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I FALSI CRISTI DELL’ULTIMA ORA DEL GEOVISMO

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2017 23:03
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<<IL REGNO DI DIO È GIÀ UNA REALTÀ!>>


PRIMA PARTE
Badate di non lasciarvi ingannare. Molti si presenteranno col mio nome dicendo: “Sono io, e: Il tempo è vicino. Voi non seguiteli.” Lc 21:8
L’avvertimento di Gesù è inequivocabile: nella storia sarebbero sorti uomini che in nome di Cristo si sarebbero presentati con una presunta “verità”, si sarebbero, fregiati col nome di Gesù allo scopo di dare ad essa la garanzia che si merita. Si sarebbero presentati con il nome di Gesù, come inviati da Lui, con la pretesa di portare a compimento il vero messaggio cristiano, e, non curanti delle contraddizioni dottrinali esistenti tra di loro, individualmente sono interessati a presentare il proprio messaggio come unico rispetto a quello degli altri. Sano uniti, però, nel contrastare la Chiesa cristiana delle origini, che tra luci e ombre è giunta fino ai nostri giorni sulla promessa fatta da Gesù, il quale disse che “le porte degli inferi non l’avrebbero vinta” (Mt 16:18).
Alcuni dei falsi Messia che sono apparsi in questi ultimi tempi sono quelli che il geovismo ha partorito nel suo corso storico, cioè C.T. Russell, J. F. Rutherford, e infine il Corpo Direttivo (CD), che oggi dirige il gruppo dei testimoni di Geova (tdG) con una successione di presidenti a cominciare da N. Knorr, ecc. che fu insediato, quale presidente, dopo la morte di Rutherford. Tutti questi con la pretesa di essere stati inviati da Dio per svelare la “verità”, quella “verità” che la Chiesa Cristiana avrebbe nascosta, secondo loro, sin dalla morte dell’ultimo apostolo Giovanni. Dunque, la vera comprensione delle scritture sarebbe riemersa dopo un’assenza di più di 1700 anni, cioè venuta alla luce nel 1874 per opera di C.T. Russell, commerciante, massone e cabalista, con il preciso scopo di dare al mondo, secondo lui, finalmente la luce delle Scritture che mancava.
Russell non era semplicemente un presidente del gruppo da lui formato; le sue responsabilità andavano ben oltre: era lui che dettava le linee dottrinali che dovevano seguire i suoi seguaci, al che, chi si opponeva, era tagliato fuori dal gruppo. Quindi non è vero quello che ci dice la nuova pubblicazione del 1914 Il regno di Dio è già una realtà! che inaugura i “cento anni della nascita del Regno di Dio nel 1914”, secondo la quale presenta in Russell nel ruolo di semplice presidente, infatti si noti ciò che si afferma: “Charles T. Russell e i suoi collaboratori”. Altrettanto falso quando vien detto che egli agì con i suoi collaboratori quale <<“messaggero” predetto, impartendo guide spirituali ai servitori di Dio e preparandoli agli eventi che li attendevano>> (pag. 14). Quando invece la storia ci narra che era Russell la guida spirituale che impartiva la dottrina al gruppo! Che le cose si svolgessero in questo modo lo testimonia la letteratura del tempo di Russell e di Rutherford che i dirigenti di oggi hanno tutto l’interesse di nascondere agli occhi delle “altre pecore” , purtroppo!
