Caro Adriano, sono pienamente d'accordo con te.
Il cattolicesimo ci ha insegnato che Dio è in cielo, in terra ed in ogni luogo, infatti il Salmista Davide così scrive:
Dove andrò per sfuggire al tuo spirito e dove fuggirò dalla tua presenza? Se salirò
in cielo tu ci sei; se discenderò nell’inferno, tu sei presente; se al mattino presto prenderò le ali e
andrò ad abitare agli estremi confini del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi terrà la tua
destra (Sal 138, 7-11).
Ma è interessante anche quanto si trova scritto nella traduzione dei tdg vediamo insieme:
(Salmo 139:7-11) Dove posso andarmene dal tuo spirito, E dove posso fuggire dalla tua faccia? 8 Se ascendessi al cielo, là saresti; E se stendessi il mio giaciglio nello Sceol, ecco, [saresti là]. 9 Se prendessi le ali dell’aurora, Per risiedere nel mare più remoto, 10 Anche là la tua propria mano mi guiderebbe E la tua destra mi afferrerebbe. 11 E se dicessi: “Di sicuro le tenebre stesse mi afferreranno presto!” La notte mi sarebbe quindi luce all’intorno.
Come possono quindi segregare Dio in un luogo specifico, quando la loro stessa traduzione li sbugiarda?
Ciao Velleda
[Modificato da parliamonepino 08/08/2013 18:59]