Cenni di teologia femminista.
Carissimi,
nella mia ricerca teologica, finalizzata al recupero della figura femminile biblica ed extrabiblica, un percorso obbligato è, sicuramente, il passaggio attraverso la Teologia femminista.
Non ho, naturalmente, alcuna pretesa di rivelare chissà quale verità....
Solo esporre ciò che, su questa Terra, anima menti e cuori di donna!
E, come tale, degno di nota e di rispetto.
Questo movimento nasce negli Stati Uniti nel 1895 e prosegue allargandosi, oggi, in ogni continente e in tutte le principali religioni.
Le teologhe femministe, riflettono su Dio a partire dalla consapevolezza del loro essere donne, in un mondo costruito al maschile.
Essa non si riferisce ai cosiddetti "temi delle donne", ovvero al loro vissuto femminile all' interno di una struttura patriarcale, ma rappresenta un vero cambio di paradigma, ovvero un modo completamente nuovo di intendere Dio.
In particolare si rileva che i temi trattati dalla teologia rispecchiano un' esperienza maschile, mentre gli aspetti femminili sono assenti.
Verificando che la produzione teologica si snoda in modo "androcentrico", la T.F. smaschera la tradizione, e rivela che, sotto la presunzione di universalità, c'è una parzialità sessuata la quale parla al maschile non solo a proposito di donne, ma su ogni aspetto della fede.
Partendo dalla convinzione che il Cristianesimo sia un messaggio di liberazione, la T.F. è impegnata in un' opera di liberazione di tale messaggio dagli involucri del potere maschile.
Essa va alla ricerca di tutto ciò che, nel Cristianesimo, promuove la dignità delle donne, ritorna alle fonti andando alla ricerca, nelle Scritture, nella storia, nella spiritualità, di un pensiero diverso, attento all' esperienza delle donne, recuperando ogni elemento di libertà per gli esseri umani in generale e per la donna in particolare.
Essa rileva che, nel patriarcato, in particolare in quello dell' egemonia religiosa maschile, Dio Padre, diventa garante di un ordine socio-simbolico caratterizzato da rapporti di diseguaglianza, di dominio, di oppressione e, con questa struttura, esso legittima interessi e privilegi della classe maschile dominante.
La T.F. va alla ricerca minuziosa di "semi di libertà" che testimoniano l' appartenenza del genere femminile alla originale "immagine e somiglianza" divina.
La teologa femminista Mary Daly, sostiene che "se Dio è maschio, allora il maschio è Dio", il fatto quindi, che si pensi a Dio in termini prettamente maschili, supporta l' immaginario maschile, e legittima la sua identificazione nella rappresentazione tangibile di Dio stesso.
Nell' Antico Testamento, in particolare in riferimanto alla scrittura ebraica ed ai suoi simboli, è possibile riscontrare questi "semi" al femminile un po' ovunque.
Una sorta di messaggio criptato con cui, Dio stesso, sembra esprimere il desiderio di riscoperta della divinità femminile e della sua definitiva manifestazione in un tempo di maturità spirituale ormai prossimo.
Le traduzioni tradizionali hanno, a loro volta, negato questo aspetto perpetrando ciò che, dalle origini, si è manifestata come parzialità della figura divina, sminuendone il messaggio e la potenza creativa e innovativa.
Traendo forza dalla consapevolezza che l' ignoranza è il miglior alleato del potere costituito, la teologia tradizionale ha oscurato la divinità, frammentandola e separandola dal suo significato poichè, laddove esiste separazione, impera il dominio dell' essere umano sull' essere umano, "a suo danno".
Come ebbi già a dire, la verità è come un seme sotto il cemento: essa germoglia comunque e con la sua apparente fragilità, si fa strada, con un impensabile forza vitale, fino a spezzare ogni catena, e diventando un faro di riferimento per ogni mente davvero libera.
In questa discussione, vorrei affrontare, sebbene nel poco tempo che ho a disposizione, alcuni aspetti, sia della T.F. che dei termini Ebraici oggi riscoperti e rivalutati da molti studiosi, quasi archeologicamente....
E ri-raccontare le donne bibliche alla luce della loro reale dignità divina.
Anche se credo che....mi ci vorranno mille anni!
Pinoooo....ce lo abbiamo tutto sto tempoo??
BHO!!!