La destra torna al suo antico amore: la caccia ai gay.
Nella notte le vetrine della libreria Babele a Milano, centro di cultura gay, è stato oggetto di scritte fasciste: “Gay pedofili”, “Gay al muro” e ingiurie contro Imma Battaglia, suggellate da una croce celtica con la sigla “FN” di Forza Nuova. L'episodio è stato denunciato questa mattina, dai dipendenti (che hanno spiegato di non essere stati minacciati o discriminati in passato sul posto di lavoro) alla riapertura del negozio. Le indagini sono condotte dalla polizia e dalla Digos.
La stessa Battaglia, presidente di Di gay project, ha parlato di un’ondata di omofobia. Sono «parole d'ordine che riprendono alla lettera le esternazioni di Monsignor Bagnasco - dice - e ne fanno proprio il clima d’intolleranza e lo scontro ideologico che scivolano sempre più verso una deriva violenta e fascista. Il suicidio del giovane adolescente di Torino, vessato dal bullismo dei propri compagni perché presunto omosessuale, è il risultato devastante dell'intolleranza omofobica cui i media fanno da cassa di risonanza. L'attacco ad personam nei confronti di esponenti storici del movimento omosessuale in un luogo simbolo di aggregazione come la Libreria Babele di Milano sono l'altra faccia della medaglia».
Battaglia ha invitato «le forze dell'ordine alla massima attenzione nelle indagini» e lanciato «uno stato d'allerta a tutte le persone omosessuali e transessuali. Chiediamo la massima vigilanza in tutte le nostre sedi e nei luoghi consueti di incontro e socializzazione». La difesa della dignità e del rispetto delle persone omosessuali e transessuali, ha aggiunto, «sono un battaglia civile fondamentale per la difesa della democrazia e della laicità di questo Paese. Chiedo a tutte le forze politiche di condannare questo gesto e al ministro Amato di approvare rapidamente un disegno di legge che punisca qualunque forma di discriminazione e di omofobia. Quante vite dobbiamo ancora sacrificare - conclude Battaglia - prima di sentirci cittadini italiani con pari diritti e doveri?».
«Le scritte omofobe sono un ulteriore episodio di una campagna gravissima contro i cittadini e cittadine gay e lesbiche di questo Paese», ha sottolineato Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Arcigay.
---
Se vuoi essere veramente libero, sii schiavo del Sapere.