Speciale pacchetto sicurezza - La norma è legge

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®@ffstef@n
00giovedì 2 luglio 2009 23:52

Pacchetto sicurezza - La norma è legge.
Passa al Senato con voto di fiducia.
Da oggi siamo tutti più insicuri

  

Entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. E’ il pacchetto sicurezza che, in questo anno di tempo che lo divide dalla sua presentazione, ha fatto tanto discutere. Era il maggio 2008 quanto il nuovo Governo, appena insediato, presentava un pacchetto di provvedimenti, il pacchetto sicurezza appunto, composto da un decreto legge, in vigore fin da subito - contenente l’aggravante di reato se commesso da irregolari - tre decreti legislativi, rispettivamente su ricongiungimenti, asilo e cittadini comunitari, di cui il terzo ritirato dopo le pressioni europee, ed un disegno di legge, il 733, oggi votato definitivamente al Senato.

L’iter del provvedimento non è stato certo senza intoppi e battute d’arresto.Durante la prima votazione al Senato la bocciatura di ronde e prolungamento della detenzione nei Cie fino a 18 mesi. Poi, le polemiche seguite alla previsione della cancellazione del divieto di segnalazione (art 35 TU) da parte del personale medico sanitario per i cittadini stranieri non in possesso del permesso di soggiorno, mentre a catena, emergevano via via tutte le crudeltà neppure troppo nascoste tra le pieghe del testo in discussione.

Su tutte, il vero volano del provvedimento, l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare.La sanzione prevista rimane pecuniaria e va da 5.000 a 10.000 euro, ma ciò che è più grave è proprio l’essenza stessa del punto in questione.

Entrare irregolarmente in uno stato è espressione di una condizione individuale, soggettiva, quaella di essere migranti e non rappresenta un atto lesivo di beni meritevoli di tutela penale, come sottolineato in un appello sottoscritto da moltissimi giuristi. Inoltre, l’introduzione del reato, combinata ad altre norme, rivela quanto sia spietato nel complesso il pacchetto sicurezza proprio imponendo in moltissimi casi la segnalazione, la denuncia della presenza irregolare nel territorio. Delazione diffusa e governo attraverso la minaccia. E’ così per esempio per l’istruzione scolastica che, nonostante vi sia una deroga alla richiesta del permesso di soggiorno per iscrivere i figli a scuola, potrebbe comportare l’impossibilità, per uno studente divenuto maggiorenne, di portare a termine gli studi sostenendo gli esami finali e contemporaneamente obbligare il preside a denunciare lo studente privo di permesso.
Inoltre, la modifica all’articolo 6 del TU sull’immigrazione, che introduce la richiesta del permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile, rende generalizzata la possibilità di denuncia oltre ad inibire alcuni tra gli atti che hanno più strettamente a che vedere con i diritti della persona e dei minori, come la registrazione delle nascite (per chi è privo di passaporto) o la registrazione dei decessi, ma anche l’emersione dal lavoro nero, proprio in quei settori in cui poggia per la quasi totalità sullo sfruttamento di manodopera "irregolare", sottoponendo al rischio di denuncia i testimoni se privi di permesso di soggiorno.

Se fino ad oggi le pratiche di pensiero più avanzate ed attente al teme delle migrazioni ci hanno aiutato a leggere il presente attraverso il paradigma dell’utilità del lavoro migrante, in termini di sfruttamento e subordinazione, oggi, dento la crisi globale, la nuova cifra della nostra epoca, il pacchetto sicurezza sembra consegnarci una angolo di visuale notevolmente più complesso. E’ il governo dell’esubero, fino in fondo il governo della vita, del lavoro e del non lavoro il nuovo baricentro della normativa sull’immigrazione. Il passaggio alla Camera, anticipato da una nuova bocciature delle ronde e del prolungamento, questa volta fino a sei mesi, dei tempi di detenzione, che il Ministro Maroni aveva inserito in un decreto legge (quello denominato anti-stupri), è stato poi un terreno di misurazione dei rapporti di forza tutto interno alla maggiornaza.

Allora, via la norma sui medici-spia, grazie alle pressioni del presidente della Camera Fini e di una lettera sottoscritta da oltre 100 parlamentari del Pdl, in cambio della reintroduzione ancora delle ronde e del prolungamento dei tempi di detenzione, poi, in cambio del voto di fiducia, la deroga prevista per l’iscrizione scolastica.

Oggi ci troviamo davanti all’approvazione finale, in ogni caso, di un provvediemnto che ci riporta ad un medioevo dei diritti, una soluzione normativa che non solo attacca i diritti dei migranti, con uno stigma ufficiale impresso sui loro corpi, ma rende meno sicuri noi tutti.
 
La lotta alla "clandestinità" è il leito motiv dominante, retorica utile a legittimare tanta crudeltà. Ma la realtà è ben diversa.

Non solo agli irregolari vengono inibiti una complessità di diritti che nulla hanno a che vedere con la sicurezza, ma la tassa di 200 euro per i rilasci ed i rinnovi dei permessi di soggiorno, le nuove difficoltà previste per ottenere la cittadinanza, le ulteriori restrizioni ai ricongiungimenti, l’introduzione di norme che se applicate provocherebbero una insostenibile emergenza sociale per quanto riguarda il tema della casa e dell’iscrizione anagrafica, con conseguenze drammatiche a catena su una serie infinita di diritti, insieme alla previsione di un test di lingua a cui è subordinato l’ottenimento del permesso di lungo periodo e all’introduzione del permesso di soggiorno a punti, testimoniano come siano anche e soprattutto i cittadini stranieri regolari ad essere colpiti dal pacchetto sicurezza.

Per loro, oltre ad una preoccupante stretta sui diritti, anche la minaccia della crisi e della perdita del permesso di soggiorno. Un vortice assolutamente pericoloso.
Per migranti e non. Uno scenario, quello che si prefigura, che si inserisce in un quadro già pesantemente restrittivo e complesso. La legge sull’immigrazione già attualmente in vigore è in primo luogo spettacolo, produzione di immaginario, costruzione di senso, non per questo meno violenta di altre. Ma è anche e soprattutto un terreno di negoziazione, dove ciò che la legge dovrebbe garantire è sottoposto ad una continua contesa e deve essere permanentemente conquistato nel rapporto con l’amministrazione, con i vari servizi coinvolti, fa i conti con prassi disomogenne e restrittive che ogni giorno ricordano ai migranti la loro posizione subordibnata nella scala graduale della cittadinanza.

Allora forse, davanti a tanta barbarie, si è concluso il tempo di chi "accetta" l’immigrazione perchè utile al mercato del lavoro, è finito il terreno di discussione sulla ricchezza della società multietnica, si eclissa la possibilità di opporsi a questi dispositivi deliranti con approci solidaristici o attraverso le lenti dell’anti-razzismo così come fino ad oggi è stato inteso.

Oggi scopriamo che dietro a tanti lavoratori ci sono sogni, desideri e progetti di vita che, né la crisi, né il pacchetto sicurezza, sono in grado pienamente di piegare, scopriamo che la società multietnica è fino in fondo scontro, terreno di contesa, scenario in cui si esercitano, in maniera irruenta, rapporti di forza che coinvolgono noi tutti
.