Anche in questa nuova pubblicazione non potevano mancare le solite paroline che scorrono dal principio alla fine del libro le paroline come: “la fine del sistema di cose è vicina”, “è prossima la fine” e poi non manca la parola chiave “presto” a pag. 12. Questo libro, come tutti gli altri che lo precedettero, è impegnato, non solo a travisare la loro storia, ma anche a sostituire le menzogne con altre di nuove, facendo apparire le contraddizioni come “verità progressive” e l’ingenuo che non è informato sul contenuto dottrinale della letteratura del passato, ci casca, anche perché digiuno di conoscenza del vero cristianesimo. L’errore di molti è quello di non indagare sul vero cristianesimo prima di aderire ai tdG, come aveva fatto il sottoscritto. Che si affermi poi, che il regno di Dio sia nato nel 1914 è un falso clamoroso proprio alla luce delle parole di Gesù quando dice chiaramente a quelli radunati alla sua destra: “Venite benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo” (Mt 25:34). Ma queste parole vengono fortemente contraddette dicendo il contrario di quanto affermato da Gesù e cioè: “Abbiamo solide prove che la profezia di Gesù è in corso di adempimento dal 1914. Quell’anno fu quindi contrassegnato dalla sua presenza e dell’istituzione del Regno … Che dire del più grande evento della storia? … ci riferiamo ovviamente alla nascita in cielo del Regno di Dio, il governo messianico promesso tanto tempo fa che presto porterà l’intero sistema mondiale alla sua fine (leggi Daniele 2:34,35,44,45)” (pag. 11,13). Tutto questo ragionamento dove appare nella Bibbia? Non ci risulta che Cristo parlasse di una nascita del suo Regno nei termini annunciato dai tdG! I sinonimi di Gesù sono le espressioni: “ereditare la vita eterna”, “entrare nella vita” (Mc 10:17; Lc 18:18; Mc 9:43,45,47). Gesù presentò il suo Regno come una realtà celeste e non terrestre, come erroneamente credono i tdG, si tratta di una realtà che si realizzerà per l’umanità nel futuro escatologico, ecco perché si prega: venga il tuo Regno. Che il Regno sia una realtà celeste è confermato dall’apostolo Paolo in 2Cor 12: 1-4; Fil 1:21-23; 2Tm 4:18). L’apostolo Paolo evidenzia il paradiso celeste contemplato quando fu rapito “al terzo cielo”.
Quindi l’invocazione: “Venga il tuo Regno” non esclude per nulla che il Regno non sia presente nella storia come erroneamente credono i tdG che si sarebbe realizzato nel 1914, Regno che porterà poi in seguito la terra paradisiaca “tra breve” dopo Armaghedon. Pertanto danno voce ad un messaggio che si trova ai margini del cristianesimo ispirato più che al Nuovo Testamento, ispirato e nutrito invece nel Millenarismo e in quei gruppi che, nella storia, hanno combattuto la Chiesa Cristiana. I falsi messia che si affacciano nella scena del mondo si presentano spesso nei momenti più critici della storia quando vi sono grandi crisi sociali e politiche che caratterizzano il momento storico presentandosi con espressioni come: “Ciò che vedete, i disordini che imperversano nei nostri tempi sono i segni che indicano che siamo vicini alla fine: terremoti, guerre, rivoluzioni, povertà … ne sono la prova”.
A riguardo della “mietitura”, menzionata dal nuovo libro suddetto, viene affermato alle pagg. 13,14 che riguarda la salvezza e ai segni degli ultimi tempi, sostengono i tdG, sarebbero stai compresi da: C.T. Russell e i suoi collaboratori” che nel loro insieme avrebbero assunto il ruolo di “messaggero” secondo la profezia di Malachia 3:1 con l’incarico da parte di Dio di annunciare la seconda “presenza” di Gesù Cristo e della nascita del Regno avvenuta nel 1914. Intanto c’è da rilevare che Russell, al contrario, insegnava che la presenza di Gesù Cristo invisibile avvenne nel 1874 che era l’idea presa dagli avventisti. A prescindere dall’assurdità dell’argomento secondo cui Malachia 3:1 parlasse di una “classe” di persone, è sconcertante come gli autori del libro Il Regno di Dio è già una realtà! Non si vergognano di nascondere il fatto che Malachia 3:1, a suo tempo, venne applicato al solo C.T. Russell. Malachia 3:1 ha ben tutt’altro significato da quello al quale i dirigenti geovisti gli attribuiscono. Gli adattamenti delle Scritture al proprio pensiero religioso falsificano il loro vero senso e trasmettono, di conseguenza, un falso messaggio. Oggi, parlando di Russell e collaboratori quali “messaggero”, sorto intorno al 1874, sembra che con questo discorso vogliono dare, con le loro spiegazioni, l’impressione “alle altre pecore” che infine, da quel tempo, non è cambiato quasi nulla rispetto al nostro tempo. Ma tutto ciò viene smascherato da Rutherford, successore di Russell, il quale nel suo libro L’Arpa di Dio del 1921-1925, alle pagg. 239-242 egli dice di Russell: “Sarebbe ragionevole l’aspettarsi che il Signore avesse qualche speciale messaggero in modo da distinguersi dagli altri o dai messaggeri in generale, per annunciare la sua presenza e il tempo della mietitura … Intorno al 1870 Carlo Taze Russell, di Allegheny, Pennsylvania, allora un Cristiano e diligente studioso della Parola di Dio, apprese dalle Scritture che Dio aveva un grande ed armonioso piano per la salvezza e la benedizione dell’umanità. Come altri veri vigilanti, anch’egli vigilava per scorgere i segni della sua venuta del Signore … Verso il 1875, … stava studiando le Scritture, fu convinto della seconda presenza del Signore e ne diede notizia nei suoi scritti … il pastore Russell fu il più grande predicatore dei tempi moderni … tra gli anni 1881 e 1904 egli scrisse e pubblicò in sei volumi gli Studi nelle Scritture dando una completa e dettagliata spiegazione delle varie linee del piano divino … Nel 1917 il settimo volume della serie degli Studi nelle Scritture, fu pubblicato sotto il titolo “Il mistero compiuto” che ha avuto una larghissima circolazione. Questi libri sono la prima chiara spiegazione del piano divino che mai sia stata scritta … Senza dubbio il Pastore Russell coprì l’ufficio per il quale il Signore aveva provveduto e intorno al quale egli aveva parlato; e fu perciò quel servo fedele e saggio che amministra alla casa della fede il cibo nella sua stagione. Il Pastore Russell finì il suo corso terreno nel 1916>>. È evidente quindi che il “messaggero”, precursore della seconda venuta di Gesù Cristo, secondo le suddette parole, era Russell e non il gruppo in sé. Questo discorso se lo rimangiò pochi anni dopo, addossando la colpa, non su se stesso, cioè quello di aver proclamato Russell come unico “messaggero” dell’ultima ora, ma ai dissidenti che continuavano, secondo le sue parole, a credere che Russell aveva ricevuto tale incarico e quindi fosse l’unico chiamato da Dio. Ecco come Rutherford spiega la negazione di ciò che scrisse nell’Arpa di Dio, fornita nella sua pubblicazione “Luce”, volume I, pagg. 65,66, 1930, che senza ombra di equivoci Rutherford dichiara: “Molti membri della chiesa, e particolarmente quelli raffigurati nella condizione di Laodicea erano in attesa che il settimo messaggero, ch’essi credevano fosse uomo, interpretasse le profezie, e particolarmente quelle di Ezecchiele e dell’Apocalisse; e allorché dovettero constatare che questo non si realizzava, molti di loro dissero: ‘Nessuno può dare una chiara interpretazione perché il Signore ha rivelato tutta la verità al suo popolo prima del 1917’. Cosicché un certo numero di costoro si irritò dal modo operato dal Signore per compiere la sua opera si allontanò”. Rutherford, non solo se ne infischiò di quello che lui stesso scrisse su Russell ne L’Arpa di Dio, ma anche di quello che compare nel settimo volume degli Studi delle Scritture specialmente dalla pagina 53 in poi. Non tenne conto neppure del discorso funebre che pronunciò alla morte del suo maestro Russell come vedremo in seguito!
C’è pure da osservare: cosa significano le parole: “Questi libri (Studi delle Scritture) sono la prima chiara spiegazione del piano divino che sia mai stata scritta”? Vuol dire con ciò che fino al 1874, per quanto uno studiasse la Bibbia, non avrebbe capito nulla? Bisognava attendere Russell che ci svelasse le verità che compaiono nella Bibbia? Non si domandano i tdG da quali mani essi presero la Bibbia? A chi Gesù Cristo rivolge le parole “Sarò con voi fino alla fine del mondo”, quando i tdG non esistevano e altri come loro? Non indicano le parole di Gesù per essere con loro i discepoli dovevano avere dei successori fino alla fine? Il Nuovo Testamento specialmente, non è forse il suo contenuto, l’esperienza della chiesa di quel tempo? I Russelliti che appaiono come Studenti della Bibbia negli ultimi anni del 1800 dov’erano? Come si possono considerare le parole di Rutherford, che appaiono nel libro L’Arpa di Dio, gli Studi sulle Scritture, allo stesso modo in cui vengono menzionati nella TG 1958 alle pagg. 670,671 senza le quali non è possibile l’accesso alla conoscenza biblica? Inoltre, non solo non si possono conoscere i piani divini studiando la Bibbia da soli, ma se vengono messi da parte gli Studi sulle Scritture dopo averli usati, dopo essere divenuti familiari con essi, dopo averli letti anche per dieci anni, se sono messi da parte e trascurati e ci si rivolge soltanto alla Bibbia, sebbene si abbia compreso la Bibbia per dieci anni, l’esperienza mostra che entro due anni si ritornerà nell’oscurità. D’altra parte, se si leggono semplicemente gli Studi sulle Scritture con i riferimenti e non si legge in tal modo una sola parola della Bibbia, al termine di due anni si giungerà alla luce, perché si avrebbe la luce delle Scritture” (si veda la WT 9-10-1910, pag. 298; reprints pagg. 4684, 4685). Le scuse addotte nella TG del 1958, riguardanti appunto gli studi delle Scritture che costituivano un semplice aiuto, alla luce di quanto è scritto potevano farsene a meno! Non hanno alcuna giustificazione dal momento in cui bastava avere nelle mani gli studi sulle Scritture che garantivano la vera conoscenza! Se questi volumi erano considerati così tanto importanti, perché oggi non vengono più studiati? E se a qualche tdG gli venisse in mente di divulgare il loro contenuto dottrinale che cosa gli succederebbe? E se Russell fosse in vita oggi che direbbe di Rutherford che si è permesso di cambiare e negare la maggioranza delle sue dottrine? E che fine farebbero oggi i capi geovisti i quali, non solo si sono sbarazzati di diversi insegnamenti di Russell, ma, nello stesso tempo, anche di quelli di Rutherford? E che direbbe Knorr che molti insegnamenti del tempo si sono sviluppate nuove dottrine che contraddicono quelle di prima?
