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da tdgonline.net: «annuncio "Non è più testimone di Geova"»

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2006 00:37
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Nella sezione "Domande per la Redazione" del sito tdgonline.net, il 22 Ottobre alle 12:26, un forista non registrato e mai visto prima, servendosi del tale nickname Ares, ha chiesto: «L'annuncio che una persona non è più testimone di Geova non equivale ad un atto di espulsione

La risposta della Redazione di Tdgonline, a fulminea distanza di 8 minuti -alle 12:34, per la precisione- è stata la seguente:

«No. L'annuncio serve a mettere a conoscenza la congregazione dello stato di una persona che prima era un testimone di Geova. Costui potrebbe essere stato espulso dalla congregazione per gravi peccati da cui non si è pentito o potrebbe aver deciso di andarsene via volontariamente per qualsivoglia motivo.

Con l'annuncio la congregazione viene messa a conoscenza che la persona, con la sua vita contraria ai principi biblici o con una sua personale ed irrevocabile decisione, ha deciso di non essere (e quindi vivere più) da Testimone di Geova, secondo il significato che le pubblicazioni ufficiali dei Testimoni di Geova danno a questa asserzione.- vedi la rivista La Torre di Guardia del 1/4/1986 pp. 30-31*

Ma di per sè l'annuncio non è sinonimo di alcun provvedimento disciplinare preso dalla congregazione.
»

*Vi riporto il contenuto della Domanda ai lettori de La Torre di Guardia 1/4/1986 pp. 30-31 evocata nella risposta prestata dalla Redazione di TdGonline:

Perché i testimoni di Geova hanno disassociato (scomunicato) per apostasia alcuni che ancora dichiarano di credere in Dio, nella Bibbia e in Gesù Cristo?

«Coloro che sollevano un’obiezione del genere fanno notare che molte organizzazioni religiose che si professano cristiane permettono opinioni dissidenti in seno ad esse. Persino alcuni ecclesiastici che non sono d’accordo con certe dottrine fondamentali della loro chiesa conservano la loro posizione. In quasi tutte le confessioni della cristianità ci sono sia i progressisti che i conservatori, che sono in profondo disaccordo fra loro in merito all’ispirazione delle Scritture.

Questi esempi, tuttavia, non sono una ragione per cui noi dobbiamo fare altrettanto. Perché no? Gran parte di queste confessioni ammettono opinioni molto divergenti tra gli ecclesiastici e i laici perché pensano non si possa essere sicuri di quale sia esattamente la verità biblica. Sono come gli scribi e i farisei del tempo di Gesù i quali non sapevano parlare con autorità, come faceva invece Gesù. (Matteo 7:29) Per di più, nella misura in cui questi fanatici religiosi credono nell’ecumenismo, sono costretti a non prendere troppo sul serio le divergenze dottrinali.

Questo punto di vista, però, non trova conferma nelle Scritture. Gesù non abbracciò la causa di alcuna delle sette del giudaismo. Gli ebrei che facevano parte di quelle sette dichiaravano di credere nel Dio della creazione e nelle Scritture Ebraiche, in particolare nella Legge di Mosè. Eppure Gesù disse ai suoi discepoli di ‘guardarsi dall’insegnamento dei Farisei e dei Sadducei’. (Matteo 16:11, 12; 23:15) Notate anche la vigorosa dichiarazione dell’apostolo Paolo: “Anche se noi o un angelo dal cielo vi dichiarasse come buona notizia qualche cosa oltre ciò che vi abbiamo dichiarato come buona notizia, sia maledetto”. Poi, per dare risalto alla cosa, Paolo ripeté la dichiarazione. — Galati 1:8, 9.

L’insegnamento di opinioni dissidenti o divergenti non è compatibile con il vero cristianesimo; Paolo lo spiega chiaramente in I Corinti 1:10: “Pertanto vi esorto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, a pensare tutti alla stessa maniera, perché non vi siano in mezzo a voi divisioni, ma siate perfetti nello stesso pensiero e nel medesimo sentimento”. (La Bibbia Concordata) In Efesini 4:3-6 inoltre disse che i cristiani dovevano cercare “d’osservare premurosamente l’unità dello spirito nell’unificante vincolo della pace. Vi è un solo corpo, e un solo spirito, come foste chiamati nell’unica speranza alla quale foste chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un solo Dio e Padre di tutti”.