E scopriremo, forse, insieme, migranti e non, che è ora di prender parte, di assumere l’attualità dello scontro in atto per dare corpo ad un nuovo modo di schierarsi in questo scenario di violenza che ci viene imposto.

Se sarà il medioevo dei diritti e della dignità, oppure una società diversa il nostro futuro, dipende solo ed esclusivamente da noi.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa
 
parliamonepino
00venerdì 3 luglio 2009 00:10
Mi viene da chiedere se l'Italia è una terra di conquistatori, di conquistati o da conquistare!!!!

[SM=g1660865]

®@ffstef@n
00venerdì 3 luglio 2009 00:25
E' una terra da liberare
espritdejules
00venerdì 3 luglio 2009 00:29
Re:
®@ffstef@n, 02/07/2009 23.52:




L'Italia, patria del diritto, costretta a cedere all'arbitrio di esaltati.

Mostro proteiforme, la Lega nord ha cambiato strategia per accrescere consensi da basso ventre.

Ferocemente antimeridionali - ricordate il forza Etna? - hanno mutato tattica con una xenofobia di comodo che purtroppo ha legato tutta l'Italia,coinvolgendo furbescamente gli stessi meridionali oggetto all'inizio di analoghi attacchi razzisti.
Gli italiani sono un grande popolo dalla memoria corta.

Jules.
parliamonepino
00venerdì 3 luglio 2009 00:42
Re: Re:
espritdejules, 03/07/2009 0.29:

®@ffstef@n, 02/07/2009 23.52:




L'Italia, patria del diritto, costretta a cedere all'arbitrio di esaltati.

Mostro proteiforme, la Lega nord ha cambiato strategia per accrescere consensi da basso ventre.

Ferocemente antimeridionali - ricordate il forza Etna? - hanno mutato tattica con una xenofobia di comodo che purtroppo ha legato tutta l'Italia,coinvolgendo furbescamente gli stessi meridionali oggetto all'inizio di analoghi attacchi razzisti.
Gli italiani sono un grande popolo dalla memoria corta.
Jules.



Senza cultura la memoria è corta. Senza memoria la storia si ripete e permette a chi conosce il passato, di tracciare un futuro che non ha nulla di profetico.

Pino




pcerini
00venerdì 3 luglio 2009 09:01
D'altronde,è la cosiddetta "maggioranza" degli italiani che ha voluto questo stato di cose,una volta mi sono andato a leggere una statistica redatta da Human Rights Watch che riguardava la percezione del significato di "diritto umano" da parte della "maggioranza degli italiani",be',cio' che venne fuori era un quadro culturale desolante e a dir poco preoccupante,un paese come il nostro , la cui "maggioranza" dovrebbe denotare una cultura unitaria,un popolo che in realta' dal mio punto di vista non sono mai esistiti (aveva ragione Cavour a dire che prima di fare l'Italia bisognava fare "gli italiani"),alla fine si rivela essere un paese la cui mentalita' e' ancora legata alla cura del proprio "orticello",al votare secondo la "pancia",percio',un tale paese se lo merita davvero di essere governata da questa gentaccia la cui cultura politica , umanitaria e giuridico-costituzionale e il cui senso della legalita' e' pari allo zerovirgola (per parafrasare una affermazione di un clericale omofobo come Agnoli),gentaccia la cui cultura e' di natura affaristica,il cui vero interesse e' stato quello di rafforzare i legami tra i poteri economici industriali e finanziari con quello politico a scapito delle fasce piu' deboli della popolazione i provvedimenti verso i quali sono davvero ridicoli.

Ecco quali sono le conseguenze del votare secondo la "pancia",ai limiti di una situazione che ormai sfiora il totalitarismo,l'unilateralismo,l'appiattimento giuridico con la conseguenza dell'azzeramento o dello stravolgimento del concetto di "verita'" o di "fatto" e l'imposizione di una norma da Stato Etico (con la questione relativa al testamento biologico),
Alla "maggioranza" degli italiani e' sempre mancato il senso vero delle istituzioni , della democrazia, del pluralismo etico, della tolleranza,della legalita' (basti pensare ai numeri relativi per esempio all'evasione fiscale),ecco cosa viene fuori oggi,e una conseguenza di cio' ovviamente e' il venir meno della cultura del diritto,dello stato di diritto , a grandi linee, e assisteremo ad una escalation volta ad imporre una cultura dell'imposizione,della prevaricazione,e allora anche la cultura della "pancia" non sara' servita a molto.

Spero solo che un giorno possano esserci alla guida del nostro paese cento Pertini,cento Bobbio,cento Zagrebelski,cento Ignazi Marini,cento De Magistris,cento Maurizi Mori e zerovirgola Berlusconi,Gasparri,Maroni,Bossi,Casini,D'Alema,Rutelli,Binetti,Mastella,e vari ex pidiessini e ex Margherita..etc.etc.etc.


E per prendere a prestito l'espressione di un noto avversario cattolico, Ad maiora.....

Paxuxu
00venerdì 3 luglio 2009 10:02
Re:
®@ffstef@n, 02/07/2009 23.52:

Pacchetto sicurezza - La norma è legge.
Passa al Senato con voto di fiducia.
Da oggi siamo tutti più insicuri

  

Entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. E’ il pacchetto sicurezza che, in questo anno di tempo che lo divide dalla sua presentazione, ha fatto tanto discutere. Era il maggio 2008 quanto il nuovo Governo, appena insediato, presentava un pacchetto di provvedimenti, il pacchetto sicurezza appunto, composto da un decreto legge, in vigore fin da subito - contenente l’aggravante di reato se commesso da irregolari - tre decreti legislativi, rispettivamente su ricongiungimenti, asilo e cittadini comunitari, di cui il terzo ritirato dopo le pressioni europee, ed un disegno di legge, il 733, oggi votato definitivamente al Senato.

L’iter del provvedimento non è stato certo senza intoppi e battute d’arresto.Durante la prima votazione al Senato la bocciatura di ronde e prolungamento della detenzione nei Cie fino a 18 mesi. Poi, le polemiche seguite alla previsione della cancellazione del divieto di segnalazione (art 35 TU) da parte del personale medico sanitario per i cittadini stranieri non in possesso del permesso di soggiorno, mentre a catena, emergevano via via tutte le crudeltà neppure troppo nascoste tra le pieghe del testo in discussione.

Su tutte, il vero volano del provvedimento, l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare.La sanzione prevista rimane pecuniaria e va da 5.000 a 10.000 euro, ma ciò che è più grave è proprio l’essenza stessa del punto in questione.

Entrare irregolarmente in uno stato è espressione di una condizione individuale, soggettiva, quaella di essere migranti e non rappresenta un atto lesivo di beni meritevoli di tutela penale, come sottolineato in un appello sottoscritto da moltissimi giuristi. Inoltre, l’introduzione del reato, combinata ad altre norme, rivela quanto sia spietato nel complesso il pacchetto sicurezza proprio imponendo in moltissimi casi la segnalazione, la denuncia della presenza irregolare nel territorio. Delazione diffusa e governo attraverso la minaccia. E’ così per esempio per l’istruzione scolastica che, nonostante vi sia una deroga alla richiesta del permesso di soggiorno per iscrivere i figli a scuola, potrebbe comportare l’impossibilità, per uno studente divenuto maggiorenne, di portare a termine gli studi sostenendo gli esami finali e contemporaneamente obbligare il preside a denunciare lo studente privo di permesso.
Inoltre, la modifica all’articolo 6 del TU sull’immigrazione, che introduce la richiesta del permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile, rende generalizzata la possibilità di denuncia oltre ad inibire alcuni tra gli atti che hanno più strettamente a che vedere con i diritti della persona e dei minori, come la registrazione delle nascite (per chi è privo di passaporto) o la registrazione dei decessi, ma anche l’emersione dal lavoro nero, proprio in quei settori in cui poggia per la quasi totalità sullo sfruttamento di manodopera "irregolare", sottoponendo al rischio di denuncia i testimoni se privi di permesso di soggiorno.

