La bibbia dice che le donne devono urlare quando vengono stuprate.

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wall.kill
00mercoledì 11 aprile 2007 23:39
Segnalo una discussione che sta avvenendo tra i commenti ricevuti dall'ultimo post sul mio blog. I commenti 25, 26, 27 sono ad opera di un testimone di Geova che mi cita un'altra pubblicazione geovista sull'argomento e che mi accusa di aver manipolato in qualche modo il pensiero geovista circa la condotta accettevole delle donne mentre vengono stuprate.

Morale della favola: costui cita un articolo per intero,che non fa altro che confermare e ribadire il concetto di cui parlavo io, e pretende di aver dimostrato che in realtà la "posizione della bibbia" (?!?!?) è molto umana e ragionevole.

Io sono sinceramente allibito. Ho letto con attenzione l'articolo da lui pubblicato e non vi trovo nulla di diverso da quello che avevo già citato io. Mi sto seriamente chiedendo se per caso sono IO a dare le traveggole e a non capire più quello che leggo o se magari sono altre le persone totalmente fuori dalla grazia di Dio che non si rendono minimamente conto di cosa vanno affermando!!
wall.kill
00mercoledì 11 aprile 2007 23:45
ps: se volete potete commentare anche sul blog.
parliamonepino
00giovedì 12 aprile 2007 00:16
Caro Gianluca,
Quando si entra in un percorso come il tuo, è inevitabile che susciti delle reazioni.
Uno che ironizza sulla rivista ufficiale dei testimoni di Geova, chiamandola "La Torre ti Guarda", non può aspettarsi dei consensi. [SM=x1061931]

Per fare una battuta, tu non sei lo "schiavo fedele e discreto", ma lo "schifo fetente e distratto"! [SM=x1061932]

Per assurdo, anche se dovessi dire una verità, verrebbe interpretata come una menzogna. [SM=x1061933]

ormai, sei tra i "cattivi".
Con stima
Pino
La Bidella
00giovedì 12 aprile 2007 00:20
Non sei tu ad avere le traveggole, bensì alcuni che scambiano la satira con la cattiveria che è un'altra cosa!

Questo è comunque il mio commento:

Ci sono donne che non hanno nemmeno la forza di urlare talmente sono spaventate ed impaurite dallo stupratore. Ci sono ragazze indifese che non riescono a reagire e sono le cosiddette ragazze fragili. Certo che chi illumina i redattori della Torre di Guardia non prende in considerazione i molti casi che si potrebbero prospettare. Dimenticano pure, per esempio, che se lo stupratore ti punta in testa una “bella” calibro 9 e ti minaccia di morte, col cavolo che urli, neppure se in quel momento suonano le trombe del giudizio.


Ciao
parliamonepino
00giovedì 12 aprile 2007 00:23
Il terrore, spesso, paralizza anche le corde vocali!
La Bidella
00giovedì 12 aprile 2007 00:31
Re:

Scritto da: parliamonepino 12/04/2007 0.23
Il terrore, spesso, paralizza anche le corde vocali!



Esatto! [SM=g28002]
wall.kill
00giovedì 12 aprile 2007 09:19
Re:

Scritto da: parliamonepino 12/04/2007 0.16
Caro Gianluca,
Quando si entra in un percorso come il tuo, è inevitabile che susciti delle reazioni.
Uno che ironizza sulla rivista ufficiale dei testimoni di Geova, chiamandola "La Torre ti Guarda", non può aspettarsi dei consensi. [SM=x1061931]

Per fare una battuta, tu non sei lo "schiavo fedele e discreto", ma lo "schifo fetente e distratto"! [SM=x1061932]

Per assurdo, anche se dovessi dire una verità, verrebbe interpretata come una menzogna. [SM=x1061933]

ormai, sei tra i "cattivi".
Con stima
Pino



Non credo sia la mia qualità di "schifo fetente e ristretto"(un pò come il caffè che a volte mi portano al bar) a sortire questo effetto.
TUTTI quanti hanno capito il tenore e la gravità di questi articoli.E hanno capito che in questo caso non si tratta di satira, ma di determinare cosa è veramente offensivo.