Quest’unità doveva essere conseguita e mantenuta con lo studio indipendente delle Scritture mediante il quale ognuno giungeva alle proprie conclusioni che poi insegnava? Niente affatto. A questo scopo, tramite Gesù Cristo, Geova Dio aveva provveduto “alcuni come apostoli, . . . alcuni come evangelizzatori, alcuni come pastori e maestri . . . finché perveniamo tutti all’unità della fede e dell’accurata conoscenza del Figlio di Dio, all’uomo fatto”. Certo, grazie all’aiuto di questi ministri, l’unità della congregazione, cioè l’unione in campo dottrinale e nell’attività, poteva essere e sarebbe stata possibile. — Efesini 4:11-13.

È ovvio che la base per venire accettati come componenti dei testimoni di Geova non può essere semplicemente il credere in Dio, nella Bibbia, in Gesù Cristo, e così via. Sia il papa cattolico che l’arcivescovo anglicano di Canterbury professano di credere in queste cose, eppure i fedeli che appartengono a una di queste due chiese non possono appartenere all’altra. In modo simile, il semplice fatto che uno professi queste credenze non lo autorizza a identificarsi come testimone di Geova.

Per essere associati approvati dei testimoni di Geova occorre accettare tutto l’insieme dei veraci insegnamenti della Bibbia, incluse quelle dottrine scritturali che sono proprie dei testimoni di Geova. Quali sono alcune di queste dottrine?

Che davanti al genere umano è posta la grande contesa della legittimità della sovranità di Geova, ragion per cui il male è stato permesso così a lungo. (Ezechiele 25:17) Che Gesù Cristo ebbe un’esistenza preumana e che è inferiore al suo Padre celeste. (Giovanni 14:2[SM=g27989] Che sulla terra oggi esiste uno “schiavo fedele e discreto” al quale sono stati ‘affidati tutti gli interessi terreni di Gesù, e che questo schiavo è in stretta relazione con il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. (Matteo 24:45-47) Che il 1914 ha contrassegnato la fine dei tempi dei Gentili e l’istituzione del Regno di Dio nei cieli, nonché il tempo della predetta presenza di Cristo. (Luca 21:7-24; Rivelazione 11:15–12:10) Che solo 144.000 cristiani riceveranno la ricompensa celeste. (Rivelazione 14:1, 3) Che Armaghedon, vale a dire la battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente, è vicino. (Rivelazione 16:14, 16; 19:11-21) Che quella battaglia sarà seguita dal Regno millenario di Cristo, il quale ristabilirà su tutta la terra il paradiso. Che i primi a viverci saranno i componenti dell’attuale “grande folla” di “altre pecore” di Gesù. — Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9-17; 21:3, 4.

Abbiamo precedenti scritturali per assumere una posizione così rigida? Certamente! A proposito di alcuni suoi contemporanei Paolo scrisse: “La loro parola si spargerà come cancrena. Imeneo e Fileto sono di tale numero. Questi stessi uomini han deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione sia già avvenuta; e sovvertono la fede di alcuni”. (II Timoteo 2:17, 18; vedi anche Matteo 18:6). Niente sta a indicare che costoro non credessero in Dio, nella Bibbia, nel sacrificio di Gesù. Eppure, per quest’unico punto fondamentale, quanto loro insegnavano in merito al tempo della risurrezione, Paolo giustamente li tacciò di apostasia, e i cristiani fedeli non li avrebbero frequentati.

In modo simile, l’apostolo Giovanni definì anticristi coloro che non credevano che Gesù fosse venuto nella carne. Probabilmente costoro credevano in Dio, nelle Scritture Ebraiche, in Gesù quale Figlio di Dio, e così via. Non erano d’accordo però su un determinato punto — che Gesù fosse effettivamente venuto nella carne — e per questo furono definiti “anticristo”. Giovanni, a proposito di coloro che sostengono queste opinioni dissidenti, prosegue dicendo: “Se alcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non lo ricevete nella vostra casa e non gli rivolgete un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage”. — II Giovanni 7, 10, 11.

In base a questi modelli scritturali, se oggi un cristiano (che asserisce di credere in Dio, nella Bibbia e in Gesù) promuove false dottrine senza pentirsene, può dover essere espulso dalla congregazione. (Vedi Tito 3:10, 11). Naturalmente, se una persona ha semplicemente dei dubbi o non conosce un particolare argomento, ministri qualificati lo assisteranno amorevolmente. Questo è in armonia col consiglio: “Continuate a mostrare misericordia ad alcuni che hanno dubbi; salvateli strappandoli al fuoco”. (Giuda 22, 23) Pertanto, la vera congregazione cristiana non può essere giustamente accusata di crudele dogmatismo, ma tiene in gran conto e si sforza di conseguire l’unità di cui parla la Parola di Dio.
»


Che ne pensano i foristi?


LUIGI FALLACARA, un cristiano testimone di Geova




Modificato da WorldInMyEyes1979 07/11/2006 14.47



"You can blow out a candle
But you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch
The wind will blow it higher"/"Puoi spegnere col soffio una candela, ma non puoi spegnere un incendio. Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire, il vento lo soffierà più in alto". *PETER GABRIEL-BIKO*
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07/11/2006 14:30
 
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Che ne penso del fatto che in 8 minuti sia stato possibile sviluppare un intervento articolato e compiuto ?

[SM=x1061951]

ciao
Bruno
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e che questo schiavo è in stretta relazione con il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. (Matteo 24:45-47)



... mah. " se la cantano e se la suonano" [SM=x1061951]

Siria [SM=x1061919]
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Naturalmente, se una persona ha semplicemente dei dubbi o non conosce un particolare argomento, ministri qualificati lo assisteranno amorevolmente



ahhh..non mi sembra prorpio che sia cosi [SM=x1061951]






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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07/11/2006 18:15
 
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>>>"Ma di per sè l'annuncio non è sinonimo di alcun provvedimento disciplinare preso dalla congregazione."

Chi si dissocia non viene espulso,questo si evince.
Abbiamo assistito all'invio delle lettere ai dimissionari ex art.5 in cui viene detto che non vengono più considerati testimoni di Geova.Segue l'annuncio XXX non è più un testimone di Geova.

Dato che i dimessi e i dissociati sono considerati dalla CCdTG alla stessa stregua,ci ricordano che l'atto delle dimissioni non comporta l' espulsione,un'espulsione che sarebbe indebita statutariamente,ma produce gli stessi effetti della dissociazione,l'ostracismo per divisione giustificato dagli insegnamenti biblici e,a quanto vogliono farci credere, statutariamente corretto.

ciao
bruno

Domanda:ma i dissociati non erano oggetto della delibera dell'assemblea e quindi espulsi,non abbiamo doc. che lo provano ?
Modificato da giainuso 08/11/2006 9.44
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Re:

Scritto da: giainuso 07/11/2006 18.15
Domanda:ma i dissociati non erano oggetto della delibera dell'assemblea e quindi espulsi,non abbiamo doc. che lo provano ?

In effeti ,ricordo di averlo letto anche io,anzi,in questo sito ho fatto una domanda simile,ma non ho ricevuto risposta.

Quindi,per chi lo sa,se uno si dissocia,l'assemblea dei soci "principali" a Roma,si radunerà per deliberare l'epulsione di chi desidera dissociarsi?

E,se si,non è questo un provvedimento disciplinare?

Io e giainuso aspettiamo ansiosi una risposta!!! [SM=x1061965]



mi apro alla chiusura
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The rise & the fall... di tutte le Redazioni!
Negli ultimi giorni il mio amico Vito Pucci continua a ripetermi all'infinito, come un loop incontrollato: "Luigi, non provocare, mi raccomando niente discussioni su Internet!".
Da esemplare Cristiano testimone di Geova quale egli è, Vito mi suggerisce motivatamente di abbandonare qualunque controversia mediatica in questa cruciale e delicata fase alla vigilia di battaglie giudiziarie che promettono di contribuire alla "FINE DELLA FALSA RELIGIONE", onde poter risparmiare energie preziose necessarie a sostenere la concreta e operativa rivendicazione del Nome dell'Iddio Altissimo, principale ideatore di quei FONDAMENTALI DIRITTI INVIOLABILI che appartengono ad ogni uomo e quindi alle singole persone testimoni di Geova.
D'altro canto gli Egrr. Proff. Avv.ti CIPRIANI dell'omonimo, celebre, Studio Legale di Bari aggiungono: "Tutti questi interventi su Internet stanno facilitando terribilmente le Cause Civili che andremo a discutere".
E già. Si rendono conto le Redazioni "parabetelite" presenti su Agape, TdGonline & Co. che con le loro pronte risposte ci danno una grossa mano a risolvere i Giudizi già fuori dalle Aule dei Tribunali d’Italia?
E il bell...issimo deve ancora cominciare...

Qui di seguito cercherò di fare un'analisi attenta e dettagliata della questione.

