Nessuno è autorizzato a criticare un altro essere umano sulla base delle proprie credenze, gusti o tendenze: le stesse sono soggettive e possono rivelarsi non in linea con la realtà che ci circonda.
Appellarsi alla bibbia, strumentalizzandola per propri fini, brandendola come una spada per colpire, ferire, offendere non solo vìola i fondamentali diritti umani ma costituisce esattamente l'opposto di ciò che la stessa bibbia insegna.
Nessuna critica può definirsi "sana" se non è espressamente richiesta, se è fine a sè stessa, priva cioè dell'amore che dovrebbe motivarla e, soprattutto, se pone su un piedistallo chiunque, figlio di Adamo, non ha alcuna autorità celeste per raccogliere la pietra e lanciarla.
Paolo scrivendo ai Romani rammenta:
"Perciò sei inescusabile, o uomo, chiunque tu sia, se giudichi; poiché nella cosa in cui giudichi un altro, condanni te stesso, in quanto tu che giudichi pratichi le stesse cose".
l'epoca dei farisei che condannavano chi non rispondeva ai loro parametri è terminata.
ora è tempo di edificare e non di abbattere.
Kalos