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LA CADUTA DEI PAPI

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2009 17:04
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27/12/2009 16:55
 
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BIG BROTHER


dalla conferenza Polis della Rete Civica di Milano, inviato da Paolo Faini




Salve, mi chiamo Antonio.


Vivo a Milano 2, in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio. Lavoro a Milano, in un'azienda di cui è azionista principale il Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco al lavoro, è del Presidente del Consiglio, così come è del Presidente del Consiglio l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio. Quando devo andare in banca, vado da quella del Presidente del Consiglio. Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un supermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende del Presidente del Consiglio. Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala di un circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e/o distribuito da una società del Presidente del Consiglio.

Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo le TV del Presidente del Consiglio, dove i film sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio. Soprattutto, guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.

Quando non guardo le TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.

Allora mi stufo e vado a navigare un po' in internet con il provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è del Presidente del Consiglio.

Naturalmente, giustamente, come in tutti i paesi democratici, anche in Italia è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono poi approvate da un Parlamento dove la maggioranza è saldamente in mano al Presidente del Consiglio.


Che ovviamente governa nel MIO esclusivo interesse.



La vita è bella.

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27/12/2009 17:04
 
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CARI SUDDITI MAGISTRATI


intervento davanti al Palazzo di Giustizia di Milano di Nando dalla Chiesa, 25 Giugno 2003

Per ricordare che oggi il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici, Nando dalla Chiesa - con la voce del capo del governo - ha tenuto un monologo processuale rivolto alla dottoressa Boccassini, raccontando la sua verità. ("La satira è il vestito di una testimonianza che oggi ha voluto essere drammatica")




Cari sudditi magistrati,




.. ho colto sui giornali l'informazione che stareste accingendovi a contestare la validità costituzionale della legge che ha sospeso il processo.

Io vi dico che questa legge è perfettamente costituzionale, perché .. non è anticostituzionale la sospensione dei processi. ..

E se qualcuno pensa ­ io credo che voi non lo pensiate ­ ma se qualcuno pensa, dicevo, che questa legge sia una legge che porta il segno di un cambiamento di regime, o addirittura della nascita di un regime, io vi dichiaro qui che questo non è vero.


.. Perché ci fosse un regime occorrerebbe che il capo del governo avesse il controllo personale dell'informazione, delle televisioni, e questo in un paese libero, con tante televisioni, non è possibile.


.. Occorrerebbe che il capo del governo potesse nominare lui, o far cambiare, i direttori dei grandi quotidiani, fare ispezioni nelle televisioni, censurare la presenza di questo o di quell'altro personaggio [cfr. Luttazzi & Biagi, ndJB]. E anche questo dove ci sono tante testate è impossibile.


.. Occorrerebbe ancora che ci fosse il culto della personalità.
Per esempio che nei temi d'italiano si dessero ai bambini da commentare delle frasi che ho detto io, ma anche questo se succedesse provocherebbe una rivoluzione.


.. Occorrerebbe che il capo del governo si sottraesse per legge a tutte le leggi. E anche questo se accadesse sarebbe veramente al di fuori delle regole della civiltà di questo paese.


..Occorrerebbe ancora, perché un regime si formi, che ci fosse un numero sufficientemente ampio di cretini che continuano a dire che il regime non esiste. E questo ovviamente in una società in cui tutti studiano non è possibile.


.. Voi, cari giudici ­ lei, dottoressa Boccassini non mi interrompa, per favore, questa non è un'intervista dove parlo io e qualcuno cerca di parlare, ma qui esterno soltanto io perché sono dentro un tribunale e sono il presidente del consiglio ­, vi chiederete perché, se sono innocente, non mi sono fatto processare.

Devo ammettere che questa è una bella domanda. Ma risponderò con un classico della storia dei diritti umani, l'affermazione fatta in tribunale da Totò Riina: i giudici sono comunisti.


.. Venite con me, cari magistrati, lasciate che io perdoni quello che ho subito da parte vostra , che vi rivolga questo invito generoso a passare dalla mia parte.

Sarete ricchi e potenti come tutti coloro che lo hanno deciso.
Io vorrei ricordare l'ufficiale della Guardia di finanza Massimo Maria Berruti, che venne a fare un'inchiesta nelle mie aziende immobiliari.
Gli dissi che ero un consulente di passaggio, lui poi lasciò la Guardia di finanza, divenne mio consulente legale, naturalmente senza alcun rapporto con quella inchiesta, e poi venne candidato al parlamento e divenne deputato nelle mie file.

.. Ricordo ancora il giudice Metta che esaminò il Lodo Mondadori.
Dopo quella decisione sofferta e difficile andò a lavorare allo studio Previti e non se n'è più pentito.


.. Il mio messaggio dunque è: passate dalla mia parte, non ve ne pentirete. Oggi, cari magistrati, la legge sono io, mettetevi in testa che quello del giudice è un mestiere finito.

Una società come quella che sto realizzando non ha più bisogno di magistrati.


Vi ricordo che per l'accusa di aver giurato il falso sulla mia appartenenza alla
P2, sono stato, è vero, dichiarato colpevole ma l'amnistia dell'89, cioè un grande istituto civile di diritto della storia dell'umanità, mi ha reso giustizia.

Per le tangenti alla Guardia di Finanza sono stato assolto in Cassazione per insufficienza probatoria.

.. Per il finanziamento illecito dei partiti (cosiddetto All Iberian - 1) la prescrizione del reato in Appello e in Cassazione mi ha reso giustizia della condanna in primo grado.

.. Per il falso in bilancio (Medusa cinematografica), l'assoluzione con formula dubitativa mi ha reso giustizia della condanna in primo grado.

Per i terreni di Macherio, ho avuto l'amnistia per uno dei due falsi in bilancio.

Per il falso in bilancio del caso Lentini ho avuto la prescrizione del reato grazie alla riforma dei reati societari.

.. Per la corruzione nel Lodo Mondadori, ho avuto giustizia giusta con la prescizione scattata grazie alle attenuanti generiche che mi sono state riconosciute in quanto presidente del consiglio.

E infine, per corruzione in atti giudiziari nella vicenda Sme, il parlamento, nella sua autonomia e nella sua sovranità, di fronte alla quale ancora mi inchino con deferenza, ha stabilito di sospendere il processo, e di darmi finalmente immunità assoluta e totale: per il passato, per il presente e per il futuro.



.. Addio magistrati, specie in estinzione,

questo paese nella sua marcia verso la civiltà non ne avrà più bisogno. ..

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