Anzitutto intendo rivolgermi a jwfelix-Felice (non a caso) Buon Spirito.
Mi sei simpatico. Che altro esprimere però in merito ai tuoi interventi, fratello? Neppure ti rendi conto dello spessore di questi? Dici: "Il post che si legge su Tdgonline... è differente da quello kilometrico sopracitato". Ma ti sei accorto che è kilometrico... solo perchè ho copiato per esteso l'articolo della Torre di Guardia a cui si fa riferimento in Tdgonline???
Vabbè. Passiamo oltre.

Inserisco ora copia delle pagg. 154-155 del libro "Organizzati per compiere la volontà di Geova", nelle quali si parla di "DISASSOCIAZIONE" e "DISSOCIAZIONE".



Avete notato? Si dichiara solennemente che il motivo per cui si fa l'annuncio è: "AVVERTIRE I FEDELI CHE DEVONO SMETTERE DI FREQUENTARE LA PERSONA...".

Abbiamo notato come la Redazione che si firma col nickname SandraN, senza che nessuno abbia fatto dapprima alcun riferimento al caso "DIMISSIONI ex ART. 5" ha tirato in ballo la "patata bollente", nel contempo sbilanciandosi indebitamente (e per questo ringrazio):


Evidentemente qualcuno o non capisce o non vuol capire le cose più elementari.

E' così difficile capire che coloro i quali decidono di non far parte più dei TdG e che si dimettono volontariamente non sono stati espulsi da nessuno?

E' così difficile da capire che se si fà l'annuncio "Tizio non è più testimone di Geova" non significa affatto che necessariamente sia stato espulso.

Ma a che livello state portando il forum Agape!


ESSA sostiene, secondo l'ormai consolidata tecnica della "cieca delegittimazione ubiqua" che si stia cianciando di "STUPIDAGGINI", "CASTRONERIE" e addirittura "INFIMO AVANSPETTACOLO". Vediamo.

Sappiamo che le DIMISSIONI ex Art. 5, ad inspiegabile distanza di mesi 13, sono state considerate "DISSOCIAZIONI". Sempre dando un'occhiata al file jpeg del libro "Organizzati" notiamo che, inequivocabilmente, la "DISSOCIAZIONE" si applica SOLO a chi "ripudia deliberatamente la sua posizione di cristiano rinnegando la congregazione con le proprie azioni oppure dichiara di non voler essere più considerato come testimone di Geova o riconosciuto come tale".

Ebbene IO, DIMESSO ad ogni effetto di legge da un ente giuridico -"utile, ma non indispensabile" (vedi La Torre di Guardia 15/01/2001, pag. 31) e a cui "non mi sono mai dedicato" invece che a Geova Dio (vedi La Torre di Guardia 15/03/1998, pag. 18)- NON HO MAI ripudiato la mia posizione di cristiano, NE’ commesso azioni rinneganti la congregazione, NE' dichiarato di "non voler essere più considerato o riconosciuto come testimone di Geova" sconfessando la mia fede personale.
Un altro dimissionario come me, il fratello Marco Piccioni di Borgomanero/NO, di fronte a milioni di telespettatori di un autorevole programma in onda sulla Rete nazionale ha affermato di ESSERE UN TESTIMONE DI GEOVA nonostante le sue "DIMISSIONI" dall'ente giuridico.
Per entrambi, gli anziani delle rispettive congregazioni locali hanno pronunciato il diffamatorio annuncio: "... non è più testimone di Geova".

A sottolineare la TRUFFA perpetrata a danno di innocenti persone testimoni di Geova quali io, Marco e moltissimi altri, riporto qui sotto parte di un verbale ufficiale dell'Assemblea dei soci ordinari dell'ente giuridico Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.



Come già commentato in precedenza si può facilmente rilevare che i "DISSOCIATI" vengono elencati in una lista comprendente anche i "DISASSOCIATI". Per entrambe le categorie, come da verbale completo, l'Assemblea ha DELIBERATO le ESPULSIONI applicando la procedura disciplinare prevista.

Ora. Sappiamo che il "fratello" Roberto Franceschetti, in qualità di Presidente dell'ente giuridico C.C.T.d.G. ha ufficialmente comunicato al Prof. Avv. Nicola Cipriani, Straordinario di Diritto Privato, che l'Organo dell'Assemblea NON MI HA ESPULSO a motivo delle dimissioni rassegnate, nè ha sancito alcun provvedimento disciplinare nei miei confronti per effetto delle dimissioni presentate (e di conseguenza l'identico discorso vale per tutti i dimessi ai sensi dell'art. 5).



