22 luglio 2011 - Tutto inizia con uno studio biblico a domicilio usando una pubblicazione geovista adatta allo scopo, cioè quello di istruire la persona interessata attraverso una serie di informazioni di forte impatto emotivo.
In pratica, il malcapitato viene catechizzato su un’imminente azione di Dio che sistemerà le cose su questo sistema dominato da uno spirito demonico, il suo esercito celeste sterminerà coloro che non avranno preso posto nella moderna “Arca di Noè” rappresentata sulla terra dalla comunità dei testimoni di Geova, mentre il popolo geovista guadagnerà la vita eterna nel ’nuovo ordine’ di Dio.
Segue una serie di ragguagli sul fatto che le altre religioni insegnano falsità, sfruttano la buona fede della gente, il sistema politico è dipinto come una ‘bestia selvaggia’ e gli avvenimenti attuali, terremoti, guerre e degrado morale sono un chiaro segnale che la fine del mondo si avvicina, ed è prossimo l’intervento divino.
La Bibbia, in questo caso, diventa uno strumento musicale cui far suonare qualsiasi melodia, così, la persona che inizia uno studio biblico con i tdG viene inesorabilmente attirata con metodo preciso verso il ‘reclutamento’.
In seguito, comincia a frequentare le adunanze che si svolgono regolarmente durante la settimana, compreso il discorso pubblico la domenica e lo studio della Torre di Guardia, l’organo ufficiale della Watch Tower Society. L’adepto che per la prima volta entra in una sala del Regno, viene accolto con sorrisi, strette di mano, presentazioni e un tipo di ospitalità a lui desueti.
Lo riempiono di complimenti e non potrà fare a meno di notare l’efficienza dell’organizzazione, composta da uscieri, addetti al reparto letteratura, tecnici dei microfoni e acustica, responsabili del territorio.
Non manca un reparto riservato ai bambini in tenera età. In effetti, trattandosi di un credo nato negli Stati Uniti, patria dell’organizzazione, tutto è regolato da programmi e pianificazioni nei minimi dettagli.
Ogni congregazione (oltre 100 mila nel mondo) ha un corpo degli ‘anziani’, dei ‘servitori di ministero’ e tanti giovani collaboratori che si occupano di vari ruoli. Gli ‘anziani’ sono le guide spirituali e hanno compiti direttivi, principalmente quello di trasmettere dal podio le informazioni che giungono dal main office di Brooklyn, attraverso le adunanze, poi di accertarsi che il’gregge’ loro affidato sia attivo e operativo.
I ‘servitori di ministero’ si occupano di cose più ‘materiali’: gestione della contabilità, le contribuzioni, la vendita della letteratura, la distribuzione sistematica dei territori dove svolgere attività di proselitismo, l’acustica, la manutenzione della congregazione.
Tutto questo è disciplinato da una modulistica fenomenale per la capillarità, non sfugge niente ed è controllabile da coloro che come ‘sorveglianti di circoscrizione’ periodicamente visitano le congregazioni loro assegnate.
Allora, con il senso d’urgenza che il corpo direttivo trasmette con le sue riviste sul concetto che la ‘fine è vicina’ come leitmotiv, il bombardamento di notizie che riceve il nuovo adepto unita alla sensazione di essere capitato in un ’paradiso spirituale’, il passo per abbracciare incondizionatamente il credo geovista è breve, in particolar modo chi si trova in uno stato di fragilità psicologica.
Pertanto, chi riceve tutte queste comunicazioni e vede un ambiente così estraneo al mondo esterno viene coinvolto ad una sorta d’impatto emotivo che supera la ragione. Si tratta, in sostanza, di vibrazioni del cuore secondo uno schema precostituito, dove non si avvertono immediatamente delle imposizioni o comandi, anzi, sembra di vivere una condizione di consapevolezza razionale.
Ma non è così, perché si installa nell’individuo una convinzione esistenziale a cui non riesce ad opporsi né avverte la ragione di farlo. Questo processo di indottrinamento programmato provoca mutamenti nella persona tanto transitori quanto permanenti fino a modificarne il comportamento.
Chi lascia il movimento geovista dopo una breve o lunga esperienza si trova a sperimentare dei forti disagi che disturbano il suo atteggiamento e, spesso, avverte dei sensi di colpa. Pur essendo vittima si fa carico di quanto gli è successo precipitando in uno stato di sofferenza interiore e di angoscia che possono paralizzare le sue energie spirituali.
L’impatto emotivo con un paradiso artificiale al risveglio può diventare un incubo.
Giuseppe Lupo