Tranne il testimone, che non ci vede assolutamente nulla di strano.
Lo scopo del post era ricordare che non sono io ad attribuire a Dio concetti che in realtà appartengono a uomini. Mi limito solo a evidenziare un modello argomentativo, che purtroppo invece pretende di essere preso sul serio.

Kant parlava di "legge morale dentro di se". questo giustifica il fatto che tutti siano concordi a ritenere assurda la proposizione secondo cui la donna debba urlare durante uno stupro per mantenere una condizione approvata da Dio.
Ma cosa giustifica invece chi tenta di arrampicarsi sugli specchi per giustificare una posizione così dissonante dall'ipotetica "legge morale"?
parliamonepino
00giovedì 12 aprile 2007 11:35
Re: Re:

Scritto da: wall.kill 12/04/2007 9.19


Non credo sia la mia qualità di "schifo fetente e ristretto"(un pò come il caffè che a volte mi portano al bar) a sortire questo effetto. [SM=x1061946]
TUTTI quanti hanno capito il tenore e la gravità di questi articoli.E hanno capito che in questo caso non si tratta di satira, ma di determinare cosa è veramente offensivo.

Tranne il testimone, che non ci vede assolutamente nulla di strano.
Lo scopo del post era ricordare che non sono io ad attribuire a Dio concetti che in realtà appartengono a uomini. Mi limito solo a evidenziare un modello argomentativo, che purtroppo invece pretende di essere preso sul serio.

Kant parlava di "legge morale dentro di se". questo giustifica il fatto che tutti siano concordi a ritenere assurda la proposizione secondo cui la donna debba urlare durante uno stupro per mantenere una condizione approvata da Dio.
Ma cosa giustifica invece chi tenta di arrampicarsi sugli specchi per giustificare una posizione così dissonante dall'ipotetica "legge morale"?



Ho letto "Critica della Ragion pura" di Kant a 17 anni, un capolavoro assoluto, dove c'è la famosa frase "Ho dovuto sopprimere il sapere per far posto alla fede".

Secondo Kant, c'è un intelletto intuitivo che noi non possediamo, oltre i limiti dell'esperienza sensibile l'uomo non può andare, dal punto di vista scientifico.
Poi, parla di un ambito più accessibile che è quello dell'etica.
Per cui, siamo dotati di una legge morale interiore.

In effetti, caro Gianluca, hai sviluppato una capacità di analisi, nei tuoi "articoli", che personalmente considero più seri di quello che si immagina, anche se potrebbero sembrare ironici, a prima vista.
Diciamo che tu hai capito il metodo, sullo spirito con cui vengono formulati gli articoli dei testimoni di Geova.
Questo rende il tuo lavoro estremamente interessante.
Tornando alla donna che in fase di aggressione debba urlare per non incorrere nella disapprovazione, trovo questa interpretazione piuttosto inquietante e priva di contenuti biologici, nel senso che non si tiene conto di alcuni passaggi psicosomatici dell'aggressione per stupro.
Un abbraccio
pino

@nounou@
00giovedì 12 aprile 2007 14:07

Ci sono donne che non hanno nemmeno la forza di urlare talmente sono spaventate ed impaurite dallo stupratore. Ci sono ragazze indifese che non riescono a reagire e sono le cosiddette ragazze fragili. Certo che chi illumina i redattori della Torre di Guardia non prende in considerazione i molti casi che si potrebbero prospettare. Dimenticano pure, per esempio, che se lo stupratore ti punta in testa una “bella” calibro 9 e ti minaccia di morte, col cavolo che urli, neppure se in quel momento suonano le trombe del giudizio.



