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05/06/2006 13:46 | |
"CHI NON MUORE SI RIVEDE!"
Scritto da: Pino LUPO 04/06/2006 16.31
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=84889&...
... Quando si cercano delle soluzioni ai problemi, si affrontano varie emozioni, rabbia, disperazione, disagio, fino ad arrivare alla serenità che spinge la propria mente al di la' dei soliti ragionamenti per guardare le cose sotto una luce diversa.
Spesso, la mente arrivata al suo limite razionale, non trovando soluzioni, si spinge al di la' della coscienza per acquistare una visione delle cose alternativa.
Oggi è la visione del non suono, domani sarà la visione del "non caso Pucci".
Mi spiego meglio.
Tutti danno per spacciato Vito Pucci perchè sembra veramente improbabile una soluzione a suo favore.
Tuoni e fulmini contro di lui, "illuso", e tutti quelli che lo sostengono, "illusi".
Ho imparato che quando un problema sembra senza soluzione,la soluzione improvvisamente compare fuori dalla logica delle soluzioni a cui si è abituati.
La 'bibbia' indiana dice che l'intuito è superiore alla conoscenza, alla logica, alla saggezza.
Intanto, si segue il detto: "Continua a dar da mangiare agli sciacalli e un giorno arriverà anche il leone".
Prima o poi, l'opinione pubblica, come un 'leone', si farà avanti per aiutarci.
Saluti
"CHI NON MUORE SI RIVEDE!".
Grazie Pino di essere 'ritornato' ... in forma.
Grazie altresì delle parole di stima e di incoraggiamento che, insieme a pochi altri, continui a rivolgermi.
A proposito, ieri pomeriggio il Prof. Nicodemo CEREBRALE, un 'cristiano con la mentalità aperta al pluralismo' che conosco e stimo da qualche mese, mi ha fatto pervenire alcune sue efficaci considerazioni in ordine alla controversa 'valenza' dei diritti umani fondamentali in riferimento alle singole persone Testimoni di Geova.
Il Prof. Cerebrale mi ha espressamente autorizzato a pubblicare in rete le sue osservazioni al fine di animare in modo significativo la discussione in ordine al soggetto del "PRIMA I DIRITTI UMANI!".
Lo faccio subito ed assai volentieri!
Apprezzerò tutti gli apporti significativi che tu, insieme ad altri, riterrai opportuno aggiungere. Cordialità.
----- Original Message -----
From: Nicodemo Testimone
To: Vito Pucci
Sent: Sunday, June 04, 2006 11:26 AM
Subject: Ragioni valide a sostegno della battaglia per i Diritti Fondamentali
Caro Vito,
Sono stato molto felice di sentire per la prima volta la tua voce, ma soprattutto sono contento che grazie al nostro colloquio telefonico ho potuto finalmente comprendere meglio il tuo punto di vista sulla questione dell’articolo 5. in relazione alle dimissioni dall’Ente legale CCTdG.
Ho deciso dunque di mettere per iscritto il mio pensiero che potrebbe aiutare altri a comprenderti meglio e apprezzare di più il valore della tua iniziativa, la quale, se andrà come si auspica, a buon fine, sarà di beneficio non solo per i TdG e gli ex-TdG, ma per persone di qualsiasi denominazione religiosa che desiderano che le loro libertà fondamentali umane in campo religioso siano rispettate in tutta dignità.
Avevo molte perplessità in quanto alla tua iniziativa in quanto comprendevo che quello che cercavi sembrava essere incoerente con quello che dicevi di voler essere. Avevo compreso, dalle tue parole, che malgrado l’apparente contraddizione, rivendicavi il diritto a dimetterti dall’Ente legale CCTdG mentre contemporaneamente desideravi continuare ad essere un TdG a tutti gli effetti. Certo che per la maggior parte dei TdG questa è una vera e propria contraddizione, ossia il voler dimettersi dall’Ente legale rimanendo associato all’Ente Spirituale in quanto, come dichiarato dall’Organizzazione stessa, l’Ente legale CCTdG è solo un organo usato dall’Ente Spirituale, e dunque sotto la diretta vigilanza e controllo dell’Ente Spirituale.