Se fino ad oggi le pratiche di pensiero più avanzate ed attente al teme delle migrazioni ci hanno aiutato a leggere il presente attraverso il paradigma dell’utilità del lavoro migrante, in termini di sfruttamento e subordinazione, oggi, dento la crisi globale, la nuova cifra della nostra epoca, il pacchetto sicurezza sembra consegnarci una angolo di visuale notevolmente più complesso. E’ il governo dell’esubero, fino in fondo il governo della vita, del lavoro e del non lavoro il nuovo baricentro della normativa sull’immigrazione. Il passaggio alla Camera, anticipato da una nuova bocciature delle ronde e del prolungamento, questa volta fino a sei mesi, dei tempi di detenzione, che il Ministro Maroni aveva inserito in un decreto legge (quello denominato anti-stupri), è stato poi un terreno di misurazione dei rapporti di forza tutto interno alla maggiornaza.

Allora, via la norma sui medici-spia, grazie alle pressioni del presidente della Camera Fini e di una lettera sottoscritta da oltre 100 parlamentari del Pdl, in cambio della reintroduzione ancora delle ronde e del prolungamento dei tempi di detenzione, poi, in cambio del voto di fiducia, la deroga prevista per l’iscrizione scolastica.

Oggi ci troviamo davanti all’approvazione finale, in ogni caso, di un provvediemnto che ci riporta ad un medioevo dei diritti, una soluzione normativa che non solo attacca i diritti dei migranti, con uno stigma ufficiale impresso sui loro corpi, ma rende meno sicuri noi tutti.
 
La lotta alla "clandestinità" è il leito motiv dominante, retorica utile a legittimare tanta crudeltà. Ma la realtà è ben diversa.

Non solo agli irregolari vengono inibiti una complessità di diritti che nulla hanno a che vedere con la sicurezza, ma la tassa di 200 euro per i rilasci ed i rinnovi dei permessi di soggiorno, le nuove difficoltà previste per ottenere la cittadinanza, le ulteriori restrizioni ai ricongiungimenti, l’introduzione di norme che se applicate provocherebbero una insostenibile emergenza sociale per quanto riguarda il tema della casa e dell’iscrizione anagrafica, con conseguenze drammatiche a catena su una serie infinita di diritti, insieme alla previsione di un test di lingua a cui è subordinato l’ottenimento del permesso di lungo periodo e all’introduzione del permesso di soggiorno a punti, testimoniano come siano anche e soprattutto i cittadini stranieri regolari ad essere colpiti dal pacchetto sicurezza.

Per loro, oltre ad una preoccupante stretta sui diritti, anche la minaccia della crisi e della perdita del permesso di soggiorno. Un vortice assolutamente pericoloso.
Per migranti e non. Uno scenario, quello che si prefigura, che si inserisce in un quadro già pesantemente restrittivo e complesso. La legge sull’immigrazione già attualmente in vigore è in primo luogo spettacolo, produzione di immaginario, costruzione di senso, non per questo meno violenta di altre. Ma è anche e soprattutto un terreno di negoziazione, dove ciò che la legge dovrebbe garantire è sottoposto ad una continua contesa e deve essere permanentemente conquistato nel rapporto con l’amministrazione, con i vari servizi coinvolti, fa i conti con prassi disomogenne e restrittive che ogni giorno ricordano ai migranti la loro posizione subordibnata nella scala graduale della cittadinanza.

Allora forse, davanti a tanta barbarie, si è concluso il tempo di chi "accetta" l’immigrazione perchè utile al mercato del lavoro, è finito il terreno di discussione sulla ricchezza della società multietnica, si eclissa la possibilità di opporsi a questi dispositivi deliranti con approci solidaristici o attraverso le lenti dell’anti-razzismo così come fino ad oggi è stato inteso.

Oggi scopriamo che dietro a tanti lavoratori ci sono sogni, desideri e progetti di vita che, né la crisi, né il pacchetto sicurezza, sono in grado pienamente di piegare, scopriamo che la società multietnica è fino in fondo scontro, terreno di contesa, scenario in cui si esercitano, in maniera irruenta, rapporti di forza che coinvolgono noi tutti
.


E scopriremo, forse, insieme, migranti e non, che è ora di prender parte, di assumere l’attualità dello scontro in atto per dare corpo ad un nuovo modo di schierarsi in questo scenario di violenza che ci viene imposto.

Se sarà il medioevo dei diritti e della dignità, oppure una società diversa il nostro futuro, dipende solo ed esclusivamente da noi.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa
 




Manca il link, la votazione, con gli astenuti ed i contrari!


Paxuxu


Sammy3
00venerdì 3 luglio 2009 10:28
io mi chiedo se veramente sono provvedimenti così sbagliati o se invece per una volta si pensa al bene degli italiani, dei veri italiani.
espritdejules
00venerdì 3 luglio 2009 12:00
Re:
Sammy3, 03/07/2009 10.28:

io mi chiedo se veramente sono provvedimenti così sbagliati o se invece per una volta si pensa al bene degli italiani, dei veri italiani.



______________________________________________________________________

Ciao Sammy3, piacere di incontrarti!

Una piccola curiosità, cosa intendi per "veri italiani"?

Grazie per una tua cortese e gradita risposta.

Jules.


@nounou@
00venerdì 3 luglio 2009 13:53
Oltre 7500 firme contro il ddl sicurezza
Da Macromedia


Camilleri, Tabucchi, Maraini, Fo, Rame, Ovadia, Scaparro, Amelio: Appello contro il ritorno delle leggi razziali in Europa