Esattamente quello che volevo dire io! e ancora, se il tuo strupatore ti afferra per il collo mentre tenta di violentarti, lì non c'è Bibbia che tenga! voglio vedere come fai ad urlare!

non ho parole [SM=x1061930]



[Modificato da @nounou@ 12/04/2007 14.09]

@Salila@
00giovedì 12 aprile 2007 17:49
Re:
...trovo così assurdo e umiliante x lo stesso Dio, decidere cosa è giusto o sbagliato in Suo nome!
Come si può affermare che la donna deve urlare mentre viene stuprata deve gridare per mantenere una condizione approvata da Dio!! è aberrante. E' come i 10 comandamenti scritti dall'uomo, dove si dice "non desiderare la donna d'altri"...cosa vorrebbe dire? ke la società è solo x uomini? non diciamo sciocchezze! Il Signore si rivolta nel cielo quando diciamo certe bestemmie. Questo però è il mio punto di vista ovviamente! rispetto x ognuno.
[SM=x1061920]
nikitha
00giovedì 12 aprile 2007 20:08
un ricordo incancellabile.

Ci sono donne che non hanno nemmeno la forza di urlare talmente sono spaventate ed impaurite dallo stupratore. Ci sono ragazze indifese che non riescono a reagire e sono le cosiddette ragazze fragili. Certo che chi illumina i redattori della Torre di Guardia non prende in considerazione i molti casi che si potrebbero prospettare. Dimenticano pure, per esempio, che se lo stupratore ti punta in testa una “bella” calibro 9 e ti minaccia di morte, col cavolo che urli, neppure se in quel momento suonano le trombe del giudizio.



Wall.Kill,

tu stai affrontando un tema estremamente delicato, e doloroso.
E' passato molto tempo da quel giorno, e oggi, dopo anni, l' ho ricordato.
Faccio fatica anche solo ad accennarlo in questo Forum.
Ma non riesco ad esprimermi perche', in questo momento, ho il cuore ferito e le lacrime che non riesco a frenare.
Ero poco piu' che una ragazzina.
Non ho urlato.
Ho pensato solo a sopravvivere.
Non riesco, oggi, a dire neppure una parola in piu'.
Scusate, ma e' impossibile dimenticare.
Si puo' solo provare a non ricordare mai.
Ma non ci si riesce.
Forse parlarne puo' sciogliere il peso momentaneamente.
Ma esso ritorna, e ritorna ancora.
E non finisce mai.
Con affetto,

[SM=x1061974]

[Modificato da nikitha 12/04/2007 20.15]

[Modificato da nikitha 12/04/2007 20.38]

parliamonepino
00giovedì 12 aprile 2007 21:32
La violenza sessuale è uno dei crimini più terribili e umilianti che si possano commettere.
Chi è stato vittima di una esperienza simile, subisce un trauma psicologico difficile da gestire e con sintomi legati alla sfera emotiva dagli effetti devastanti.
Lo stupro è certamente un argomento serio e imbarazzante da trattare per la sua gravità.............e qui mi fermo.
Un abbraccio di cuore a Marina!

[SM=x1061969]
parliamonepino
00giovedì 12 aprile 2007 22:34
Cara Marina,
Il coraggio che hai avuto nel rivelare questo lato così doloroso della tua vita è immenso.
Solo una donna di grande temperamento e forza morale può riuscire a raccontare queste cose.
Lo stupro, non è qualcosa che finisce quando il violentatore se ne và ...

Hai tutta la mia stima ed il mio affetto
Pino


[SM=x1061970]

[Modificato da parliamonepino 12/04/2007 22.35]

ALPHACLUB
00venerdì 13 aprile 2007 10:17
Amare una donna umiliata!

tu stai affrontando un tema estremamente delicato, e doloroso.
E' passato molto tempo da quel giorno, e oggi, dopo anni, l' ho ricordato.
Faccio fatica anche solo ad accennarlo in questo Forum.
Ma non riesco ad esprimermi perche', in questo momento, ho il cuore ferito e le lacrime che non riesco a frenare.
Ero poco piu' che una ragazzina.





