Cara Sammy,
Uno dei miei poeti preferiti di quando ero ragazzo si chiamava Salvatore Quasimodo. Un siciliano dei primi del '900, nato a Modica (RG), un paese che ho visitato alcuni anni fa, dove si fa colazione con la granita di gelso, un frutto dolcissimo.
Quasimodo prese il premio nobel per la letteratura nel 1959, quando avevo solo 4 anni. Ricordo che alle medie "Uomo del mio tempo" fu la prima poesia che imparai volentieri a memoria, perchè mi diede una forte emozione nel comprendere la grandezza del poeta.
C'è una poesia di corrente ermetica, che ogni volta che la leggo non posso fare a meno di apprezzare sempre di più per come descrive l'intera vita dell'uomo, una forma asciutta e reale.
ED E’ SUBITO SERA
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Tutta la vita umana è descritta in tre versi.
Si viene al mondo, si sperimenta la solitudine, si viene trafitti da un raggio di felicità, poi arriva la morte che rapina ogni illusione.
Anche nelle migliori condizioni di vita, ci troviamo, prima o poi, ad afrontare un cammino solitario.