Le cose accadute in Italia hanno sempre avuto, nel bene e nel male, una straordinaria influenza sulla intera società europea, dal Rinascimento italiano al fascismo.
Non sempre sono state però conosciute in tempo.
In questo momento c’è una grande attenzione sui giornali europei per alcuni aspetti della crisi che sta investendo il nostro paese, riteniamo, però, un dovere di quanti viviamo in Italia richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica europea su altri aspetti rimasti oscuri. Si tratta di alcuni passaggi della politica e della legislazione italiana che, se non si riuscirà ad impedire, rischiano di sfigurare il volto dell’Europa e di far arretrare la causa dei diritti umani nel mondo intero.
Il governo Berlusconi, agitando il pretesto della sicurezza, ha imposto al Parlamento, di cui ha il pieno controllo, l’adozione di norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, quali in Europa non si vedevano dai tempi delle leggi razziali.
È stato sostituito il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari, che conta centinaia di migliaia di persone; ma non sono stati cambiati gli istituti previsti dalle leggi razziali, come il divieto dei matrimoni misti.
Con tale divieto si impedisce, in ragione della nazionalità, l’esercizio di un diritto fondamentale quale è quello di contrarre matrimonio senza vincoli di etnia o di religione; diritto fondamentale che in tal modo viene sottratto non solo agli stranieri ma agli stessi italiani.
Con una norma ancora più lesiva della dignità e della stessa qualità umana, è stato inoltre introdotto il divieto per le donne straniere, in condizioni di irregolarità amministrativa, di riconoscere i figli da loro stesse generati. Pertanto in forza di una tale decisione politica di una maggioranza transeunte, i figli generati dalle madri straniere irregolari diverranno per tutta la vita figli di nessuno, saranno sottratti alle madri e messi nelle mani dello Stato. Neanche il fascismo si era spinto fino a questo punto. Infatti le leggi razziali introdotte da quel regime nel 1938 non privavano le madri ebree dei loro figli, né le costringevano all’aborto per evitare la confisca dei loro bambini da parte dello Stato.
Non ci rivolgeremmo all’opinione pubblica europea se la gravità di queste misure non fosse tale da superare ogni confine nazionale e non richiedesse una reazione responsabile di tutte le persone che credono a una comune umanità. L’Europa non può ammettere che uno dei suoi Paesi fondatori regredisca a livelli primitivi di convivenza, contraddicendo le leggi internazionali e i principi garantisti e di civiltà giuridica su cui si basa la stessa costruzione politica europea.
È interesse e onore di tutti noi europei che ciò non accada.
La cultura democratica europea deve prendere coscienza della patologia che viene dall’Italia e mobilitarsi per impedire che possa dilagare in Europa.
A ciascuno la scelta delle forme opportune per manifestare e far valere la propria opposizione.

Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Gianni Amelio

[SM=g1380262]
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Sammy3
00venerdì 3 luglio 2009 14:47
Re: Re:
espritdejules, 03/07/2009 12.00:



______________________________________________________________________

Ciao Sammy3, piacere di incontrarti!

Una piccola curiosità, cosa intendi per "veri italiani"?

Grazie per una tua cortese e gradita risposta.

Jules.





Piacere mio Jules!

Intendo tutti gli abitanti italiani con residenza regolare.

Purtroppo penso che il problema dei clandestini non si possa risolvere nascondendoli o offrendogli un pz del ns pane quando vengono a bussare alla nostra porta... domani non sapranno cmq dove andare e avranno ancora fame.

Molte famiglie italiane stanno affrontando una crisi molto brutta e non possono aiutare anche chi arriva clandestinamente e inoltre molte persone approffitano della condizione di queste persone per ricattarli e sfruttarli.

Quindi per il momento la soluzione sarebbe prima di fare qualcosa per gli italiani che sono in difficoltà e poi pensare dove ospitare e come ospitare chi arriva da fuori.


espritdejules
00venerdì 3 luglio 2009 15:14
Re: Re: Re:
Sammy3, 03/07/2009 14.47:



Piacere mio Jules!

Intendo tutti gli abitanti italiani con residenza regolare.

Purtroppo penso che il problema dei clandestini non si possa risolvere nascondendoli o offrendogli un pz del ns pane quando vengono a bussare alla nostra porta... domani non sapranno cmq dove andare e avranno ancora fame.

Molte famiglie italiane stanno affrontando una crisi molto brutta e non possono aiutare anche chi arriva clandestinamente e inoltre molte persone approffitano della condizione di queste persone per ricattarli e sfruttarli.

Quindi per il momento la soluzione sarebbe prima di fare qualcosa per gli italiani che sono in difficoltà e poi pensare dove ospitare e come ospitare chi arriva da fuori.






______________________________________________________________________

E quindi?

Rinviarli al loro paese affinchè possano crepare di fame lontano dai nostri occhi e dal nostro cuore ormai troppo stretto per poter condividere un po' di pietà?

L'immigrazione indiscriminata non è certo la soluzione per combattere la povertà nel mondo,lo capisco.

Ma considerare il respingimento l'unico modo per combattere la delinquenza è solo un alibi per mascherare l' impotenza di fronte alla vera crimilità che, guarda caso,lambisce una classe politica che lo utilizza per rendersi impunita.

Con affetto,

Jules.



Sammy3
00venerdì 3 luglio 2009 16:47
Ok allora cosa faresti?
Li ospitiamo tutti, li accogliamo e li mettiamo in mezzo ad una strada come è successo fino ad oggi? Tenendo presente che arriva tantissima delinquenza oltre a quella che c'è già?

Gli diamo le nostre case e ci teniamo una stanza solo per la nostra famiglia rischiando di far morire di fame i nostri figli?

Se non abbiamo noi di che sfamarci come facciamo a mantenere anche loro? Se non abbiamo lavoro per noi come facciamo a darne anche a loro? Proviamo a chiedere agli altri paesi della Comunità Europea di ospitarli dopo che noi gli abbiamo offerto il comitato di benvenuto?

Altra domanda... ma se gli italiani facessero lo stesso in paesi più ricchi che accadrebbe? Anche in questo la storia insegna o sbaglio?

Dici lasciarli morire di fame lontano dai nostri occhi.. allora vediamo morire loro e le famiglie italiane senza poter fare niente perchè il problema da singolo diventerebbe doppio.

Inoltre si sta parlando di clandestini e non di persone che entrano in Italia con permessi e lavori.

Se tutta l'Europa potesse dare una mano a questi paesi e non alle singole persone allora sarebbe già qualcosa ma l'Italia da sola non penso che al momento possa fare molto.

Non fraintendermi Jules io non sono assolutamente razzista anzi in quest'ultimo anno scolastico che uno dei miei figli ha cominciato la scuola e altri due hanno frequentato l'asilo ho imparato a conoscere persone che erano circondate da pregiudizi (nei piccoli paesi del piacentino la mentalità è molto ristretta e le porte per gli sconosciuti ancora di più!) e posso solo dire che li ammiro per quello che hanno affrontato e affrontano, però sono in regola e almeno uno dei genitori è un lavoratore e quindi le considero anche loro famiglie (in questo momento) italiane che non arrivano a fine mese.

Resta che l'immigrazione va controllata, lasciare che le barriere restino aperte non è certo una soluzione ma una causa ad altri problemi da affrontare.

un abbraccio
Sammy



espritdejules
00venerdì 3 luglio 2009 19:34
Re:
Sammy3, 03/07/2009 16.47:



Sammy3, 03/07/2009 16.47:



Ripeto, sono d'accordo con te. L'Italia da sola non può certo sostenere il peso di un'immigrazione selvaggia ed indiscriminata.

Ma respingere i disperati che arrivano su barche fatiscenti per sopravvivere alla guerra ed alla fame è cosa buona e giusta?

Solo un' esigua percentuale arriva in Italia via Lampedusa e non sono certo delinquenti.

Gli spacciatori, i terroristi arrivano con tutte le carte in regola, senza problemi di denaro e di permessi.

Rimpatriamo dunque coattivamente tutti i clandestini che comunque in buona parte lavorano per sopravvivere?

Guarda che la maggior parte di chi delinque è in regola perchè comunitaria.

Ed infine, non mi sembra che l'Italia sia ridotta alla fame tanto da temere un clandestino.

Diamine, la maggior parte degli stranieri esercita un lavoro che nessun italiano vuole più fare.