Se siete "maschi", avete l'occasione in questa discussione, di vedere quanto male possa applicare un determinato potere, che ogni persona, maschio o femmina che sia, può essere in grado di esserne in possesso fare.
E'il caso di una donna, che per salvare la propria vita, vista lì in grave pericolo, comprende che bisogna lavorare di strategia, di furbizia, di accortezza, per poter vedere ancora la luce del sole.

Ma una tale soluzione, può portare gravi conseguenze emotive, spirituali, comportamentali.
Una tale situazione, impone per la propria sopravvivenza, l'accettare una cosa che non piace, disgusta, è riprovevole.
Ma per il bene che nutriamo verso noi stessi, a volte, siamo costretti dalla vita stessa, ad accettare cose che non vorremmo mai scegliere di fare.
Ma se ci capitiamo, per causa di un evento negativo, possiamo essere felici di aver ugualmente superato il momento più brutto della nostra vita, felici di aver portato a casa la nostra vita stessa, sana e salva.

Da una esperienza simile, non si potrà mai pensare di non essere testimoni veraci, per aiutare le persone femmine, a prevenire e difendersi da questa minacciosa azione criminale, perpetuata da maschi che non hanno nessun rispetto per l'essere umano.


Chi ha subito una simile violenza, non può riuscire da solo, nel corso della propria vita, ad affrontarne le inevitabili conseguenze demolitive della propria personalità.
Se siete compagni di simili persone, il consiglio che posso dare è: Amate! Amate in larga misura, più ben oltre del tornaconto che potreste ricevere, e verrete largamente e ben ricompensati.


Enrico Frassinetti






@nounou@
00venerdì 13 aprile 2007 12:01
Re x Nikkita
Cara Nikkita,
Grazie per la tua testimonianza,so quanto ti è costata scriverla, secondo alcuni medici, a volte parlare della propria esperienza può lenire in qualche modo il dolore, ma il più delle volte non è cosi, anzi, si tende a "cancellare" il ricordo, o meglio a metterlo "da parte" in un angolo perchè il dolore è troppo forte, è una grande sofferenza, questo, purtroppo, te lo posso confermare.

Ti mando un abbraccio e mi complimento per la tua forza. [SM=x1061916]

Complimenti anche ad Enrico per le sue parole.
nikitha
00venerdì 13 aprile 2007 13:40
grazie ai miei amici.
[SM=x1061958]

Dopo più di 20 anni, ho pianto...
Tanto da avere gonfi gli occhi.
Parlare di questa violenza pubblicamente è stata dura.
Eppure forse, per la prima volta, sono riuscita ad uscire dal silenzio, ad affrontare l' umiliazione.
La vergogna.
Voglio raccontarvi perchè ho voluto dimenticare, nascondere a me stessa.
Perchè, se questa volta riesco a non tacere, forse posso superare, una volta per tutte, questo assurdo sentirmi sporca, colpevole.
Sembra assurdo, lo so.
Ma ho covato per 20 anni questo sentimento.
" E' colpa mia"..." E' colpa mia".
Questo ho sempre creduto.
Ho imparato molto nella vita.
Che potessi non avere questa vergognosa colpa, è la prima volta, oggi, che lo penso.
Sarà che, nonostante alcune difficoltà o incomprensioni che ci sono state tra noi, vi ritengo veri amici da amare.
Forse, questo amore, può guarire anche questo.
Appena riuscirò a sentirmi un pò più serena, vi racconterò i miei sentimenti, perchè questa liberazione possa servire ad altre vittime a non sentirsi colpevoli del proprio stupro.

[SM=x1061974]

E grazie al mio meraviglioso compagno e alle mie dolci figlie.
Che hanno saputo tendermi la mano in questo importante momento di sofferenza e di liberazione interiore.

[SM=x1061967]

Perchè, prima o poi, noi tutti abbiamo bisogno di "soccorso spirituale"....