Circa la mietitura della quale si parla nel libro Il Regno di Dio è già una realtà! a pag. 9 (della quale aveva parlato Rutherford ne L’Arpa di Dio nelle pagg. 239-242), si sostiene in questo libro che: “Gli eventi mostrano che fu nel 1914 che finì la stagione di crescita e iniziò il tempo della mietitura. Astutamente si nasconde alle altre pecore che Rutherford aveva annunciato un altro messaggio ne L’Arpa di Dio alle pagg. 238-242, una verità che non doveva essere messa in discussione; ecco le sue parole: “… Contando tre anni e mezzo dal 1874, il tempo della sua presenza (di Cristo), arriviamo al 1878, egli preparava per la mietitura dell’età evangelica. La mietitura Giudaica, ha occupato 40 anni, finendo A. D. 73. Dovremmo, dunque, aspettarci che la mietitura generale dell’età evangelica finisse nel 1918 … La grande opera della mietitura, cioè la proclamazione della seconda presenza del Signore e il raccogliere insieme coloro che veramente hanno amato la sua apparizione, è stata compiuta fin dal 1874 in modo così rimarchevole che questo fatto costituisce una delle prove più impressionanti e più conclusive della seconda presenza del Signore”. Chi avrebbe potuto dubitare delle “prove più conclusive” adempiutesi nel 1914 circa la presenza di Cristo dal 1874? Com’è possibile spostare in avanti quello che era concluso? A quanto pare per i tdG questo non costituisce un vero problema visto che lo fanno puntualmente per abitudine! Quello di cambiare le carte in tavola è una loro specialità! Infatti si afferma, a dispetto di Russell e di Rutherford, alle pagg. 9 e 11 di questo nuovo libro: “Abbiamo solide prove che la profezia di Gesù è in corso di adempimento dal 1914. Quell’anno fu quindi contrassegnato dall’inizio della sua presenza e dall’istituzione del Regno”. Russell e Rutherford si rivoltano nella tomba!
C.T. Russell era profondamente convinto di essere stato scelto da Dio per gli ultimi tempi del mondo, tanto che con questo viene proclamato, nel settimo volume degli Studi sulle Scritture il Mistero compiuto. A pag. 53 di questo volume, gli viene rimarcato il posto che egli ricopriva, cioè il settimo “messaggero” della chiesa di Laodicea. Commentando Apocalisse 3:14 lì viene rimarcato il ruolo che egli occupava era: “Il messaggero dell’ultimo tempo della chiesa, fu Charles T. Russell, nato il 16 febbraio 1852. Ha ammesso privatamente la sua convinzione che era stato prescelto per il suo grande compito prima della nascita. Sua madre morì quando aveva 9 anni. All’età di 11 anni, lavorò in società con suo padre, scrivendo degli accordi per la loro transizione. All’età di 12 anni suo padre lo trovò nel negozio alle 2 del mattino a studiare attentamente un contratto ignaro del tempo trascorso. Diamo qui alcuni estratti della sua autobiografia: <<Iniziamo il racconto nel 1868 quando il narratore, essendo stato un figlio di Dio consacrato per anni, membro della Chiesa Congregazionalista YMCA, iniziò a vedere vacillare la sua fede nelle dottrine accettate da tempo. Cresciuto come presbiteriano, indottrinato dal catechismo e avendo per natura una mente indagatrice, ero tentato dalla logica dell’infedeltà, appena fui in grado di riflettere da solo. Ma quello che all’inizio minacciava di essere il naufragio totale della fede in Dio e nella Bibbia, fu, sotto la guida della Provvidenza Divina, annullato e sparì semplicemente la mia fiducia nelle credenze umane e i vari sistemi di interpretazione della Bibbia. Fui portato progressivamente a capire che anche se ogni credo conteneva alcuni elementi di verità, erano complessivamente ingannatori e contrari alla parola di Dio … >>”. Russell era talmente persuaso di essere stato scelto da Dio che non si accorse che il “messaggero” di Laodicea era stato “vomitato” come disapprovato: “Tu dici: Sono ricco; mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla. E non ti accorgi che sei il più infelice: miserabile, povero, cieco e nudo … “ (Ap 3:14-22). È un giudizio tremendo quello lanciato contro il “messaggero” di Laodicea con il quale Russell si era identificato.