La badante moldava di mia madre percepisce 1400 euro nette mensili, in regola con permessi e contributi.

Vitto, alloggio e telefono compreso.

Con questi soldi mantiene la famiglia e riesce pure a ristrutturare la sua casa.

Era entrata 6 anni fa da clandestina. Ora non lo è più.

In caso di perdita del lavoro si troverebbe però senza più permesso di soggiorno e quindi rimpatriata coattivamente.

E' bravissima, non delinque, gentile ed educata.

Ho cercato come un disperato una badante italiana.
Nessuna italiana, dico nessuna, che abbia accettato.

Ci sarebbe dunque la fame in Italia?

C'è solo fame di consenso leghista.

Un rinnovato abbraccio.

Jules.




®@ffstef@n
00venerdì 3 luglio 2009 19:50
Chi preferite come vicino di casa:

Un ricco clandestino
o un povero barbone Italiano ?
Sammy3
00venerdì 3 luglio 2009 20:56
“Ma respingere i disperati che arrivano su barche fatiscenti per sopravvivere alla guerra ed alla fame è cosa buona e giusta? “

Allora ti chiedo… li accogliamo e poi che si fa? Gli diamo una casa vitto alloggio gli paghiamo le bollette e la spesa intanto che cercano un lavoro?

“Solo un' esigua percentuale arriva in Italia via Lampedusa e non sono certo delinquenti.”

Ok non conosco le percentuali giuste non mi sono mai informata correttamente a riguardo ho solo le testimonianze di persone che sono arrivate a bordo di un gommone, uno specialmente che conosco ancora oggi, un grande lavoratore arrivato qui che era poco più che un bambino “quelli del mio paese scappano da là e vengono qua perché possono commettere gli stessi reati o anche peggio perché tanto la cosa peggiore che gli può capitare è il carcere e qui è come un albergo”

“Gli spacciatori, i terroristi arrivano con tutte le carte in regola, senza problemi di denaro e di permessi.”

Effettivamente quelli che hanno già un “nome” penso che facciano la bella vita anche al loro paese d’origine…

“Rimpatriamo dunque coattivamente tutti i clandestini che comunque in buona parte lavorano per sopravvivere? “

Se lavorano possono essere anche in regola con i permessi. Il lavoro nero non è giusto e spesso è sottopagato.

“Guarda che la maggior parte di chi delinque è in regola perchè comunitaria.”

Questa frase non l’ho capita può spiegarmi meglio?

“Ed infine, non mi sembra che l'Italia sia ridotta alla fame tanto da temere un clandestino.”

Non è alla fame? Non è così la situazione di molte famiglie nel piacentino. L’anno scorso sono arrivata al punto di aprire il frigo e mettermi a piangere perché non avevo neanche un uovo e un po’ di farina da poter fare un po’ di pasta alla mia famiglia. Pur lavorando mio marito tutto il giorno ed anche oltre eravamo veramente arrivati a toccare il fondo.

“Diamine, la maggior parte degli stranieri esercita un lavoro che nessun italiano vuole più fare. “

Su questo ti do ragione infatti dico che si dovrebbero mettere in regola.

“La badante moldava di mia madre percepisce 1400 euro nette mensili, in regola con permessi e contributi. “

Beata lei! Mio marito non li prende neanche lavorando nei giorni festivi. Però la badante è in regola lavora!

“Con questi soldi mantiene la famiglia e riesce pure a ristrutturare la sua casa. “

Be’ ci credo è un bello stipendio e poi con le spese che hai aggiunto.

“In caso di perdita del lavoro si troverebbe però senza più permesso di soggiorno e quindi rimpatriata coattivamente. “

Penso che cmq se perdesse il lavoro ne dovrebbe almeno cercare un altro subito e una volta trovato sarebbe ancora a posto.
Ecco una cosa però che non mi è chiara (poco alla volta poi divento anche rompiscatole ma mi vengono in mente… e chiedo!) se è in regola versa i contributi quindi non avrebbe diritto ad un minimo di sussidio di dissocupazione?

“E' bravissima, non delinque, gentile ed educata.”

Ripeto, non metto in dubbio che alcune persone possano essere anche le più brave del mondo ma se c’è un tasso di disoccupazione in Italia con l’arrivo di clandestini questo potrebbe anche aumentare… se ci sono già queste persone senza occupazione come si fa a pensare anche a delle altre persone?

“Ho cercato come un disperato una badante italiana.
Nessuna italiana, dico nessuna, che abbia accettato.”


Purtroppo tanti lavori non vengono accettati perché chi ha in mano un pezzo di carta pensa di non dover abbassarsi ad accettare certi lavori.
Credimi però che se avessero veramente bisogno allora sì che nn guarderebbero al ruolo lavorativo.
A me è successo il contrario, io che sono mamma di tre bambini piccoli mi sono sentita dare dei due di picche proprio per questo motivo... e premetto che ho sempre lavorato sia durante gli studi che dopo essermi diplomata e sono preparata sia nel campo in cui ho sempre lavorato ma nn mi sono mai posta dei limiti come tipi di lavoro!


“Ci sarebbe dunque la fame in Italia?”
Sì purtroppo solo che molte persone non la vedono.



“C'è solo fame di consenso leghista.”


Questo però non mi sembra giusto. Io non sono leghista, non sono di destra, non sono di sinistra e prima di andare a votare cerco sempre di informarmi e di conseguenza voto per il programma che ritengo il più adatto al momento.

Buona serata Jules da una NON LEGHISTA [SM=g1660863]
Sammy3
00venerdì 3 luglio 2009 20:57
Re:
®@ffstef@n, 03/07/2009 19.50:

Chi preferite come vicino di casa:

Un ricco clandestino
o un povero barbone Italiano ?



chi è il più simpatico?

®@ffstef@n
00venerdì 3 luglio 2009 22:36
Re: Re:
Sammy3, 03/07/2009 20.57:



chi è il più simpatico?




Ed è qui che sei in errore.

Nella fattispecie potrebbe essere più simpatica la badante
anzichè un padre di famiglia

Tuttavia....quel che noi sottovalutiamo consiste proprio nello stipendio di coloro che dettano queste infami leggi, costringendoci ad una guerra fra poveri



Max Cava
00venerdì 3 luglio 2009 22:44
Re:
®@ffstef@n, 03.07.2009 19:50:

Chi preferite come vicino di casa:

Un ricco clandestino
o un povero barbone Italiano ?



Che caxxo di domanda....

Me ne sbatto altamente.

Mi basta che siano persone perbene.



Il problema degli immigrati, dei clandestini...

Cara Sammy,
pensi davvero che se non ci fossero, immigrati e clandestini, gli italiani bisognosi avrebbero più risorse? [SM=x1061927]
Pensaci bene.

Più volte mi é venuta in mente la frase di Cavour postata da Jules e devo dire che é indiscutibilmente attuale.
Oggi come allora!

Non dimentichiamo che le leggi italiane sono gli italiani a farle!

Anche se spesso aiutati, ultimamente, da polacchi e tedeschi.

Prima erano, perlomeno, di origine italiana. [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]

Massimo
Sammy3
00sabato 4 luglio 2009 00:10
Re: Re: Re:
®@ffstef@n, 03/07/2009 22.36:



Ed è qui che sei in errore.

