00 11/01/2011 19:19
So che servirà a poco, perchè molti hanno l'abitudine di non leggere per intero i commenti e gli interventi che vengono fatti, per cui si limitano a replicare ripetendo o a scrivere sempre le solite cose.

Non mi riferisco a Polymetis perchè riconosco che è dotato di un patrimonio culturale notevole che difficilmente mi capita di incontrare.

Veniamo a quello che voglio dire, cercando di usare più chiarezza possibile, nella speranza di venire letto.

Ci sono dei termini che, a mio avviso, non sono compresi nel senso culturale della parola:

GIUDICARE

CONDANNARE

OFFENDERE

INSULTARE

FAR PROVARE VERGOGNA

FAR SENTIRE IN COLPA

Si tratta di termini che dovrebbero essere cancellati, specie, in una sede come quella di internet.

Usare questi termini significa alzare delle barriere, avere pregiudizi e creare incomunicabilità.

Per quanto mi riguarda una persona che porta i baffi o la barba o si depila, è di colore scuro o bianco, è inglese o italiano, è omosessuale o eterosessuale o bisessuale, è vegetariano o carnivoro, è uomo o donna, è pelato o ha i capelli lunghi, fuma sigari o la pipa, è astemio o beve alcolici, è buddista o induista, è cattolico o ateo, veste solo di nero o di verde, ecc. ecc., dicevo, per quanto mi riguarda, non cambia nulla.

Per chi crede nella Bibbia, in più di 500 punti c'è scritto di non giudicare.

Per chi crede in Dio, Dio giudica, anche se con una semantica diversa da quello che possiamo pensare.

Per chi non crede, è la stessa Costituzione dei Diritti dell'uomo che vieta di giudicare chi la pensa in modo diverso da noi.

Per chi sa adoperare la comunicazione, rispettando questi basilari principi, ha la possibilità di esprimere al meglio le proprie convinzioni e di confrontarsi in modo costruttivo con tutti.

Saluti

Pino Lupo




[SM=g2093951]



__________________________________________________