Come viene spiegato, secondo Il mistero compiuto la storia della chiesa viene tracciata in sette epoche, la prima delle quali, è rappresentata come epoca dell’apostolo Paolo, seguita da quella di Giovanni apostolo, come terza quella di Ario, quarta rappresentata da Mario Valdo, quinta da Jhon Wycliffe, la sesta si identifica con Martin Lutero e infine la settima è rappresentata dal profeta C.T. Russell, il cosiddetto “messaggero” di Laodicea. La stessa sequenza sarà in seguito abbracciata dagli ex Studenti della Bibbia “Gli amici dell’uomo”, conosciuti anche sotto il nome “La chiesa del Regno di Dio”, una delle numerose sette che ebbero luogo dopo la morte di Russell.
Nella pubblicazione di questi ultimi, “La rivelazione divina, 7° ed., 1920-1962, il cui autore è “il messaggero dell’Eterno”, cioè F. L. A. Freytag il quale, dopo la separazione dal gruppo di Russell, per dissensi dottrinali, pretese, come altri di essere egli stesso e non Russell il vero “messaggero di Laodicea”. Prima di staccarsi dal suo maestro egli dirigeva la filiale degli Studenti della Bibbia di Ginevra nel 1916. Infatti si staccò dal gruppo e formò una sua chiesa. Ho avuto occasione negli anni ‘64/’65 di conoscere a Torino questa comunità la cui sede si trovava allora in via S. Tommaso 1. Ebbi occasione di intrattenermi amichevolmente più volte con loro; allora ero un membro dei tdG con incarichi di responsabilità. Chi dirigeva detta comunità era il signor Cardiola, una persona molto devota nel seguire gli insegnamenti del loro “messaggero” Freytag. A detta di Freytag, che Russell fosse considerato dai suoi aderenti “il 7° messaggero della chiesa di Laodicea”, viene espresso chiaramente nella pubblicazione La Rivelazione divina alle pagg. 226-230, dove, tra l’altro, il discorso collima con quello fatto da Rutherford e quello de Il mistero compiuto; ecco la lettura: “La grande colpa commessa da Laodicea fu di far credere che coloro i quali si affezionarono alle sue dottrine (quelle di Russell), e che conoscevano gli insegnamenti degli <<Studi delle Scritture>> sarebbero gli eletti che dovevano solamente perseverare nella lettura di queste opere, e che la verità insegnata in questi libri li santificherebbe completamente, giacché sta scritto: <<Santificali nella verità: la tua Parola è verità>> Gio 17:17. Ma Laodicea non si accorse che il suo messaggio, gli scritti degli avventisti e degli studenti della Bibbia, contenevano molti errori, contraddizioni ed insegnamenti che rendono orgogliosi e tiepidi coloro che li seguono … Dopo la mietitura, Laodicea è ripudiata”. Su questo argomento si confronti anche l’opuscolo di Freytag “La luce nelle tenebre” nelle pagg. da 15 a 18, dove viene sottolineata la grande crisi che colpì la chiesa di Laodicea di quel periodo, secondo Freytag, in cui la dirigeva il Pastore Russell. Freytag sottolinea ciò che avvenne in quel periodo: “Russell, dall’anno 1888, annuncia la fine di questo mondo presente malvagio nell’anno 1914 … Così quando venne il momento della prova, negli anni 1914 e seguenti, fu un vero scompiglio nella Chiesa di Laodicea. La fede di un grandissimo numero fece naufragio non essendo affatto fondata sul dono incondizionato della loro vita. Il Signore, nel suo grande amore, risparmiò, peraltro, a Russell, che ebbe malgrado ciò uno zelo magnifico e belle qualità di cuore, il dolore di vedere il crollo, la rovina della chiesa di Laodicea; egli morì nell’anno 1916 … Da molto tempo già, lo spirito del mondo penetrava sempre di più in questo moviment0 di Laodicea. Il risultato fu una tiepidezza tale, che questa chiesa di Laodicea fu rigettata e respinta dal Signore … Non appena avvenuta la morte del suo conduttore, il pastore Russell, la divisione si manifesta dovunque nel suo seno. Si contano più di venti raggruppamenti differenti, pretendendo tutti di essere i legittimi successori del Pastore Russell ed i depositari della luce”. Proprio tra questi, a pretendere di occupare il posto di Russell è proprio lo stesso Freytag che scrive queste pagine.