Nella fattispecie potrebbe essere più simpatica la badante
anzichè un padre di famiglia

Tuttavia....quel che noi sottovalutiamo consiste proprio nello stipendio di coloro che dettano queste infami leggi, costringendoci ad una guerra fra poveri






mmm sono in errore? Ho chiesto solo chi è più simpatico.... perchè è quello che sceglierei... allora ho vissuto 20 anni con un vicino stra-ricco, ma sinceramente in questi anni si è fatto solo odiare sebbene tutti a PC e prov lo portino su un piedistallo... invece ho dei vicini di casa che sono degli ex-giostrai e come me... fanno fatica ad arrivare a fine mese ma ho stretto una bella amicizia!!! [SM=x1061941]
Non importa da dove arrivino ma come sono come persone!

La seconda parte del post non posso far altro che quotartela a pieno... un bel sogno sarebbe che gente comune, comuni lavoratori con famiglia potessero andare al governo a dettare legge. [SM=x1061949]

Sammy3
00sabato 4 luglio 2009 00:17
Re: Re:
Max Cava, 03/07/2009 22.44:



Che caxxo di domanda....

Me ne sbatto altamente.

Mi basta che siano persone perbene.


Quoto e stra-quoto!



Max Cava, 03/07/2009 22.44:

Il problema degli immigrati, dei clandestini...

Cara Sammy,
pensi davvero che se non ci fossero, immigrati e clandestini, gli italiani bisognosi avrebbero più risorse? [SM=x1061927]
Pensaci bene.

Più volte mi é venuta in mente la frase di Cavour postata da Jules e devo dire che é indiscutibilmente attuale.
Oggi come allora!

Non dimentichiamo che le leggi italiane sono gli italiani a farle!

Anche se spesso aiutati, ultimamente, da polacchi e tedeschi.

Prima erano, perlomeno, di origine italiana. [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]

Massimo



e bravo... posso solo applaudire [SM=g1660862] [SM=g1667463] perchè veramente mi hai dato da riflettere!
Io spero nel fatto che potrebbero avere più risorse... certo che però non ho la sfera di cristallo... diciamo che le intenzioni dovrebbero essere quelle per poi un domani poter anche aiutare anche gli altri giusto?
[SM=g1660865]

Buona notte!!!! [SM=g1380271]

®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 00:43
Re: Re: Re: Re:
Sammy3, 04/07/2009 0.10:



Non importa da dove arrivino ma come sono come persone!





Luciano moggi

un santo

francesco di assisi

un extracomunitario


E' QUESTA LA VERA INTERPRETAZIONE DI QUELLA LEGGE
QUINDI INUTILE GIRARCI INTORNO

QUI URGE UNA RIVOLUZIONE

E MI PERMETTO DI RIDIRLO ANCOR PRIMA DI RISCHIARE L'ARRESTO

NONOSTANTE LA LEGA CONTINUERA A CHIEDERE LA SECESSIONE
ORA E SEMPRE
®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 01:02
In questa discussione trovo questo video
di enorme levatura tecnico tattica.




Alla fine si guardi anche qualche altro video correlato.
espritdejules
00sabato 4 luglio 2009 01:47
Re:
Sammy3, 03/07/2009 20.56:



Allora ti chiedo… li accogliamo e poi che si fa? Gli diamo una casa vitto alloggio gli paghiamo le bollette e la spesa intanto che cercano un lavoro?

Sai, tu mi chiedi quello che ad esempio non si chiedevano i francesi nell’accogliere gli italiani antifascisti durante il ventennio, oppure gli svizzeri durante la guerra con i perseguitati ebrei, gli inglesi con i cospiratori carbonari che combattevano per l’unità d’Italia.
O gli Stati Uniti per milioni e milioni di Italiani che cercavano di sfuggire dalla patria miseria.
Questi nostri connazionali hanno contribuito al benessere degli Stati che li hanno accolti. Nonostante la presenza di fior di delinquenti (mafia, camorra ecc.).


“quelli del mio paese scappano da là e vengono qua perché possono commettere gli stessi reati o anche peggio perché tanto la cosa peggiore che gli può capitare è il carcere e qui è come un albergo”

La grandezza di una nazione si misura anche dal trattamento inflitto ai detenuti. In Italia grazie al cielo solo il carcere è la cosa peggiore che possa capitare ad uno che delinque. Oppure il tuo amico preferirebbe la sharia? Sai quella cosa che considera, ad esempio, un reato l’adulterio e lo punisce con la lapidazione!

Questa frase non l’ho capita può spiegarmi meglio?

Nel senso che molte persone accusate di reati di gravità rilevante sono comunitari (stupri, rapine, falsificazione di moneta ad esempio). Ai clandestini “spettano” reati di sopravvivenza (prostituzione, piccoli furti). Tutti ugualmente esecrabili s’intende, ma di valenza nettamente inferiore ai primi.

Non è alla fame? Non è così la situazione di molte famiglie nel piacentino. L’anno scorso sono arrivata al punto di aprire il frigo e mettermi a piangere perché non avevo neanche un uovo e un po’ di farina da poter fare un po’ di pasta alla mia famiglia. Pur lavorando mio marito tutto il giorno ed anche oltre eravamo veramente arrivati a toccare il fondo.

Mi dispiace per te, non conoscevo la tua situazione. Per fame intendevo comunque la condizione di molti africani (etiopi, somali, senegalesi, nigeriani) che muoiono perché non hanno nulla. In Italia, nonostante tutto ci si può rivolgere agli enti assistenziali, non manca di certo la carità, anche se umiliante.

Beata lei! Mio marito non li prende neanche lavorando nei giorni festivi. Però la badante è in regola lavora!

E come lei, in Italia, ce ne sono circa 900 mila, almeno quelle in regola con i contributi. Alle italiane non interessa questo tipo di lavoro. Se scacciassimo tutte queste lavoratrici i nostri anziani sarebbero purtroppo molto spesso abbandonati negli ospizi. Comunque lavorare a contatto con malati di Alzheimer 24 ore su 24 è molto faticoso e mai abbastanza pagato.

Puoi sempre chiedere a tuo marito di cambiare lavoro. [SM=x1061920]

Ecco una cosa però che non mi è chiara (poco alla volta poi divento anche rompiscatole ma mi vengono in mente… e chiedo!) se è in regola versa i contributi quindi non avrebbe diritto ad un minimo di sussidio di disoccupazione?

Si, per pochi mesi, poi se non troverà un lavoro in regola non gli verrà rinnovato il permesso di soggiorno e verrà espulsa. Potrà diventare clandestina, commettendo però un reato punibile con le pene previste da questa ottima legge, con la quale tutti i clandestini diventeranno effettivamente delinquenti.

Questo però non mi sembra giusto. Io non sono leghista, non sono di destra, non sono di sinistra e prima di andare a votare cerco sempre di informarmi e di conseguenza voto per il programma che ritengo il più adatto al momento.

Comunque non c’è nulla da vergognarsi ad avere un’opinione, anche se leghista! [SM=g27997]
A parte gli scherzi, non ti ho assolutamente attribuito alcuna militanza leghista.
Constato solo che per motivi puramente elettorali alcune parti politiche sono costrette a sottostare a ricatti di minoranze.
Prodi con le frange estreme di sinistra, Berlusconi con frange estreme di…boh?
Stammi comunque bene ed auguri di cuore
.

