14 ARRESTI E 253 INDAGATI- LA PIU' VASTA OPERAZIONE IN ITALIA CONTRO ABUSI.
di Mimmo Trovato
Una persona che distribuiva pasti negli asili, due commercianti nel settore informatico, un istruttore di nuoto per bambini che di nascosto faceva riprese dei suoi allievi negli spogliatoi ma anche un pensionato di 64 anni.
Sono alcuni dei 14 uomini arrestati dalla polizia postale nell'ambito della maxioperazione 'Smasher' della Procura di Catania contro l'acquisto su Internet e la detenzione su computer o supporti informatici di materiale pedo-pornografico.
Complessivamente sono 253 le persone indagate in 68 città italiane, tra loro anche un cuoco di un asilo e un insegnante di educazione fisica di una scuola media.
La polizia postale ha eseguito 300 perquisizioni e sequestrato 150mila file, 800 computer e 4 mila supporti per quella che gli stessi investigatori definiscono "la maggiore operazione antipedofilia online compiuta sinora in Italia". I quattordici arrestati, durante le perquisizioni, sono stati trovati in possesso di video particolarmente violenti e cruenti di pornografia infantile.
Parte delle immagini erano state scaricate da un sito Internet per pedofili il cui server è in Germania ed è stato oggetto delle attenzioni della polizia bavarese. Gli investigatori tedeschi hanno accertato che i file 'incriminati' sono stati prelevati tramite Internet gratuitamente ma con un password da utenti attraverso provider di 99 nazioni in tutto il mondo.
Sedicimila filmati sono stati trovati nell'abitazione di uno 14 arrestati, che li aveva conservati come se fossero parte di una biblioteca: catalogandoli per età, sesso e tipo di violenze esercitate sui bambini.
Nei filmati, molti dei quali sarebbero stati girati da recente, si vedono abusi e torture su bambini di piccolissima età, anche di 5-6 anni, compiuti non soltanto da uomini e donne ma anche da animali.
La Procura distrettuale di Catania, che ha coordinato le indagini del dipartimento Sicilia orientale della polizia postale, punta adesso a "far salire il livello delle indagini, passando dall'individuazione dell'utilizzatore finale al produttore di filmati così aberranti". L'ipotesi, avanzata dal responsabile della divisione investigativa del dipartimento centrale della Polizia postale, Diego Buso, è che "almeno uno degli arrestati abbia prodotto in Italia dei filmati con contenuti pedopornografici".
"Se in alcune immagini ci sono degli sfondi che riconducono all'Italia - spiega Buso - o si sentono come sottofondo musiche di artisti italiani è lecito avere dei sospetti, che dobbiamo adesso verificare". Il procuratore capo di Catania, Vincenzo D'Agata, definisce le immagini agli atti dell'inchiesta "ripugnanti". Per il questore Domenico Pinzello sono
"filmati aberranti con un livello di violenza che sbalordisce" e auspica "da padre e nonno, il massimo della pena per i colpevoli accertati ". Don Di Noto, presidente e fondatore di Meter, sottolinea come "le violenze sessuali sui bambini si fanno sempre più cruente e l'età si abbassa fino ad arrivare anche a pochi giorni di vita".
Il presidente dell'Osservatorio sui diritti dei Minori Antonio Marziale segnala "il rischio che l'efficienza della polizia postale sia vanificata da legislazioni inadeguate". Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento bambino segnala che 'la pedopornografia on line rappresenta per le organizzazioni criminali un business piu' lucroso di quello delle armi".
FONTE
razza di schifosi!! ma come si fà????