha "preferito parlare" dei documenti...
L'attacco alla Chiesa che Marco non ha compreso strumentalizzava le persone come lui e ruotava proprio attorno ai documenti come se fossero prove insindacabili dell'oscurantismo della Chiesa.
A lui, questo problema, è sembrato una strategia di Mons.Fisichella...in realtà era una strategia di Santoro&C. ed anche del video della BBC.
Se non lo capisce non è colpa nè di Mons. Fisichella, nè di Don di Noto, nè di tutta la Chiesa. Se ne deve fare una ragione.
Riguardo a ciò che devono fare i vescovi quando vengono a conoscenza di un fatto di pedofilia...ha risposto correttamente Mons. Fisichella:
Il vescovo è tenuto a rispettare la legge (dove è prevista la denuncia...ha l'obbligo di denunciare) e, nel contempo, a seguire le direttive del canone di diritto canonico: "silenzio processuale".
E ci mancherebbe anche...
Se Marco Marchese è una vera vittima... ce ne sono state migliaia (non centinaia...) di "FALSE VITTIME".
E se conviene andare direttamente dal magistrato che si vada direttamente dal magistrato, che problemi ci sono? Veramente non li capisco.
C'è un processo canonico ed un processo laico...sono due cose diverse e distinte.
Il Vescovo non è un giudice e non può condannare a morte il pedofilo...o metterlo in prigione.
Marco dimostra di non avere capito questa differenza anche nell'esempio che Mons.Fisichella fa a Santoro...
E poi continua ad appoggiare la tesi del video secondo la quale "La chiesa non fa seguire i fatti alle parole"...ma non si ricorda che quei fatti ci sono.
La Chiesa ha fondato delle associazioni di vescovi...proprio quelle associazioni che l'autore del filmato voleva NASCONDERE, contraddicendosi poi e dovendone ammettere l'esistenza...
Cos'è anche Marco si lascia prendere da questo modo di fare per nulla onesto?
Si può capire la rabbia, si può capire la voglia di giustizia...ma se la rabbia e la voglia di giustizia spingono alla menzogna pur di vedere un risultato (e, come ho già detto, ho paura che il risultato che si vuol vedere sia un risultato di "vendetta" più che di "giustizia")...
Allora non andiamo bene.
E che cosa deve dire Mons.Fisichella alla fine della trasmissione??
Fermarsi a parlare? La polemica si era già protratta a sufficienza...
Non c'era voglia di "essere consolati" (ed anche questa è un IPOCRISIA...e sinceramente da uno come Marco non me l'aspettavo..)...c'era voglia di sfogo e non di essere accolti come pecorelle.
Voler l'opportunità di accusare...non è "voglia di essere ascoltati".
Non è condannando un imputato appena una presunta vittima parla...che si fa pulizia nella Chiesa.
NON E' denunciando ai MASS MEDIA che si fa giustizia.
Non era neppure sede di critiche quella trasmissione...ma la sede di un attacco. E credo che le vittime (tranne l'autore del filmato...pienamente cosciente a mio avviso...) non se ne siano rese pienamente conto.
E mi sembra, guardando le statistiche:
www.cesnur.org/2007/mi_preti.htm
...che la Chiesa abbia fatto e stia facendo molto....contrariamente a quanto Marco e molte altre vittime percepiscano.
Vorrebbero percepire...vorrebbero vedere sui giornali le foto dei pedofili in gabbia...
Ma questa NON è giustizia...diviene VENDETTA.
E diviene una vendetta pericolosa perchè è diffusa una certa mania di pregiudizio nei confronti di chi è imputato.
L'imputato è già colpevole proprio perchè è accusato...INVECE NON E' VERO. Gran parte dei preti accusati di pedofilia NON ERA COLPEVOLE...
E si è beccata l'infamante etichetta di "prete pedofilo"...pur non essendolo, cosa che non va giù dalla tonaca fino a quando non si muore.
Così la Chiesa fa bene ad operare senza sbandierare nulla ai Media...assicurando la giustizia senza cadere nella vendetta e senza rischiare di condannare una persona dinnanzi all'opinione pubblica ancor prima del processo.
Se poi, Marco, non ha capito quanti punti di discussione aveva il filmato della BBC e non si sono potuti affrontare tutti...allora è proprio ingenuo.
Non può imputare al Mons. di non avere affrontato i punti che più erano importanti. La conduzione della trasmissione la fa il conduttore.
Nei documenti di diritto canonico si parla di LEGGE DELLA CHIESA...di pene e di delitti...
Che cosa centra una pastorale sull'aiuto delle vittime?
Quei documenti servono per SAPERE COSA FARE NEI CONFRONTI DI CHI E' ACCUSATO...come in ogni procedura legale anche laica.
Se non ci arriva, Marco Marchese, è colpa della sua ignoranza in materia ed in chi l'ha strumentalizzata...non di chi ha scritto tali documenti.
Ed insiste a non capire che un provvedimento ecclesiastico e le indagini ecclesiastiche non hanno nulla a che fare con il procedimento giuridico laico.
Tali abusi, appunto perchè nella maggioranza dei casi a condannare non sono delle vittime ma delle FALSE VITTIME, non solo la Chiesa ma neppure lo Stato dovrebbe permettere che siano sbandierati dai mass media.
PER NIENTE.
Fino a quando non si è stabilito che l'imputato è colpevole.
Visto che Marco Marchese è tanto sensibile ai problemi delle vittime...perchè non riesce ad essere sensibile anche nei confronti di quei preti che sono stati accusati di pedofilia e non avevano niente a che fare con la stessa?
Non solo le vittime di abusi sessuali hanno meditato il suicidio...ci sono preti accusati ingiustamente di pedofilia che sono arrivati anche ad attuarlo!
Perchè Marco, tanto sensibile nei confronti delle vittime, si dimentica anche di queste vittime qui?!
Sono forse "meno vittime" di lui? NO!
Allora serve riserbo quando si trattano queste cose...fino a quando non si arriva alla verità.
Giunti alla verità, la Chiesa prenderà provvedimenti ecclesiastici e la magistratura, se interpellata, prenderà i suoi.
Sono due cose separate che non possono e non devono trovare influenza reciproca.
PER TALI MOTIVI IO, SE POTESSI FISICAMENTE PARTECIPARE ALLA FIACCOLATA, NON CI ANDREI...
PERCHE' E' STRUMENTALIZZATA E SARA' PALESEMENTE STRUMENTALIZZATA...che Marco Marchese lo voglia o meno.
Ciao
Mauri
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)