Jules.








Sammy3
00sabato 4 luglio 2009 11:10
Sai, tu mi chiedi quello che ad esempio non si chiedevano i francesi nell’accogliere gli italiani antifascisti durante il ventennio, oppure gli svizzeri durante la guerra con i perseguitati ebrei, gli inglesi con i cospiratori carbonari che combattevano per l’unità d’Italia.
O gli Stati Uniti per milioni e milioni di Italiani che cercavano di sfuggire dalla patria miseria.
Questi nostri connazionali hanno contribuito al benessere degli Stati che li hanno accolti. Nonostante la presenza di fior di delinquenti (mafia, camorra ecc.).


I fratelli dei miei nonni e zii di mio marito sono andati all’estero durante quei periodi però sono stati accettati perché avevano un lavoro… chi l’ha perso è tornato in Italia.
Ripeto non è dando loro un pz di pane oggi o un tetto dove dormire per una notte che si risolve il problema e come stanno oggi le cose in Italia non possiamo neanche dire “quel che sarà, sarà” una volta aperte le frontiere.

“La grandezza di una nazione si misura anche dal trattamento inflitto ai detenuti. In Italia grazie al cielo solo il carcere è la cosa peggiore che possa capitare ad uno che delinque. Oppure il tuo amico preferirebbe la sharia? Sai quella cosa che considera, ad esempio, un reato l’adulterio e lo punisce con la lapidazione!

Quindi pensi che sia giusto che assassini, pedofili, ladri, usurai abbiamo gli stessi diritti? Pensi che sia giusto che queste persone non solo vengano mantenute ma abbiano anche il diritto allo studio, al divertimento e perché no ad un lavoro?
No mi spiace in questo caso non mi trovo per niente d’accordo. Per alcuni reati commessi in piena lucidità e consapevolezza bisognerebbe rivedere un po’ le cose…


Nel senso che molte persone accusate di reati di gravità rilevante sono comunitari (stupri, rapine, falsificazione di moneta ad esempio). Ai clandestini “spettano” reati di sopravvivenza (prostituzione, piccoli furti). Tutti ugualmente esecrabili s’intende, ma di valenza nettamente inferiore ai primi.

Non so di che percentuale si tratti ma mettiamo caso che veramente i clandestini siano colpevoli di questi reati che chiamiamo minori (anche se sinceramente la prostituzione indotta con la forza non ritengo possa essere un reato minore ma questa è un’osservazione soggettiva)non pensi che aumenterebbero non potendo garantire qualcosa di più di un comitato di benvenuto?

Mi dispiace per te, non conoscevo la tua situazione. Per fame intendevo comunque la condizione di molti africani (etiopi, somali, senegalesi, nigeriani) che muoiono perché non hanno nulla. In Italia, nonostante tutto ci si può rivolgere agli enti assistenziali, non manca di certo la carità, anche se umiliante.

Certo in questo ti posso dare ragione anche se poi da comune a comune agiscono in modo diverso ma sono sincera quando dico che ringrazio tutti i giorni il cielo per essere nata in Italia dove la sanità è gratuita, lo studio è un diritto, dove vengono dati incentivi per andare avanti! Quest’anno l’assegno familiare per il terzo figlio e il bonus anticrisi è stata veramente una mano dal cielo… o dal governo? ehehehehe

E come lei, in Italia, ce ne sono circa 900 mila, almeno quelle in regola con i contributi. Alle italiane non interessa questo tipo di lavoro. Se scacciassimo tutte queste lavoratrici i nostri anziani sarebbero purtroppo molto spesso abbandonati negli ospizi. Comunque lavorare a contatto con malati di Alzheimer 24 ore su 24 è molto faticoso e mai abbastanza pagato.

900 mila… allora ora faccio un ragionamento un po’ egoistico… ma se gli italiani si abbassassero (è brutto come termine e non lo condivido perché penso che ogni lavoro svolto sia degno di onore!) a fare quei tipi di lavoro che non vogliono più fare di quanto si abbasserebbe il tasso di disoccupazione in Italia?
Purtroppo il problema degli anziani è molto sentito in Italia e avrebbe bisogno di un post a parte… cmq è una conseguenza del fatto a ns favore e sfavore che la vita media degli italiani è alta e che possiamo permetterci di curarci.

Puoi sempre chiedere a tuo marito di cambiare lavoro.

Ehehhehehe l’ha già cambiato quando si è sposato con me… l’ho “tirato nel giro” dell’idraulica, gli piace e gli da soddisfazione… più che cambiare lavoro sto cercando di studiare “un programma d’attacco” per riuscire ad essere giustamente pagato.
Pensa che quando ha comciato io lavoravo tutto il giorno anche il sabato e lui pure prendavamo 1000 euro in due! Purtroppo ci siamo troppo fidati delle persone sbagliate!

Si, per pochi mesi, poi se non troverà un lavoro in regola non gli verrà rinnovato il permesso di soggiorno e verrà espulsa. Potrà diventare clandestina, commettendo però un reato punibile con le pene previste da questa ottima legge, con la quale tutti i clandestini diventeranno effettivamente delinquenti.

Quindi la disoccupazione se non ricordo male è prevista per sei mesi… in quei sei mesi se non trova lavoro dovrà essere rimpatriata…ma cmq cosa farebbe se lasciata in Italia? Se in sei mesi (ripeto che nn ricordo quanto sia il tempo giusto) non trova lavoro forse veramente le conviene provare a cercare al suo paese.

Comunque non c’è nulla da vergognarsi ad avere un’opinione, anche se leghista!

[SM=x1061922]

A parte gli scherzi, non ti ho assolutamente attribuito alcuna militanza leghista.
Constato solo che per motivi puramente elettorali alcune parti politiche sono costrette a sottostare a ricatti di minoranze.


Questo è vero…
Buona domenica e un abbraccio!
Sammy [SM=g1380275]
®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 16:11
CLANDESTINI.
I DESTINI DEGLI ITALIANI
E DELLE ITALIANE,
NELLE MANI
DEI CLAN ASSOCIATI
DI MAMMASANTISSIMA
E MAMMONA ("CARITAS").


Una nota di Paolo Farinella, prete
- a cura di Federico La Sala
  

Il parlamento clandestino dichiara illegale la clandestinità (degli immigrati)

di Paolo Farinella, prete *

Genova 2 luglio 2009. -

Oggi è giorno di lutto per l’Italia fondata sul diritto e sulla Carta Costituzionale.

Dopo i giorni della presidenza del consiglio trasformata in lupanare all’aperto, ecco i giorni della demenza giuridica e della vergogna di un governo che legifera solo per soddisfare i propri istinti e ignoranza.

Due settimane fa il governo doveva varare la legge sulla prostituzione, penalizzando i clienti, su proposta della Mara Carfagna, non sappiamo (o forse sì?) per quali meriti divenuta ministra della moralità e approvata dal presidente del consiglio, «utilizzatore finale» di escort o prostitute a tre zeri.

Qualcuno ha avuto la decenza di rimettere il disegno di legge nel cassetto, in attesa di tempi meno travagliati dalle parti governative. Occorreva qualcosa per distrarre dal porcilaio in cui l’Italia intera è stata annegata dal capo del governo e dei suoi manutengoli.