Che avessero avuto luogo, alla morte di Russell molti differenti gruppi religiosi, viene pure attestato dalla stessa Società Torre di Guardia: “POICHÉ dopo la morte di Charles T. Russell sorse una divisione fra quelli con lui associati in tale opera, che diede luogo all’allontanamento di un certo numero di essi dalla Società Torre di Guardia … detti oppositori hanno formato diverse e numerose compagnie e hanno preso e ora portano cioè nomi come <<Studenti biblici>>, <<Studenti Biblici Associati>>, <<Russelliani insegnanti della verità esposta dal Pastore Russell>>, <<Quelli che si tengono saldi>>, e nomi simili, che tendono tutti a causare confusione e incomprensione … “ (Il millenario regno di Dio si è avvicinato, 1975; pag. 252). Ma la lista non finisce qui, si aggiungano altri come: Servi di Javè; Società dell’Aquila; Auroristi; Movimento della voce di Elia; Istituto biblico pastorale; Famiglia missionaria dei laici; Movimento Paul Johnson; Movimento <<Stanfast>>; in Italia si trovano i Millenaristi con sede a Pescara; gli <<Auroristi>> con diverse sedi nel mezzogiorno d’Italia e la <<Chiesa del Regno di Dio>> conosciuta anche come <<Amici dell’uomo>>. Credo che nessun movimento al mondo si sia frantumato in forme tanto numerose come il gruppo degli Studenti della Bibbia di Russell che assume in seguito il nome di Testimoni di Geova. Ognuno di questi gruppi si presenta con la pretesa di essere l’unico chiamato da Dio per diffondere la “verità biblica”; così in questo modo danno l’idea che la Bibbia sia una chitarra con la quale si può suonare qualsiasi musica! Tutti costoro e altri sparsi in tutto il mondo si presentano però uniti nel combattere insieme la Chiesa Cristiana in special modo quella Cattolica, che, secondo loro, sarebbe colpevole di aver nascosto la “verità” al popolo. In questa lotta, si trovano in testa i tdG. Ma se hanno in mano la Bibbia chi devono ringraziare? Da chi è stata tradotta e tramandata fino ai nostri giorni? Si chiamavano forse tdG? I falsi messia, come Russell, Rutherford e oggi il CD dei tdG, possono vantare solo il merito di vedere puntualmente il naufragio di tutte le loro profezie, e neppure la nuova pubblicazione sfugge a questo destino, cioè il Regno di Dio è già una realtà! Pertanto dove sono gli scritti di Russell, quelli di Rutherford, e quelli del periodo di N. Knorr e F. Franz? Come possono affermare di possedere la verità quando inculcano nei loro fedeli l’insegnamento che: “inizialmente il Regno non faceva parte del proposito di Geova”? (pag. 32). Ma dove sta scritto questo nella Bibbia? Non si rendono conto che queste affermazioni sono in netto conflitto con le Scritture? Infatti non disse a quelli radunati alla sua destra: “Ereditate il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo?” ( Mt 24:34). Ma non ha, per i tdG, nessun senso l’onniscienza di Dio? Mentre i tdG rivolgono lo sguardo ai beni terreni del “paradiso terrestre”, l’apostolo Paolo, al contrario, ci dice: “Perché molti (della Chiesa di Filippi ndr), ve l’ho già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra (i tdG!),. La nostra parte invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso ….” (Fil. 3:18-31). E proprio in relazione al disegno eterno di Dio che l’apostolo Paolo ci dice: “Egli ci elesse in lui prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore”. Secondo il pensiero paolino, l’uomo creato nello stato corporeo, è chiamato all’incorruttibilità nel mondo di Dio in Cristo sin dai tempi eterni: Col. 1:15,16; giov. 1:1-3; 17:5,24; 1Pie. 1:19,20; Rom. 8:28,29; 1Cor. 2:7,8. Si tratta, appunto, di una predestinazione assoluta diversamente da quella storica relativa. Pertanto i loro scritti hanno ingannato, e continuano a farlo senza vergogna, intere generazioni di giovani con la scusa della fine del mondo “sempre imminente”; hanno rovinato intere generazioni di giovani tdG, il sottoscritto ne sa qualcosa! Come quelli del tempo di Russell e di Rutherford, anche questa nuova pubblicazione vuole convincere da cima a fondo che si deve attendere, “da un momento all’altro”, che si realizzi il piano di Dio: la terra paradisiaca; e danno pure l’impressione, che tutto sommato, non sia cambiato molto della dottrina dal tempo di Russell.
