La figliastra lo denuncia per violenza e fa scoprire gli abusi sul fratellino

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@nounou@
00venerdì 26 giugno 2009 10:18
TORINO 26/06/2009 - Ha abusato sessualmente di entrambi i figli della sua compagna, ha molestato prima un ragazzino di 11 anni e poi la sorella di 19. È stato denunciato dalla ragazza, processato e condannato in via definitiva: sta scontando la pena in una cella del carcere delle Vallette. Ma nel frattempo sono venuti alla luce anche gli abusi precedentemente commessi sull’undicenne. Ecco perché l’uomo è dovuto ricomparire in un’aula di tribunale per rispondere ancora una volta di violenza sessuale.

Protagonista del nuovo processo è un torinese di 51 anni, imputato del reato di violenza sessuale nei confronti di un minorenne e accusato in aula dal pubblico ministero Stefano Demontis. I fatti contestati all’imputato risalgono al lontano 2001, quando la vittima ha soltanto 11 anni. Il bambino subisce in silenzio le attenzioni dell’uomo, ne sopporta le ripetute avances, fa finta di nulla e tiene per sé le umiliazioni ogni volta provate. Le attenzioni morbose non si arrestano, gli abusi sessuali proseguono per parecchio tempo. Come se nulla fosse. La mamma del bambino, la 49enne compagna dell’uomo, è all’oscuro di tutto. Ignora le sofferenze provate dal figlio, le continue umiliazioni che il bambino è costretto a subire.

Poi, quattro anni più tardi - siamo nel 2005 -, le attenzioni dell’uomo si indirizzano verso la sorella maggiore del bambino. Per la ragazza, all’epoca 19enne, è l’inizio di un incubo. Un incubo terribile, tremendo. Un incubo inimmaginabile, almeno fino a quel momento. La ragazza è costretta a subire le stesse umiliazioni provate prima di lei dal fratellino minore, le stesse morbose attenzioni. L’uomo approfitta sessualmente di lei, la madre della ragazza, anche questa volta, viene tenuta all’oscuro di tutto. La donna non sa, non capisce. Non comprende quanto sta accadendo. È la stessa vittima, a un certo punto, a ribellarsi e a denunciare il patrigno.

Il cinquantunenne torinese viene così procesato, condannato. Condannato in primo grado, quindi in appello, infine dalla Cassazione. La sentenza di condanna diventa definitiva, il cinquantunenne viene arrestato e rinchiuso in una cella del carcere delle Vallette. Ma la ribellione della ragazza ha avuto il merito di far venire alla luce anche gli abusi sessuali precedentemente commessi dall’uomo sul figliastro undicenne nel lontano 2001. È per colpa di quegli abusi sessuali che ora, a Torino, si volge un nuovo processo a carico del patrigno-orco. L’accusa è sempre la stessa: violenza sessuale. E a sostenere quell’accusa, in aula, c’è il pubblico ministero Stefano Demontis. Il processo è appena agli inizi, saranno le testimonianze, con tutta probabilità, a inchiodare l’uomo alle proprie responsabilità.

g.fal. Cronacaqui Torino
Paxuxu
00venerdì 26 giugno 2009 10:26
Mi sembra alquanto strano che una "madre" non si accorga se i suoi cuccioli sono turbati, scusa ma la versione non regge, una madre si accorge subito se i suoi figli sono frastornati, turbati ed impauriti!

A parer mio, la convivente (la madre) lo sapeva o l'ha intuito, ma per il quieto vivere è stata zitta, ossia ha commesso il reato di omertà!


Paxuxu



@nounou@
00venerdì 26 giugno 2009 13:41
Re:
Paxuxu, 26/06/2009 10.26:

Mi sembra alquanto strano che una "madre" non si accorga se i suoi cuccioli sono turbati, scusa ma la versione non regge, una madre si accorge subito se i suoi figli sono frastornati, turbati ed impauriti!

A parer mio, la convivente (la madre) lo sapeva o l'ha intuito, ma per il quieto vivere è stata zitta, ossia ha commesso il reato di omertà!


Paxuxu





Ci ho pensato anch'io Pax a questo, una mamma, aggiungo una nonna quale sono, normalmente si rende conto se c'è qualcosa che non va, e indaga fino in fondo..
Ma qui va a capire,ci sono troppi fattori..che possono essere il contesto di una famiglia disagiata, la mancanza di coraggio nel denunciare ,la paura, il ricatto di quel'orco!

Io mi auguro solo che marcisca in galera quel maiale!

Jon Konneri
00venerdì 26 giugno 2009 13:57
Re: Re:
@nounou@, 26/06/2009 13.41:




Ci ho pensato anch'io Pax a questo, una mamma, aggiungo una nonna quale sono, normalmente si rende conto se c'è qualcosa che non va, e indaga fino in fondo..
Ma qui va a capire,ci sono troppi fattori..che possono essere il contesto di una famiglia disagiata, la mancanza di coraggio nel denunciare ,la paura, il ricatto di quel'orco!

Io mi auguro solo che marcisca in galera qual maiale!




Sperò soltanto che mettono la legge di una castrazione chimica .
Paxuxu
00venerdì 26 giugno 2009 17:25
Re: Re: Re:
Jon Konneri, 26/06/2009 13.57:



Sperò soltanto che mettono la legge di una castrazione chimica .




Non serve la castrazione chimica caro Jon, perchè mi sa che anche te non sai cosa gli succederà realmente in galera!

E' uno dei motivi, per cui i pedofili li fanno girare ogni 6 mesi, per tutte le galere!


[SM=g1380260]


Paxuxu




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