La distrazione nazionale si chiama
«il reato di clandestinità» da dare in pasto alle paure indotte dagli stessi che legiferano.

E’ legge, dunque, la norma che prevede il reato di clandestinità che per forza d’inerzia farà aumentare i clandestini come funghi dopo la pioggia; i centri di identificazione da luoghi di verifica civile diventano lager consentiti, passando da 60 a 540 giorni (il 900%).

Oggi muore la decenza, muore il Diritto, mentre la stampa pubblica una lettera di un giudice costituzionale, «famiglio intimo» del plurinquisito» capo del governo con cui sfida e sotterra la dignità dell’Alta Corte.

Nella legge che dichiara la clandestinità reato, c’è una norma che inasprisce il reato di mafia (il 41bis).
E’ una trappola. Vedremo che tutti i governativi e la maggioranza al guinzaglio si farà scudi di questo articolo per screditarsi tutori di legalità integerrima: essi inaspriscono le pene alla mafia, ma fanno eleggere al parlamento e nelle regioni mafiosi condannati o in via di processo.

Se Cristo fosse fisicamente presente in Italia
(cosa impossibile perché starebbe a 12.000 km di distanza dal vaticano!), sarebbe clandestino e verrebbe rinchiuso in un lager di «verifica» (?).

Per sfuggire alla polizia di Stato, fuggì in Egitto e tornò solo dopo la morte dei suoi persecutori. Ai clandestini colpevoli di essere uomini e donne in cerca di dignità e agli Italiani e Italiane che hanno ancora il senso del diritto, diciamo due cose: noi speriamo che muoiano presto coloro che li perseguitano e da parte nostra combatteremo questa ignominia di cui proviamo vergogna e che disprezziamo come disprezziamo coloro che l’hanno votata.

Il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio, ha scritto:
«I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L’arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura». Gli fa eco il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto: La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà agli immigrati» e noi aggiungiamo anche all’Italia perché farà aumentare in modo esponenziale la clandestinità.

Il catto-fascista Gasparri, insieme con gli altri governativi cattolici «similpelle» dichiara di «essere orgoglioso».

Di fronte all’Italia che di degrado in degrado corre verso il buco nero dell’indecenza generalizzata, non riusciamo ancora ad udire un belato, un vagito, un gridolino della gerarchia cattolica che pare abbia assunto come nuovo stemma le tre scimmie storiche: non vede, non sente e non parla.

La luce che doveva stare sul monte per illuminare le coscienze, è stata spenta e messa in sicurezza sotto il moggio, chiusa a chiave e la chiave buttata a mare.

Il silenzio dei vescovi è un peccato contro lo Spirito che non sarà perdonato né in cielo né in terra.

* Il Dialogo, Giovedì 02 Luglio,2009 Ore: 17:36


®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 16:21
PACCHETTO "SICUREZZA": ABBIAMO SOLO DA VERGOGNARCI
di Alex Zanotelli

Mi vergogno di essere italiano e di essere cristiano


*
Napoli, 2 luglio 2009

Il Senato ha approvato oggi il cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" del ministro degli interni Maroni.


Mi vergogno di essere italiano e di essere cristiano.

Non avrei mai pensato che un paese come l’Italia avrebbe potuto varare una legge così razzista e xenofoba. Noi che siamo vissuti per secoli emigrando per cercare un tozzo di pane (sono 60 milioni gli italiani che vivono all’estero!), ora ripetiamo sugli immigrati lo stesso trattamento, anzi peggiorandolo, che noi italiani abbiamo subito un po’ ovunque nel mondo.

Questa legge è stata votata sull’onda lunga di un razzismo e una xenofobia crescente di cui la Lega è la migliore espressione.

Il cuore della legge è che il “clandestino” è ora un criminale.

Vorrei ricordare che criminali non sono gli immigrati “clandestini” ma quelle strutture economico-finanziarie che obbligano le persone a emigrare.

Papa Giovanni 23° nella Pacem in Terris ci ricorda che emigrare è un diritto.


Fra le altre cose la legge prevede la tassa sul permesso di soggiorno
(i nostri immigrati non sono già tartassati abbastanza?), le ronde, il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e matrimoni misti, il carcere fino a 4 anni per gli irregolari che non rispettano l’ordine di espulsione

ed infine la proibizione per una donna “clandestina” che partorisce in ospedale di riconoscere il proprio figlio o di iscriverlo all’anagrafe.

Questa è una legislazione da apartheid, che viene da lontano: passando per la legge Turco-Napolitano fino alla non costituzionale Bossi-Fini.

Tutto questo è il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, rom e mendicanti.
Questa è una cultura razzista che ci sta portando nel baratro dell’esclusione e dell’emarginazione.

"Questo rischia di svuotare dall’interno le garanzie costituzionali erette 60 anni fa - così hanno scritto nel loro appello gli antropologi italiani
- contro il ritorno di un fascismo che rivelò se stesso nelle leggi razziali".

Vorrei far notare che la nostra Costituzione è stata scritta in buona parte da esuli politici, rientrati in patria dopo l’esilio a causa del fascismo.

Per ben due volte la costituzione italiana parla di diritto d’asilo, che il parlamento non ha mai trasformato in legge.

E non solo mi vergogno di essere italiano, ma mi vergogno anche di essere cristiano: questa legge è la negazione di verità fondamentali della Buona Novella di Gesù di Nazareth.

Chiedo alla Chiesa Italiana il coraggio di denunciare senza mezzi termini una legge che fa a pugni con i fondamenti della fede cristiana.

Penso che come cristiani dobbiamo avere il coraggio della disobbedienza civile.

È l’invito che aveva fatto il cardinale R. Mahoney di Los Angeles (California), quando nel 2006 si dibatteva negli USA una legge analoga dove si affermava che il clandestino è un criminale.

Nell’omelia del Mercoledì delle ceneri nella sua cattedrale, il cardinale di Los Angeles ha detto che, se quella legge fosse stata approvata, avrebbe chiesto ai suoi preti e a tutto il personale diocesano la disobbedienza civile. Penso che i vescovi italiani dovrebbero fare oggi altrettanto.

Davanti a questa legge mi vergogno anche come missionario: sono stato ospite dei popoli d’Africa per oltre 20 anni, popoli che oggi noi respingiamo, indifferenti alle loro situazioni d’ingiustizia e d’impoverimento.

Noi italiani tutti dovremmo ricordare quella Parola che Dio rivolse a Israele: "Non molesterai il forestiero né l’opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto" (Esodo 22,20).

Alex Zanotelli* Il Dialogo (www.ildialogo.org)




 In questo mondo che è rotondo può esserci un presidente che è un delinquente,
ma tu immigrato

sei già un reato.
 



don Franco Barbero





Se la Chiesa di oggi non trova scandaloso il reato di emigrazione clandestina, la schedatura dei barboni,le misure repressive perchè Pio XII avrebbe dovuto avere verso il nazismo ed il fascismo un comportamento diverso da quello di Bagnasco e dei suoi congregati?




®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 16:46
Silvio Berlusconi si dice soddisfatto e rivendica la legge: " E' un provvedimento da me fortemente voluto che garantisce i cittadini".

Ma non la pensava così appena 12 mesi fa. Questo è il video:




®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 16:59
®@ffstef@n
00sabato 4 luglio 2009 17:01
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