In malafede la nuova pubblicazione si guarda molto bene dal riferire come fu visto l’uomo Russell, evidente dal discorso funebre pronunciato da Rutherford alla sua morte, profeta e suo maestro:
<<Charles Taze Russell era leale a Dio, leale a Cristo Gesù leale alla causa del Regno Messianico, era leale dal profondo del suo cuore fino alla morte. Dio ha dichiarato nella Sua parola che la lealtà amorevole in Lui è il prezzo di più grandi ricchezze. Il Pastore Russell ha ricevuto la sua grande ricompensa; ricevere l’approvazione di Dio, il grande e potente Creatore dell’universo, l’Onnisapiente e l’Onnipotente e amorevole. Nel Suo libro la Bibbia, Dio ha fatto menzione favorevole di certi uomini a causa della loro lealtà amorevole verso di Lui e la Sua Giusta causa. Quando il resoconto di Dio sarà pienamente scritto riguardo la chiesa, il popolo capirà che C.T. Russell non solo ha ricevuto l’approvazione di Dio, ma bensì che è nato in Sion come membro della celeste famiglia reale (Sal. 86:6). Il salmista qui ci assicura che ciò è vero specialmente per coloro che sono fedeli fino alla morte come lo fu Russell. Quale grande privilegio sarà per il ‘mondo’ il saper la verità riguardante il martirio per la causa della giustizia. Noi che siamo stati in stretto contatto col Pastore Russell e che lo conoscevamo come era, abbiamo il privilegio dal Signore di conoscere in anticipo queste cose e siamo felici di essere favoriti da Dio. Le vite di grandi uomini sono come monumenti sulla terra, sono come un richiamo silenzioso per coloro che stanno correndo la folle corsa di interessi umani dicendo: fermatevi, e imparate la saggezza. Il più grande uomo dopo l’apostolo Paolo ha lasciato questa terra ... Egli ha compiuto per la causa del Regno del Messia l’opera più grande di quella di qualsiasi altro uomo mai vissuto sulla terra.
Abbiamo abbandonato la frenetica corsa delle grandi città per appartarci pagando così un tributo alla memoria del Pastore Russell.
Con animo tranquillo e con sobrietà cerchiamo di capire la grandezza di quest’uomo. Possiamo dire con certezza che aveva l’approvazione di Dio.
Alcune settimane fa il Pastore Russell iniziò un viaggio verso la costa del Pacifico predicando ogni sera e viaggiando durante il resto della notte e del giorno successivo. Il suo ultimo sermone lo presentò alla Congregazione di Los Angeles ed essendo troppo debole lo pronunciò seduto. Lasciò Los Angeles domenica sera per Brooklynn indebolendosi sempre più. Sette ore prima di morire parlò col suo compagno di viaggio fratello Menta Sturgeon e disse: “fammi una tonaca romana”. Usando le lenzuola del letto Sturgeon fece la toga che Russell infilò rimanendo per un po’ eretto, poi si sdraiò sul divano del suo pullman, chiuse gli occhi e usando un linguaggio simbolico parlò della morte. Dobbiamo ricordare che una gran parte della Bibbia è simbolica quindi fu appropriato che dovesse esprimersi in simboli. È interessante sapere che cosa la toga romana simboleggia: Augustus ‘poeta insignito del lauro’, disse: “È attraverso la toga che una reale nazione è riconosciuta.” La parola ‘toga’ significa indumento (bianco) che copre. Essa era la veste ufficiale di alti magistrati, preti e persone che avevano fatto un voto e veniva indossata nelle occasioni speciali come la celebrazione di un trionfo.
Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato re dal Signore e attraverso l’eternità il tuo nome sarà riconosciuto tra i popoli e i tuoi nemici verranno ai tuoi piedi e ti adoreranno”. (WT 1° dicembre 1916, reprints, pagg. 611-615 ).
