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02/05/2007 12:55 | |
Scritto da: Marco PICCIONI 01/05/2007 21.37
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&...
Caro Fratello Falone, carissimi fratelli della Betel,
No, no, no! Non ci siamo proprio!
Mi aspetto qualcosa di meglio che sguinzagliare il nostro caro Libero.
Carissimi, purtroppo non ci metto solo la mano sul fuoco.
Io scrivo con nome e cognome e ci metto tutto quello che ho.
Vedremo quanto sarete disposti a giocarvi voi.
La verità sta venendo a galla.
Il tempo rimasto è ridotto!
Chi ha orecchie per udire, ODA!
Marco Piccioni
Cari Foristi tutti,
Conoscendo i fatti nei dettagli, non posso fare a meno di schierarmi nettamente, al cento per cento, dalla parte di Emo e di Marco Piccioni, nonché di tutti i loro familiari innocenti, sia Testimoni di Geova che Cattolici.
Non ho gli elementi per valutare con precisione l’attendibilità della “clamorosa denuncia” di Luigi Fallacara, posso confermare, però, l’alto grado di pericolosità sociale del ‘grigio’ funzionario in questione: senza timore di smentita affermo che Giuseppe FALONE ha fatto rapida carriera all’interno delle gerarchie “segrete” della CCT/WTS a spese del sottoscritto e del discusso presidente Valter FARNETI, “giubilato” troppo frettolosamente nel corso della “notte dei lunghi coltelli” del 18/9/2002 e, per indurlo a “tacere per sempre”, altrettanto “troppo frettolosamente”, reintegrato nel 2006 nel ruolo di “anziano di congregazione” a Forlì.
Tanto lo affermo con sicurezza perché a seguito delle mie “dimissioni non irrevocabili” dall’incarico di “anziano della congregazione centrale” rassegnate in data 24/6/1995 contestualmente alla “denuncia per mafia” sporta al corpo direttivo, fu proprio il mio conterraneo Giuseppe Falone ad essere incaricato da Gerrit LOSCH, vero uomo forte/eminenza grigia di Brooklyn, con delega all’Italia, a “stendermi a terra” ovvero a “fermarmi”, per usare due espressioni tipiche care a Giorgio CAMINITI e Massimiliano BRICCONI, suoi dichiarati complici di malaffare.
Pertanto, non è per caso che Giuseppe FALONE è stato convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Bari, Sezione di Bitonto, insieme a numerosi suoi “pericolosi complici” del calibro di Paolo PICCIOLI, Denni ANGELI, Bricconi, Franceschetti, Caminiti, Nencini, Piscitelli, Indovini, Candelaresi, Graziani, ecc., ecc.. - Chi vuole, può verificarlo qui:
www.cesnur.org/2007/tdg_pucci.pdf
Altrettanto non per caso, in quella stessa sentenza, dopo aver espressamente richiamato (pag. 5) la nota 5/6/2003 a firma del corpo degli anziani di Bari S.Spirito da cui emerge che fu proprio quest’ultima congregazione locale a richiedere (quanto spontaneamente?!?) la trasformazione del Comitato speciale in Comitato giudiziale, il Giudice Casciaro, nella nota n. 3 in calce alla stessa pag. n. 5, ha opportunamente riconosciuto che, in data 4/6/2003, quindi un giorno prima dell’avvio ufficiale del “Comitato giudiziario speciale”, il sottoscritto avvocato aveva denunciato le “pressioni mafiose da lui subite dai vertici dell’Ente giuridico Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova e in particolare da Denni ANGELI, Rosa SALVATO COMODI, Massimo DE BONFILS, Adelio INDOVINI ('longa maus' di Giuseppe Falone, ndr) e Massimiliano BRICCONI finalizzati ad insabbiare e a non denunciare i casi di pedofilia verificatisi tra i testimoni di Geova”.
Pertanto, sulla base dei fatti gravi innanzi richiamati, in data 29/11/2006, quindi in data 11/12/2006, ho aiutato Marco a richiamare con forza l’attenzione del Capo dello Stato, On.le Giorgio NAPOLITANO, e del Ministro degli Interni, On.le Giuliano AMATO, ‘amico’ di vecchia data (insieme a Prodi, Letta, D’Alema, Violante, Ingrao, Andreotti, Spini, ecc.) dei vertici spiritualmente corrotti dell’Ente giuridico CCT/WTS, sulla gravità dei fatti e misfatti che si nascondono dietro il “sequestro e la brutale discriminazione” di Emo Piccioni, 60 anni, marito e padre integerrimo, nonché “anziano” esemplare della congregazione locale dei Testimoni di Geova di Borgomanero/No.
Non a caso, quindi, il COMITATO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE E L'ANTISEMITISMO, punta di diamante del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero degli Interni, nella seduta del 14/12/2006, con esplicito riferimento ai fatti relativi al caso complesso di “Emo/Marco Piccioni”, ravvisandone la competenza, ha sollecitato “l’intervento dell’autorità giudiziaria”. - Vedi nota 12/2/2007, prot. n. 581.