La Bidella
00venerdì 13 aprile 2007 13:51
Re: un ricordo incancellabile.
Marina scrive:

E' passato molto tempo da quel giorno, e oggi, dopo anni, l' ho ricordato.
Faccio fatica anche solo ad accennarlo in questo Forum.
Ma non riesco ad esprimermi perche', in questo momento, ho il cuore ferito e le lacrime che non riesco a frenare.
Ero poco piu' che una ragazzina.
Non ho urlato.
Ho pensato solo a sopravvivere.
Non riesco, oggi, a dire neppure una parola in piu'.
Scusate, ma e' impossibile dimenticare.
Si puo' solo provare a non ricordare mai.
Ma non ci si riesce.
Forse parlarne puo' sciogliere il peso momentaneamente.
Ma esso ritorna, e ritorna ancora.
E non finisce mai.
Con affetto,
----------------------------------------------------------
Marina, non ho parole, certe cose non dovrebbero succedere. Mi dispiace moltissimo quello che ti è capitato. Sei una persona eccezionale e sensibile ed in questo momento mi fai venire in mente la cara defunta Mia Martini e la sua canzone dal titolo Donna: www.youtube.com/watch?v=8DjVgeLS8TE

Ciao

La Bidella
00venerdì 13 aprile 2007 14:21
Re: grazie ai miei amici.

Scritto da: nikitha 13/04/2007 13.40
[SM=x1061958]

Dopo più di 20 anni, ho pianto...
Tanto da avere gonfi gli occhi.
Parlare di questa violenza pubblicamente è stata dura.
Eppure forse, per la prima volta, sono riuscita ad uscire dal silenzio, ad affrontare l' umiliazione.
La vergogna.
Voglio raccontarvi perchè ho voluto dimenticare, nascondere a me stessa.
Perchè, se questa volta riesco a non tacere, forse posso superare, una volta per tutte, questo assurdo sentirmi sporca, colpevole.
Sembra assurdo, lo so.
Ma ho covato per 20 anni questo sentimento.
" E' colpa mia"..." E' colpa mia".
Questo ho sempre creduto.
Ho imparato molto nella vita.
Che potessi non avere questa vergognosa colpa, è la prima volta, oggi, che lo penso.
Sarà che, nonostante alcune difficoltà o incomprensioni che ci sono state tra noi, vi ritengo veri amici da amare.
Forse, questo amore, può guarire anche questo.
Appena riuscirò a sentirmi un pò più serena, vi racconterò i miei sentimenti, perchè questa liberazione possa servire ad altre vittime a non sentirsi colpevoli del proprio stupro.

[SM=x1061974]

E grazie al mio meraviglioso compagno e alle mie dolci figlie.
Che hanno saputo tendermi la mano in questo importante momento di sofferenza e di liberazione interiore.

[SM=x1061967]

Perchè, prima o poi, noi tutti abbiamo bisogno di "soccorso spirituale"....






Ma non è stata colpa tua! Tu non hai colpa! Hai fatto bene a parlarne, perché sei testimonianza di ciò che non dovrebbe mai verificarsi. Marina, hai la fortuna di avere una famiglia che ha saputo starti vicina in quei momenti critici, momenti critici che rievocavano nella tua mente quel deplorevole gesto avverso la tua dignità di donna. Mi dispiace tantissimo!

Con affetto

nikitha
00venerdì 13 aprile 2007 15:49

Ma non è stata colpa tua! Tu non hai colpa! Hai fatto bene a parlarne, perché sei testimonianza di ciò che non dovrebbe mai verificarsi. Marina, hai la fortuna di avere una famiglia che ha saputo starti vicina in quei momenti critici, momenti critici che rievocavano nella tua mente quel deplorevole gesto avverso la tua dignità di donna. Mi dispiace tantissimo!




[SM=x1061969] [SM=x1061967] [SM=x1061968] [SM=x1061917] [SM=x1061916] [SM=x1061918]

Per ora solo un immenso....grazie.
parliamonepino
00sabato 14 aprile 2007 19:46
Re: grazie ai miei amici.