Quello che invece è vero, è che chi ha in effetti i pieni poteri sull’Ente legale non è l’Ente Spirituale, ma ... il Corpo Direttivo. È un pò come quando il Cristo fà la distinzione tra lo Schiavo Fedele e lo Schiavo Malvagio. L’Organizzazione ha sempre fatto intendere che il primo è quello che dirige l’Organizzazione, il secondo la Chiesa.
Già da molto tempo ormai, mi ero fatto l’opinione che lo Schiavo Malvagio e lo Schiavo Fedele fanno parte della stessa Organizzazione, oggi aggiungo ... non importa se tale Organizzazione viene identificata con i TdG o con qualsiasi altra Chiesa. Quando coloro che dirigono l’Organizzazione in questione fanno la volontà di Dio, allora sono lo Schiavo Fedele, mentre quando non lo fanno e fanno soffrire i propri fratelli (nota bene qui i propri “compagni di schiavitù” – Matteo 24:48, non quelli di una differente Organizzazione religiosa), sono lo Schiavo Malvagio.
Dopo aver fatto queste distinzioni, mi ritrovo con un Signore che è Signore di TUTTI, mentre sono gli uomini che dirigono le differenti Organizzazioni Religiose a comportarsi sempre o in maniera simile allo Schiavo Fedele oppure in maniera simile allo Schiavo Malvagio.
Nel caso che ci riguarda, qualsiasi Ente Religioso, Spirituale o Legale che sia, che NON RISPETTA I DIRITTI FONDAMENTALI DELL’ESSERE UMANO, può solo essere lo Schiavo Malvagio.
La tua battaglia dunque, che non ha necessariamente frontiere di denominazione religiosa, è una battaglia per la difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano. Hai voluto “iniziare” la tua battaglia indirizzandola contro l’Ente Legale CCTdG, ma i risultati farebbero poi giurisprudenza per qualsiasi altro Ente Legale.
Ora visto che tutta la tua “arringa” si incentra sul diritto di dimettersi da un Ente Legale senza dover per tale motivo subire ostracismo da parte dell’Ente stesso o di qualsiasi membro dello stesso, appoggiandoti, da una parte, all’art. 5 dello Statuto della CCTdG e, dall’altra, agli Artt. 18-20 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10/12/1948, comprendo ora il seguente filo del pensiero, e la sua portata:
Gli articoli citati della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani garantiscono le libertà fondamentali dell’essere umano.
Essendo stati, detti articoli, promulgati dalle Nazioni Unite, ogni Nazione che ne fa parte è implicitamente obbligata a sostenere gli stessi nella propria Costituzione.
Ogni Ente Legale costituito entro le frontiere di dette Nazioni, è obbligato ad avere degli statuti che non siano in contraddizione con detti diritti fondamentali, e comunque, a non aver nessun diritto di agire non solo in base ai propri statuti, ma in base a qualsiasi altra direttiva interna all’Ente Legale che fosse contraria a detti diritti fondamentali
Aggiungo, che indipendentemente da qualsiasi Ente Legale, nessun individuo in dette Nazioni si può permettere di contrastare i diritti fondamentali altrui
In base a quanto sopra, qualsiasi Ente Legale, in Italia o altrove in dette Nazioni, o qualsiasi individuo è tenuto a rispettare i diritti fondamentali, altrimenti sarebbe perseguibile per legge
E concludo, in base alla disamina del Parisi, il concordato tra Chiesa e Stato in Italia, non è un “safe haven”, ossia un “santuario” entro il quale lo Stato non ha diritto di giurisprudenza.
Quanto sopra mi fa concludere che, non solo la tua battaglia vale la pena di essere condotta in Italia, ma una volta ottenuta soddisfazione, potrebbe diventare il trampolino per un’azione su più larga scala in altre Nazioni che hanno aderito alle Nazioni Unite.
Come ti dicevo per telefono, non ho potuto riscontrare fino a questo giorno, interrogando Google su Internet, nessun documento che faccia trapelare che azioni o pensieri simili al tuo siano mai stati pubblicati o discussi sulla rete. Da qui dunque l’interesse a seguire da vicino la vicenda e, a secondo dai risultati, programmare un’azione su più larga scala.
