00 16/05/2007 14:49
Giornata intensa per gli untori della Rete: come se non bastasse
l'attacco virale che si spaccia per un messaggio della Polizia di Stato:
Certo anche la natura poco ortodossa del messaggio (ma da quando in qua
la Polizia di Stato dice "ti abbiamo beccato, ma se prometti che non lo
farai più, potrai evitare la punizione"?) può destare qualche
perplessità, ma come s'è visto in altre occasioni analoghe, la paura e
il senso di colpa (sono in molti quelli che hanno scaricato qualche MP3
non troppo legalmente) scavalcano tranquillamente queste considerazioni
razionali. E la trappola scatta.

La trappola, in questo caso, è l'allegato, che è in formato ZIP cifrato
per eludere gli antivirus ma contiene un file eseguibile anziché un
documento come dice il messaggio. L'eseguibile è per Windows, per cui
gli utenti di altri sistemi operativi non corrono alcun rischio.

Chi ha ricevuto il messaggio e ha aperto l'allegato sotto Windows è
quindi infetto e deve chiedere l'intervento di un antivirus e di un
amico o collega esperto (e darsi le randellate sulle dita per esserci
cascato); chi non ha aperto l'allegato può semplicemente cestinare il
messaggio.
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arriva anche un appello che sembra provenire dall'UNICEF. L'appello
rimanda a un file di nome a_friend.exe situato presso Cinesrenoir.com
(che forse è estraneo all'attacco).

di quest'ultimo vi darò notizie appena possibile.

Info: dalle news di Paolo Attivissimo [SM=g28002]







Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal