00 06/02/2010 11:20
Un giovane giornalista, Antonino Monteleone, che ho avuto modo di ascoltare giovedì sera nella trasmissione "Anno zero", questa notte ha ricevuto una "comunicazione" che fa riflettere.

In Via Trento a Reggio Calabria, la vettura di Monteleone, è stata data alle fiamme.

(Un esperienza che capitò anche a me, una notte del 15 agosto del 2004, proprio sotto casa)

Il coraggio di questo ragazzo è straordianario. I suoi articoli denunciano la corruzione calabrese gestita dalla 'ndrangheta.

Si capisce che siamo di fronte ad un giornalista da prima linea, pronto a combattere i poteri forti con l'informazione. Non è un "pisciasotto" e neanche un incosciente, vuole solo raccontare i fatti reali.

Antonino non deve essere fermato dalla prepotenza mafiosa.

Per questo c'è bisogno di diffondere il più possibile queste "notizie" che riguardano l'incolumità di questi nuovi guerrieri, dandogli tutta la nostra solidarietà.







[Modificato da parliamonepino 06/02/2010 11:25]



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