A fronte di queste parole, possono i tdG negare che Russell non fosse l’incarnazione di Gesù Cristo? Non è affatto sorprendente da parte di Rutherford e compagno di ‘ventura’ fingere che proprio Gesù aveva avvertito i suoi discepoli che nel futuro il pericolo che avrebbe minacciato il cristianesimo sarebbe stato costituito dal sorgere di falsi Cristi e di falsi profeti. Era il pericolo dal quale i suoi seguaci dovevano stare in guardia per mantenere salda la fede per non cadere preda cedendo alle lusinghe dei manipolatori sempre in agguato, come quelli dello stampo di Russell, Rutherford e oggi CD: “ Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti che faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto.” (Mt 24:23-25).
Potevano mancare a Russell i miracoli? Ecco come la WT ci viene incontro segnalandoci alcuni episodi. Uno di questi segni è “il grano miracoloso” che servirà alla prosperosa nuova terra! <<MIRACLE WHEAT>> (WT 15-3-1908; reprints, pag.4152; si veda Annuario 1976, pag. 68, 69). Non possono mancare i <<fagioli prolifici>> detti il <<Fagiolo milleniale>>, <<PROLIFIC BEANS FORSEED>> (WT 15-1-1912; reprints, pag. 4960). Nel suo repertorio non potevano mancare le medicine, per esempio: <<La cura per l’appendicite>>, <<CURE FOR APPENDICITIS>> (WT 15-1-1912; reprints pag. 4963). È di notevole importanza in questi annunci pubblicitari, che farebbero invidia allo scienziato Veronesi, la <<cura per il cancro>>, <<A CURE FOR SURFACE CANCER>>, (WT 1-7-1913; reprints pag. 5268). È evidente che questo modo di essere faceva parte dello scenario dell’America del tempo specialmente nel Far West, uomini che scorrevano al galoppo nelle praterie, individui che distribuivano ai coloni elisir di ogni tipo e quindi Russell non era l’eccezione, anzi si confondeva con i vari furbi
dell’epoca! C’erano anche di quelli che scorrevano le praterie a cavallo e predicando la Bibbia: Amish, i Quaccheri, i Mormoni e altri che diffondevano i loro messaggi.
I tdG non si domandano, alla lettura del nuovo libro, come mai che: “il più grande uomo che sia mai vissuto dopo l’apostolo Paolo (più grande dell’apostolo Giovanni)” e il “più grande predicatore di tutti i tempi”, come si spiega che non è rimasto più nulla dei suoi scritti? C’è da tener presente che il rifiuto da parte di Russell di credere nella Trinità, nell’immortalità dell’anima e dell’inferno, non era una sua “scoperta” come vuole far intendere la Società, ma un pensiero che già correva in altri personaggi prima di Russell dai quali egli prese insegnamento! Niente da meravigliarsi! Essendo scomodi alla dottrina del profeta Rutherford, egli ha pensato bene di sbarazzarsi di essi come faranno per lo stesso motivo i suoi successori, gli appartenenti del CD! Evidentemente persero ogni valore agli occhi degli attuali manovratori e falsi messia. Se davvero avessero contenuto la verità come pretendevano, anche per gli scritti di Rutherford e di quelli pubblicati dopo la morte di Rutherford, perché non vengono più studiati dai nuovi convertiti? Questa la dice lunga sui falsi cristi!
Insegnare i propri pensieri come dottrina evangelica da seguire, e impedire addirittura all’individuo la libertà di muovere delle osservazioni sul comportamento dottrinale senza rischiare la disassociazione e l’isolamento, è una delle dittature più nefaste che il geovismo abbia partorito nella sua storia che danneggia la convivenza cristiana e civile, come ci dicono le numerose esperienze di persone che si sono permesse di sollevare delle obiezioni sul comportamento dottrinale dei dirigenti.
Sappiamo che gli apostoli ebbero il mandato direttamente da Gesù in persona, ma Russell e Rutherford da quale fonte è derivato il loro incarico che pretendevano di possedere? E che dire del mandato che pretende il successore, il CD di oggi?
In conclusione si esortano i tdG, a fronte di quanto detto, di prestare seria attenzione alle parole ammonitrici che lanciano un severo giudizio contro “i falsi cristi”, “i falsi maestri” e “i falsi profeti”: “Vi sono stati anche falsi profeti fra il popolo come pure ci saranno falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina” (2Pietro 2:1)!


ADRIANO BASTON
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