Rainboy, 21.09.2008 21:22:
Sento spesso degli ignoranti che pensano che i ricercatori sprechino, o trattino con leggerezza, o addirittura disprezzino le cavie. La mia esperienza è esattamente opposta: le rispettano profondamente, se le tengono care perché sono elementi preziosi e quando parlano delle proprie ricerche, l'abbattimento dell'animale è sempre riferito con il verbo "sacrificare". Non ho mai visto un ricercatore scherzare sul fatto che il giorno prima aveva dissezionato delle cavie. Mai.
Molti assumono un distacco assoluto quando le uccidono, altri provano compassione. Una volta sentii un dibattito fra vari colleghi sul metodo più pietoso e indolore per ucciderle senza comprometterne i tessuti oggetto di studio; c'erano varie opinioni contrastanti.
Quei poveri animali fanno pena anche a me ma ci troviamo di fronte ad uno dei casi piu' significativi in cui il fine giustifica i mezzi.
Senza riferimento alcuno ai presenti in questo luogo, aggiungo che ogni volta penso a quanta gente si scandalizza per queste cose per poi rimanere insensibile davanti ad esseri umani che subiscono, in definitiva, dei trattamenti pari o peggiori in termini di sofferenza e distruzione.
Tornando sui generis mi piacerebbe conoscere il parere comune, ma soprattutto un parere tecnico dei presenti piu' qualificati, sugli esperimenti con materiale genetico umano, staminali, embrioni ecc.
E dal caro Rain in particolare la sua opinione su ritardi e danni causati dalle palle al piede dei ricercatori poste dalla Chiesa Cattolica in tal senso.
Magari aprendo un nuovo thread...
Ciao
Claudio
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer