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Orizzonte perduto

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    primomartino
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    00 23/03/2010 18:08
    Tratto dal libro "Orizzonte perduto"

       Guardate il mondo di oggi! C'è niente di più pietoso? Che pazzia essa è, che cecità! Com'è priva d'intelligenza la sua leadership! E' una massa di gente che corre e s'affretta furiosamente e in modo selvaggio; e non cresce in saggezza questa povera umanità, ma in passioni volgari; l'uno si scontra con l'altro a testa bassa, motivato dall'avidità e dalla brutalità. Presto verrà il tempo in cui il male distruggerà sè stesso. Quando finalmente arriverà il giorno in cui il mondo comincerà a cercare una nuova vita; è nostra speranza che essa la possano trovare qui a Shangri-La.
       Qui baseremo la nostra vita su una sola semplice regola: l'Amore! E' nostra speranza che quell'Amore fraterno si diffonderà allora nell'intero mondo. Quando finalmente i forti si saranno divorati a vicenda, allora finalmente "mansueti erediteranno la terra".  (J.Hilton. 1900 - 1954).

       Bene, non ci sono parole più perfette per esprimere (per me) lo stato globale e pietoso del nostro povero 21 secolo! Eppure, pensate, vennero scritte più di mezzo secolo fa. Questo libro parla di un posto paradiziaco, ma come in molti paradisi, anche lì(a Shangri-La) ci sono sempre alcuni che non sono soddisfatti di quella celeste felicità; loro preferiscono ancora la pazzia dell'inferno terrestre, nè sono mai contenti. Come dice la Scrittura - "Gli empi sono come il mare in tempesta, che non può riposare. Non c'è riposo per gli empi, dice il mio Dio". Difatti, essi starebbero male, scontenti e senza soddisfazione persino nel Cielo vero e proprio; amche lì sarebbero del tutto infelici e scontenti, se mai fossero obbligati ad abitarvi. Non potrebbero sopportarlo! Non tutti sarebbero felici in Cielo: la maggioranza delle persone sembrano preferire l'inferno. Così è pure a Shangri- La! Beh, niente di nuovo sotto il cielo, già che le 2 persone più belle mai create e con le condizioni perfettamente, ideali lo stesso non furono soddisfatte o perfettamente felici, perché non avevano dei cuori celesti. Sì, Adamo ed Eva  nel Giardino dell'Eden prima della caduta.
       Ebbene, se pure noi dovessimo trascinare il nostro pesante empio cuore e il nostro spirito carnale, malvagio e non rigenerato nelle sale del Paradiso stesso, non saremo felice. Anzi, saremo ancora più infelice, essendo esposti alla luce della verità di Dio ed alla sua gloria della sua presenza. Insomma, l'inferno è quello che va bene per gli infernali, e lo vediamo più mai ai giorni nostri. Invece, il Cielo va bene solo per coloro che hanno menti celesti e spiriti resi perfetti; e i 2 (i celesti e gli infernali) non vorranno mai incontrarsi. Ed è questo che è accaduto a Shangri-La! Perché senza un cambiamento del cuore e una rinascita dello spirito non si può essere felici là, perché la mente carnale è "inimicizia contro Dio (Amore)...e chi ama questo mondo l'amore (vero) del Padre non è in lui".
       Tutto bene quello che alla fine finira bene, i "forti" evoluti, come animali si divorerano e si distruggerano a vicenda; la storia si ripetera - i grandi animali vennero distrutti e il piccolo uomo indiveso prese il mondo. Così nella stessa maniera, solo i mansueti erediteranno la terra e vedranno avverata la promessa di un nuovo mondo che sorgerà dalle ceneri del vecchio mondo. Viva Shangri-La, ci vediamo là! [SM=x1061959]
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    parliamonepino
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    00 24/03/2010 02:02
    Ho trovato più edificante il libro "Incontri con uomini straordinari" di Georges Ivanovič Gurdjieff, il più grande esoterico degli anni '30 (80 anni fa).

    Si tratta di un libro autobiografico, basato su dei viaggi di Gurdjieff tra il 1890 e il 1930.

    Gurdjieff, compie numerosi viaggi in Medio Oriente, in India, che lo portano dall'Asia Centrale fino al Tibet (dove assiste al massacro dei tibetani da parte dei britannici a Guru e alla successiva conquista di Lhasa).

    In seguito, Gurdjieff, forma un gruppo chiamato "Cercatori della verità".


    George I. Gurdjieff
    George Ivanovich Gurdjieff nasce nel 1869 ad Alexandropol (Armenia russa) ed è uno dei pochi riconosciuti grandi maestri occidentali vissuti nel secolo scorso.
    Dopo una giovinezza passata viaggiando e studiando culture diverse allora sconosciute, Gurdjieff si dedicò interamente al lavoro sulla consapevolezza, intesa come mezzo per svegliare l'uomo dagli automatismi quotidiani per fargli riemergere potenzialità latenti. Le sue conoscenze spaziavano dalla musica (compose numerosi brani) alla matematica, ed utilizzava la danza come strumento di armonizzazione: Gurdjieff scrisse anche numerosi testi che ancora oggi sono testi importanti per chiunque voglia intraprendere un cammino verso il risveglio interiore. Ebbe l’opportunità di incontrare uomini straordinari dai quali acquisì la convinzione che qualcosa di vitale importanza mancava nella considerazione dell’uomo e del mondo nella letteratura e nella scienza europee. Era stato indirizzato agli studi di medicina e di teologia, ma l’insoddisfazione che provava per i limiti di quel tipo di educazione lo condusse a cercare altrove e per proprio conto. Con un gruppo di "cercatori della verità" viaggiò per molti anni attraverso l’Africa, l’Asia e l’Estremo Oriente, raggiungendo luoghi la cui esistenza è insospettabile anche per i più accurati esploratori. Nel 1922 Gurdjieff fondò l’Istituto per lo Sviluppo Armonioso dell’Uomo al Castello del Prieuré di Fontaineblau, nei pressi di Parigi. Qui il "lavoro su se stessi" da lui proposto prese una pianta stabile attirando, tra gli altri, diversi intellettuali e artisti europei. Organizzò una vera e propria comunità indipendente con coltivazioni, animali, svariate attività lavorative e speciali classi di esercizi per la "trasformazione delle energie" che consistevano nei famosi "movimenti" tratti da danze sacre e in conferenze sugli aspetti teorici del "lavoro". Durante la seconda guerra mondiale Gurdjieff continuò ad insegnare con gravi difficoltà ricevendo gruppi di allievi nel suo appartamento di Rue des Colonels Rénard; poi improvvisamente nel 1948 decise di riprendere l’attività più estesa: purtroppo un anno dopo sarebbe stato fermato dalla morte.

    FONTE




    Gurdjieff







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    primomartino
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    00 24/03/2010 17:24
    benvenuti a Shangri-La
    A proposito di Shangri-La, la cosa che rendeva quel posto così meraviglioso è che non c'era troppo di niente - Questo dovrebbe imparare la nostra società odierna! La vita a Shangri-là era molto semplice. In questo posto del "non troppo" era impossibile fare troppo di qualsiasi cosa. Era la loro filosofia, religione o credo: non si poteva mangiare troppo, non si poteva bere troppo, né lavorare troppo, dormire troppo e via di questo passo. La legge e regola era basata sul fatto che non si poteva semplicemente fare troppo di niente.
    Ebbene, questa semplice regola risolveva tutti i problemi di Shangri-La; così nessuno (a differenza della nostra cultura da "Mammona") voleva troppo, quindi nessuno aveva troppo, e quindi (diversamente dall'uomo sapiens d'oggi) aveva troppo, e quindi nessuno (al contrario della nostra società evoluta) lottava per aver troppo, né faceva guerre (per Mammona), perché a Shangri-La, nessuno voleva troppo di niente, e nessuno aveva troppo di niente. Perciò tutto questo (al contrario di tutte le evolute politiche moderne) portava pace e abbondanza e sicurezza, serenità per tutti.
    Al contrario delle nostre società opulente, a Shangri-La, tutti avevano abbastanza da mangiare, da bere, vestirsi eccettera. E la cosa che faceva funzionare tutto questo ben di Dio, è che tuttiavevano la verità, e la verità era che nessuno aveva troppo o era troppo di qualcosa. Proprio come insegna la Bibbia:"La pietà con animo contento del proprio stato (del non troppo) è un gran guadagno. Poiché non abbiamo portato nulla nel mondo, è evidente (al contrario di tutte queste chiese opulente) che non ne possiamo portare via nulla; ma avendo di che nutrirci e coprirci, saremo di questo (non troppo) contenti" (1°Tim. 6:6-8).
    Bene, questo e quello che Shangri-La vuol insegnare a noi poveri "ingordi" del 21 sewcolo - che tutti nostri guai (anche quello dell'inquinamento atmosferico e spirituale) potrebbero essere risolti dal non troppo; è un po' buffo e infantile, ma lo stesso Gesù Cristo disse a coloro che lo seguivano: "In verità io vi dico - se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete (a Shangri-La, né capirete) nel regno dei cieli...(Matteo 18:3).

    ciao, ci vediamo a Shangri-La [SM=x1061959]  
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