Scritto da: nikitha 13/04/2007 13.40
[SM=x1061958]

Dopo più di 20 anni, ho pianto...
Tanto da avere gonfi gli occhi.
Parlare di questa violenza pubblicamente è stata dura.
Eppure forse, per la prima volta, sono riuscita ad uscire dal silenzio, ad affrontare l' umiliazione.
La vergogna.
Voglio raccontarvi perchè ho voluto dimenticare, nascondere a me stessa.
Perchè, se questa volta riesco a non tacere, forse posso superare, una volta per tutte, questo assurdo sentirmi sporca, colpevole.
Sembra assurdo, lo so.
Ma ho covato per 20 anni questo sentimento.
" E' colpa mia"..." E' colpa mia".
Questo ho sempre creduto.

Ho imparato molto nella vita.
Che potessi non avere questa vergognosa colpa, è la prima volta, oggi, che lo penso.
Sarà che, nonostante alcune difficoltà o incomprensioni che ci sono state tra noi, vi ritengo veri amici da amare.
Forse, questo amore, può guarire anche questo.
Appena riuscirò a sentirmi un pò più serena, vi racconterò i miei sentimenti, perchè questa liberazione possa servire ad altre vittime a non sentirsi colpevoli del proprio stupro.
[SM=x1061974]

E grazie al mio meraviglioso compagno e alle mie dolci figlie.
Che hanno saputo tendermi la mano in questo importante momento di sofferenza e di liberazione interiore.

[SM=x1061967]

Perchè, prima o poi, noi tutti abbiamo bisogno di "soccorso spirituale"....




Carissima Marina,

Vorrei riportarti una considerazione, fatta da uno studioso, sui sensi di colpa, che mi trova d'accordo.

Ho vissuto per molti anni con i sensi di colpa.
Sono riuscito a liberarmene completamente, grazie ad un lavoro fatto di ricerca e sperimentazione negli anni.
Ma veniamo allo scritto del dott. Luigi Colombo:

Bisogna considerare attentamente l’espressione senso di colpa. Il senso di colpa è una sensazione, come dice la parola stessa, di avere commesso qualche cosa di male e di dannoso; quindi di conseguenza, per senso di colpa può intendersi una sensazione di avere commesso una azione biasimevole e criticabile.

Quando la colpa commessa è cosciente e razionale, dovremmo parlare di assunzione di responsabilità.
Una persona, per esempio, è in colpa per avere commesso un atto che lede un’altra persona.
In questo caso, il fatto di ledere gli interessi, i bisogni e gli elementi vitali di un altro rendono questa azione biasimevole.
Quando proviamo questa forma di responsabilità morale è perché siamo in grado di metterci al posto dell’altra persona, di condividerne gli interessi e i problemi, di immedesimarci, di entrare in una risonanza con le sofferenze dell’altra persona, e di ragionare come se l’azione che noi abbiamo compiuto potessimo noi stessi subirla.
Questo atteggiamento è razionale ed è alla base della capacità dell’uomo di stringere patti, di fidarsi e di contrarre rapporti sulla base della fiducia e della parola data.

Il senso di colpa però, così come ormai è un dato acquisito dagli studi e dalla ricerca psicoanalitica, è una cosa del tutto diversa.
Esso interferisce nella vita della persona rendendo sgradevoli delle azioni che non si può dire che ledano qualcuno se non immaginariamente.
Il senso di colpa è dunque, a differenza dell’assunzione di responsabilità, un problema immaginario; per ragioni del tutto estranee al fatto in sé stesso, la persona può sentire di non poter fare una certa cosa e può sentire addirittura che una azione è criticabile e biasimevole, anche se nulla a livello razionale giustifica questo giudizio.
Questo fattore è il maggiore responsabile della sofferenza nevrotica.
Essendo immaginario il senso di colpa, a differenza dell’assunzione di responsabilità, non ha un limite; è difficile fermarlo.

Il senso di colpa può produrre una condizione di impasse che presto si traduce nella perdita della possibilità stessa di decidere e di agire in vista di una meta che produca soddisfazione; l’impasse che impedisce la realizzazione di ciò che si vuole genera dunque una tristezza di fondo, che è determinata dal non poter realizzare i propri desideri e i propri progetti.