Inoltre, sempre non per caso, con nota del 23/3/2007 (prot. 35703) il Direttore dell’Ufficio di segreteria del Presidente della Repubblica On.le Napolitano ha tenuto a precisare ufficialmente di aver portato “la questione rappresentata all’attenzione del Ministero dell’Interno per l’esame e le valutazioni di competenza”.
Quindi, ancora una volta: la magistratura indaghi!.
Ma vi è certamente di più!.
Avendo appreso per tempo dell’esistenza di una “losca manovra” (che, se nulla osta, per brevità, in seguito denominerò “GPB”) ordita dai “vertici composti, spiritualmente corrotti”, dell’ “OPUS dei” Testimoni di Geova (di cui Giuseppe Falone, come ben ricordato da Luigi, è uno dei massimi esponenti) espressamente finalizzata ad imbavagliare le “voci libere” di Apocalisse per uno Stato laico, Agape, Anime Libere, InfotdGeova LiberaMente e Soccorso Spirituale, in data 23/2/2007, quindi in data 10/3/2007, quindi ancora in data 19/3/2007, il sottoscritto avvocato, unitamente al ridetto Marco Piccioni, per mezzo della Polizia Giudiziaria addetta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara, ha richiamato con forza l’attenzione degli Inquirenti (nonché dei massimi vertici dello Stato) sulle denunce penali tempestivamente sporte alla DDA-Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, presso gli Uffici della competente Polizia Giudiziaria, in data 7 e 20 giugno 2003.
Comprensibilmente, quindi, i Giudici del Tribunale Civile di Bari (non solo il dott. Salvatore Casciaro, ma anche il dott. Aldo Napoleone, il dott. Luigi Claudio ed il dott. Franco Cassano), insieme a moltissimi altri “documenti scottanti”, hanno sicuramente preso in esame anche dette “denunce penali” e, non a caso, seguendo il nobile esempio di Ponzio Pilato, hanno preferito passare quella che a tutti gli effetti di legge è una “bomba ad orologeria con miccia già innescata” ai loro Colleghi penalisti.
Pertanto, per causa di forza maggiore, dopo la “saggia ed equilibrata” Sentenza del Tribunale di Bitonto, dette denunce non sono più riservate e sono a disposizione di tutti coloro, giornalisti e studiosi della materia, nonché Istituzioni pubbliche e/o private, che ne faranno richiesta al seguente indirizzo e-mail: Vito.Pucci@katamail.com
Ad ogni buon conto, ricorrendone la necessità, a beneficio di tutti i Testimoni di Geova in difficoltà (quindi, non solo di Emo/Marco Piccioni e dei loro familiari innocenti), qui di seguito trascrivo uno dei passi salienti della fondamentale denuncia 20/6/2003.
“I FATTI INNANZI SOMMARIAMENTE ESPOSTI, AGGIUNTI A QUELLI EVIDENZIATI E DENUNCIATI IN DATA 7 GIUGNO U.S. LASCIANO INTRAVEDERE, PURTROPPO, LA RICORRENZA NEL CASO CHE MI RIGUARDA DELLA FATTISPECIE DELITTUOSA PREVISTA E PUNITA DALL’ART. 283 C.P., IN QUANTO DI FATTO, NENCINI, CAMINITI, BRICCONI, ANGELI, FALONE, CANDELARESI, FALSETTI, POLI E NARDELLO, HANNO DATO VITA AD UN ‘SISTEMA GIUDIZIARIO’ PARALLELO, E QUINDI ILLEGALE, RISPETTO A QUELLO STATALE PREVISTO DAI CODICI VIGENTI”.
“TENGO A PRECISARE, INFINE, CONOSCENDO APPROFONDITAMENTE DA VICINO IL FENOMENO DESCRITTO, CHE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA GRAVITA’ EVIDENZIATA RIGUARDA DAVVERO POCHISSIME PERSONE ALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE DEI TESTIMONI DI GEOVA. LA STRAGRANDE MAGGIORANZA MERITA DI ESSERE PROTETTA ED AIUTATA PERCHE’ TRATTASI DI PERSONE VERAMENTE IN BUONA FEDE CHE, PER AMORE VERSO DIO E GESU’ CRISTO, SONO DISPOSTE PERSINO A FARSI MALTRATTARE OLTREMISURA DA ALCUNI DIRIGENTI TROPPO ZELANTI”.
In tale ottica positiva, nell’attesa che sia confermata ufficialmente dal “COMITATO PRO EMO PICCIONI” (costituito in data 20/3/2007 dai familiari cattolici di Emo Piccioni e coordinato dal Sig. Giorgio MAZZA, cognato di Emo Piccioni per aver sposato sua sorella Anna), confermo e ribadisco qui la mia convinta adesione alla “FIACCOLATA DI SOLIDARIETA’ IN FAVORE DI EMO/MARCO PICCIONI” preannunciata per la serata di sabato 19/5/2007 nel centro storico della cittadina piemontese di Borgomanero, provincia di Novara.
Prima che sia troppo tardi, ognuno si assuma le sue responsabilità personali (Proverbi 28:13; 1 Timoteo 5:24, 25; 1 Pietro 3:13-15) … e che Geova benedica tutti!.
Con immutata stima.
Vito Pucci
Modificato da ednaservice 02/05/2007 13.36 |