Allora PERCHE' si è proceduto ad annunciare nelle congregazioni locali, in relazione a tutti i dimissionari, "xxx non è più testimone di Geova"?

Appare a questo punto fin troppo evidente che il thread aperto su Tdgonline il 22 ottobre, oltre ad essere un chiaro messaggio a tutti i DIMESSI

la persona [...] con una sua personale ed irrevocabile decisione

cercava di correre ai ripari tentando di giustificare -attraverso una traduzione divulgativa- l'imbarazzante situazione creatasi in principio con la lettera di Roberto Franceschetti e in fine con la replica dell'Avv. Prof. Cipriani.




Il tutto in verità, grazie a Geova, altro non fa che acuire la RILEVANZA PENALE delle azioni compiute dagli anziani locali -su precisa direttiva dei vertici della Betel di Roma- caricati della plumbea responsabilità di pronunciare i fatidici annunci. "Perchè", vi chiederete?

Dunque, ritornando al post di Tdgonline, la Redazione del sito (l'ennesima! [SM=g27987] ) sostiene che "l'ANNUNCIO serve a INFORMARE la congregazione dello stato (o POSIZIONE) di una persona che...". Codesta è una subdola menzogna.
Ed è lo stesso libro "Organizzati" a confermarcelo quando, mi ripeto, afferma: "L'ANNUNCIO SERVIRA' AD AVVERTIRE CHE DEVONO SMETTERE DI FREQUENTARE QUELLA PERSONA" che, tradotto secondo la Legge speciale 205/93 recante "Misure urgenti in materia di discriminazione religiosa", equivale ad un INCITAMENTO, appunto, ALLA DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA.

Per quanto riguarda, inoltre, i casi dei DIMESSI ai sensi dell'art. 5 che hanno ricevuto un riscontro per iscritto dagli anziani locali, appare davvero impertinente il riferimento di Tdgonline a La Torre di Guardia del 1/04/1986 pp. 30-31, accertato che quest'ultimo viene reso assolutamente ininfluente dal momento che la precisa affermazione (uguale per tutti!) "Abbiamo ricevuto la tua notifica di dimissioni ai sensi dell'articolo 5 dello Statuto. Prendendo atto di tale comunicazione..."



indica perentoriamente la motivazione per effetto della quale "non si viene più considerati testimoni di Geova" e si procede infine all'annuncio.
Non è questo, orbene, il caso di invocare capziosi articoli di pubblicazioni WTS decisamente fuori luogo su "Apostasia" o "Anticristi".

In conclusione, come ricordava il diletto fratello Marco Piccioni, in nessuna di queste pubblicazioni si era mai fatto il benchè minimo riferimento alle "DIMISSIONI da un ente giuridico" -se non proprio nel caso del Corpo Direttivo in relazione a tutte le cariche e qualifiche degli enti americani- e allo stato o POSIZIONE dei "DIMESSI".
Per quanto concerne la posizione dei "DISSOCIATI", abbiamo verificato come inconfutabili prove indichino, senza dubbio alcuno, o che tutte le "DISSOCIAZIONI" in passato DELIBERATE in qualità di ESPULSIONI a norma di Statuto siano ILLEGALI oppure che l'equipollenza tra le "DIMISSIONI" e le "DISSOCIAZIONI" sia ILLECITA.

Il cristiano testimone di Geova LUIGI FALLACARA, supportato dallo Studio Legale Cipriani di Bari e quest'ultimo coordinato con altri studi legali in tutta Italia... sentitamente ringraziano.






Modificato da WorldInMyEyes1979 09/11/2006 14.33



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Re: The rise & the fall... di tutte le Redazioni!

Scritto da: WorldInMyEyes1979 08/11/2006 20.43
Per quanto concerne la posizione dei "DISSOCIATI", abbiamo verificato come inconfutabili prove indichino, senza dubbio alcuno, o che tutte le "DISSOCIAZIONI" in passato DELIBERATE in qualità di ESPULSIONI a norma di Statuto siano ILLEGALI oppure che l'equipollenza tra le "DIMISSIONI" e le "DISSOCIAZIONI" sia ILLECITA.


Modificato da WorldInMyEyes1979 09/11/2006 14.33

Ho letto con estremo interesse il tuo delucidante resoconto,caro Luigi;

Gli ultimi commenti che riporto sopra credo che siano un esauriente risposta alle domande che sono state esposte.Grazie!!!!!!

P.S: A proposito,scaduti i 10 giorni,avete ricevuto risposta?



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