Gentili Signore
Illustri signori,
mi rivolgo a voi direttamente, nella speranza che qualcuno si fermi a leggere questa lettera e si accosti ad essa, con il giusto spirito di voler "ascoltare" la voce di un qualsiasi uomo, che lancia l'ennesimo appello alla comprensione, al rispetto, all'ascolto, al perdono, alla voglia di "costruire".
Nei giorni scorsi c'è stata una grande opera da parte di "demolitori" che usando la penna come se fosse una freccia, hanno iniziato a colpire indiscriminatamente.
La penna non è uno strumento per colpire, ma uno strumento sottile per comunicare, per eserci, per confrontarsi.
C'è stata una gara singolare degli ironici, per dimostrare chi di loro faceva ridere di più. Ci sono stati epiteti, parole, insulti impronunciabili, aggressioni dirette ed indirette che hanno provocato sofferenza in molte persone, compreso all'uomo qualunque che scrive.
Io ho sempre creduto che i Forum fossero uno strumento straordinario di dialogo, di confronto di incontro, di condivisione, di arricchimento culturale ed umano: forse non ho capito cosa sia un Forum. Spero che almeno chi leggerà, (semmai dovesse farlo qualcuno) abbia le idee un pò più chiare delle mie.
Ho capito una cosa: se io scrivo un articolo, due - tre persone lo leggono. Anche se sono due o tre persone, io ho grande rispetto per loro ed è per questo motivo, che cerco di essere il più educato possibile, il più rispettoso possibile, affinchè possa essere un messaggio di Pace rassicurante, di serenità di disponibilità al dialogo. Il Forum è una "radio dattiloscritta". Non posso credere che non si possa avere la sensibilità di pensare che, ogni parola scritta, sia meno pesante di una parola detta apertamente o tra le righe.
E'possibile che sia così difficile cominciare a lavorare per un "nuovo modello di comunicazione", privo di ironie, di insulti, di allusioni di offese innominabili?
Per favore, abbiate pietà di me, permettetemi di esistere, permettetemi di esprimere seranamente il mio pensiero, permettetemi di scrivere storie vere che commuovono le "Anime Sensibili" e non obbligatemi a scrivere sulla rabbia, sul risentimento, sulla cupidigia, sull'invidia, sul piacere di maltrattare gli altri, sull'egoismo.
Insultare offendere, uccidere, vendicarsi, maltrattare, infierire, lo sanno fare tutti. Dimostriamo di essere diversi, con noi, con gli altri ed il Buon Dio sarà felice di quest'azione fatta agli uomini, perchè sarà come se l'avessimo fatta a Lui.
Vi esorto a lavorare iniseme a me per la Pace. Addomesticate le vostre "penne", affinchè possiate scrivere una delle più belle pagine della vostra vita.
Con rispetto e stima
Gianfranco