Gli studi e la ricerca dimostrano che in molti casi il senso di colpa è radicato nei conflitti infantili che la persona ha avuto con le figure genitoriali. Questi conflitti, anziché essere stati risolti, sono stati solo apparentemente cancellati.

La tristezza che si radica in questi conflitti e nel senso di colpa correlativo, è determinata quindi da una impasse che può essere risolta solo affrontando la propria vita globalmente, come un tutto composto anche dalla vita infantile e adolescenziale; è solo affrontando la propria vita come una totalità che la radice del senso di colpa può essere ridotta o annientata.


(Dott. Luigi Colombo)
nikitha
00sabato 14 aprile 2007 19:56
[SM=x1061918]

Ti ringrazio per il tuo scritto, Pino.
Ho affrontato lungamente la problematica dei sensi di colpa, anche con persone preparate.
Quando l' ambiente familiare, culturale e religioso, penetrano in una personalità delicata e sensibile, si insinuano in profondità e la segnano quasi indelebilmente.
Proprio oggi, però, io affronterò me stessa, quì, su questo Forum, per me, e per tutte le altre donne che hanno subito violenza.
E inizierò con la parola : FINE.
Grazie amico mio.

[SM=x1061915]
parliamonepino
00sabato 14 aprile 2007 20:02
Re:

Scritto da: nikitha 14/04/2007 19.56
[SM=x1061918]

Ti ringrazio per il tuo scritto, Pino.
Ho affrontato lungamente la problematica dei sensi di colpa, anche con persone preparate.
Quando l' ambiente familiare, culturale e religioso, penetrano in una personalità delicata e sensibile, si insinuano in profondità e la segnano quasi indelebilmente.
Proprio oggi, però, io affronterò me stessa, quì, su questo Forum, per me, e per tutte le altre donne che hanno subito violenza.
E inizierò con la parola : FINE.
Grazie amico mio.

[SM=x1061915]



Bravissima, la parola FINE! è la soluzione psicologica per riuscire a mandare via, dal nostro incoscio, la bestia del senso di colpa.
Questa procedura si chiama: Psicoincisione, ed è una forma di autodeterminazione.
Un bacione
Pino
Salute a Tutti
00sabato 14 aprile 2007 21:38
Era preferibile fosse stato soltanto un sogno
nikitha
00sabato 14 aprile 2007 23:26
[SM=x1061916]


Magari, anche solo un' incubo....

Ciao "salute a tutti", che piacere sentirti....

[SM=x1061918]
Salute a Tutti
00sabato 14 aprile 2007 23:36
Capisco che hai alle spalle una famiglia fantastica
coltivala e vogliatevi bene. Ora e sempre.

Al di fuori troverai solo delusioni [SM=x1061918]
nikitha
00domenica 15 aprile 2007 19:50
Salute a tutti....
sai che ti voglio bene, come un amico.
Sono stata un po' dura con te, nella discussione sugli animali.
Semplice divergenza e anche volonta' di ribadire un mio personale concetto di amore e giustizia che comprenda ogni creatura.
Non me ne volere.
Anche le formiche, nel loro piccolo, si inc [SM=x1061929] .
Ormai, un po' mi conosci.
Grazie delle tue parole.
Le apprezzo infinitamente.


Love,

[SM=x1061915]
@Salila@
00venerdì 27 aprile 2007 19:49
Re: un ricordo incancellabile.