Mentre parlavamo al telefono, mi è venuto in mente il movimento anti-sette esistente in Francia, dove l’accanimento contro le sette è molto pronunciato e ho pensato di sottomettere loro il tuo progetto, per sentire la loro opinione in merito.
Ieri sera poi, avevamo dei TdG a cena, e ho intavolato la discussione. Puoi già comprendere dalla mia posizione di “inattivo”, che i soli che arrivo ancora a frequentare tra di TdG sono coloro che sono “aperti di mente”, mentre coloro che vogliono rigidamente attenersi alle direttive dell’Organizzazione sono impermeabili a qualsiasi discussione. Ti posso assicurare della reazione ricevuta; sono molto entusiasti all’idea che l’Organizzazione possa rivedere la sua posizione sulla natura della disciplina impartita, disciplina che non dovrebbe mai in nessuna maniere ledere i diritti fondamentali dell’essere umano. Dunque ritornando al soggetto di partenza, ossia la pratica dell’Organizzazione dei TdG, come la chiami bene tu “OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO”, praticata non solo dall’Ente Legale, ma da qualsiasi Ente Religioso entro la stessa Organizzazione, o qualsiasi individuo entro la stessa Organizzazione, non solo non è consona con i diritti fondamentali stabiliti dalle Nazioni Unite, ma non lo è nemmeno con un Dio di Amore, come quello descritto nella Bibbia, e perciò deve essere combattuta ad ogni costo.
Rileggendo con spirito aperto il discorso che fa l’apostolo Paolo sulla disciplina in Ebrei 12, si trova chiaramente la posizione che mostra, da una parte la necessità e il valore della disciplina, ma dall’altra il rapporto che deve esserci tra colui che disciplina, colui che è disciplinato e il resto della comunità cristiana. Infatti, Paolo non tratta coloro che devono essere disciplinati nella maniera che l’Organizzazione e la maggior parte dei suoi membri fà con la disassociazione chiamata ora espulsione o come la chiamano in francese “scomunica”, ma con lo stesso gusto di ostracismo di prima. Paolo nella lettera agli Ebrei 12: 4-15 dice tra l’altro:
- “Geova disciplina colui che ama; infatti, flagella ognuno che riceve come figlio”, la disciplina qui non esclude il rapporto “padre-figlio”, mentre con la disassociazione si crea un rapporto di ODIO (“Odiate ciò che Dio odia” – bada bene “ciò” e non “CHI”!
- “Quindi raddrizzate le mani cadenti e le ginocchia indebolite”, non ostracizzate coloro che a causa del peccato hanno le mani cadenti e le ginocchia indebolite
- “Perseguite la pace con tutti” dice nello stesso contesto della disciplina, non dice siate nemici di coloro che necessitano una disciplina
- “vigilando attentamente perché nessuno sia privato dell’immeritata benignità di Dio” e non ostracizzandolo, privandolo dell’immeritata benignità di Dio e degli uomini.
Ecco perché, la disciplina come praticata dall’Organizzazione, non è in armonia con la volontà divina, e se tale pratica può essere combattuta utilizzando le basi legali offerte dagli articoli sui diritti fondamentali stabiliti dalle Nazioni Unite, diritti che si rispecchiano nella costituzione e nelle leggi promulgate dalle nazioni che ne fanno parte, allora ben venga l’azione in giustizia contro quegli Enti e individui che negano detti diritti fondamentali. Queste azioni dovrebbero avere non solo il sostegno legale, ma perfino quello Divino.
Ecco, se pensi che la mia disamina rispecchi il tuo pensiero, e se credi che questo mio scritto possa essere di valore ad altri sul forum, hai il mio beneplacito nel caso vorresti esporlo pubblicamente.
Sarò ben lieto, caro Vito, di incontrarti presto, per poter discutere più ampiamente del soggetto, ma sopratutto sul da farsi in merito non solo in Italia, ma anche all’estero, perché per il momento, questo soggetto che ha suscitato tanto scalpore nelle congregazioni dei TdG in Italia, sembra non avere alcun riscontro in nessuna altra parte del mondo, da quanto posso comprendere parlando ad altri Testimoni all’estero e navigando su Internet.
Ti saluto con affetto.
Nick!
Modificato da ednaservice 05/06/2006 14.14 |