Suicida 14enne gay a Roma

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in seguito alla notizia del suicidio di un ragazzo di 14 anni alla periferia di Roma riportata dal quotidiano 'la Repubblica'. Deriso dagli amici ed emarginato, l'adolescente ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dal terrazzo condominiale nel quartiere di San Basilio, zona est della Capitale. Secondo quanto scritto dal quotidiano, il ragazzo avrebbe anche lasciato due messaggi di addio nei quali si scusa con la famiglia e spiega il suo gesto estremo: "nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia".

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Leggo con grande tristezza del gesto disperato di questo ragazzino di 14 anni. Un ragazzo che, evidentemente, non si sentiva accettato. Probabilmente, vittima di derisioni, emarginato, additato come un rifiuto della società.
Così, questa ultima vittima dell'ignoranza e della discriminazione ha lanciato il suo grido disperato ed il suo dolore per 20 metri spezzando la sua vita.

Bastava un po' di comprensione, di affetto, di amore per dare fiducia a questo giovane ed oggi sarebbe ancora tra noi con il sorriso di una vita davanti.

Non si può e non si deve morire a 14 anni per non essere accettati da questa società per via del nostro orientamento sessuale.