Wall.Kill,

tu stai affrontando un tema estremamente delicato, e doloroso.
E' passato molto tempo da quel giorno, e oggi, dopo anni, l' ho ricordato.
Faccio fatica anche solo ad accennarlo in questo Forum.
Ma non riesco ad esprimermi perche', in questo momento, ho il cuore ferito e le lacrime che non riesco a frenare.
Ero poco piu' che una ragazzina.
Non ho urlato.
Ho pensato solo a sopravvivere.
Non riesco, oggi, a dire neppure una parola in piu'.
Scusate, ma e' impossibile dimenticare.
Si puo' solo provare a non ricordare mai.
Ma non ci si riesce.
Forse parlarne puo' sciogliere il peso momentaneamente.
Ma esso ritorna, e ritorna ancora.
E non finisce mai.
Con affetto,

[SM=x1061974]

[Modificato da nikitha 12/04/2007 20.15]

[Modificato da nikitha 12/04/2007 20.38]



ti leggo solo ora carissima e non ci possono essere parole abbastanza confortanti. Posso solo mandarti tutto l'amore che ho dentro!
Questa è una cosa che mi ha sempre spaventata da quando sono bambina. Ho rischiato di subire violenza a 16 anni ma mi è andata bene...eppure dentro di me, da qualche parte sento questo dolore, come se cmq l'avessi subita, come ci fosse un ricordo nascosto nell'inconscio. Non riesco a sentire le notizie a tg, non riesco a vedere film dove ci sia questo tipo di violenza..ne ho il puro terrore..non vado in giro con i mezzi per questa paura..eppure non ricordo di aver subito nulla del genere.
MA...da una seduta di rebirthing..è venuto fuori che la violenza l'ho subita davvero ma il trauma è stato tale da non riuscire a ricordare molto..chi..cosa..quando..non sò e forse non lo saprò mai! ci sono dolori che a volte non vogliamo assolutamente che vengano fuori anche se l'unico rimedio x eliminarli, è proprio quello di ricordarli!! NOn sò se credete nella reincarnazione...ma a volte sono traumi che riguardano altre vite...ciò nonostante sono traumi che rimangono impressi nell'anima e lì resteranno a fare un gran dolore, fino a quando non li ricorderemo x lasciarli andare! ma il dolore..il dolore a volte è così grande....
nikitha
00domenica 29 aprile 2007 17:07
[SM=x1061915]


Mia cara,

grazie per le tue parole.
Quante cose si scoprono dopo che si rompe il silenzio....quante compagne di sofferenza!
Non importa se credo o non credo alla reincarnazione...
Ma credo fermamente che l' amore possa sanare molte ferite.
In questo senso, se mi permetti, ti sono vicina.
Perchè non c'è alcuno che soffra, che io non ami.
Un abbraccio di cuore,

[SM=x1061918]


pyccolo
00domenica 29 aprile 2007 18:40
Re:

Scritto da: nikitha 29/04/2007 17.07
[SM=x1061915]


Mia cara,

grazie per le tue parole.
Quante cose si scoprono dopo che si rompe il silenzio....quante compagne di sofferenza!
Non importa se credo o non credo alla reincarnazione...
Ma credo fermamente che l' amore possa sanare molte ferite.
In questo senso, se mi permetti, ti sono vicina.
Perchè non c'è alcuno che soffra, che io non ami.
Un abbraccio di cuore,

[SM=x1061918]






Mi piacerebbe intervenire in questo thread, ma temo che potrei essere frainteso, data la delicatezza dell'argomento e la sofferenza che esso arreca.
Ci ho pensato a lungo, ma non saprei nemmeno da dove cominciare...trovo duro.
Sta di fatto che ciò che mi piacerebbe che avvenisse, per le donne che hanno subito, sarebbe la totale libertà da pensieri opprimenti del passato.

Per ora mi limito a leggervi ed a prendere atto del vs compresibilissimo stato d'animo.

Tanti cari saluti ed auguri per un futuro di serenità [SM=x1061969]

Pyccolo









nikitha
00lunedì 30 aprile 2007 10:29

Mi piacerebbe intervenire in questo thread, ma temo che potrei essere frainteso, data la delicatezza dell'argomento e la sofferenza che esso arreca.



Grazie anche a te, Pyccolo, della tua delicatezza.
Sei ben accetto, naturalmente...
Sentiti libero, hai fatto sempre degli interventi molto interessanti.
Non credo che potresti urtare la sensibilità di qualcuno....


In amicizia,


[SM=x1061918]
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