Iran, giustiziata Delara Darabi - Amnesty protesta: "Processo iniquo"

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@nounou@
00venerdì 1 maggio 2009 20:13
La pittrice, 23 anni, è stata condannata a morte per un delitto commesso 6 anni fa
Il suo avvocato non è stato avvertito: "Cinica mossa da parte delle autorità.

ROMA - E' stata giustiziata oggi in Iran Delara Darabi, la pittrice condannata a morte per un omicidio commesso a 17 anni. Lo rende noto Amnesty International sul proprio sito web.

L'organizzazione per la difesa dei diritti umani condanna l'esecuzione e accusa: "Il suo avvocato non è stato informato, nonostante l'obbligo di legge di ricevere la comunicazione 48 ore prima dell'esecuzione", ha detto Hassiba Hadj Sahraoui, viceresponsabile di Amnesty per il Medio Oriente ed il Nord Africa.

"Questa sembra essere stata una cinica mossa da parte delle autorità per evitare proteste interne ed internazionali, che avrebbero potuto salvare la vita di Delara", ha aggiunto.

L'esecuzione è avvenuta nonostante fosse stata accordata all'imputata, il 19 aprile scorso, una sospensione di due mesi della pena.

Delara Darabi è stata riconosciuta colpevole di avere ucciso nel 2003 a scopo di rapina una parente con l'aiuto del suo ragazzo, condannato per questo a dieci anni di reclusione. Dopo l'arresto la ragazza confessò di essere stata l'esecutrice materiale del delitto, ma durante il processo negò ogni responsabilità, gettando le colpe sul giovane.

Amnesty International non considera il processo equo, e la corte si è rifiutata di prendere in esame ulteriori prove, denuncia l'organizzazione.

L'esecuzione della pittrice porta a 140 il numero di persone giustiziate in Iran nel 2009. Si tratta della seconda donna.

FONTE
MARINICA
00venerdì 1 maggio 2009 23:05
(.. dedicata alle donne maltrattate e uccise)
di
mariella mulas

"Mai più"

Rosa china
in gambo pungente
che stille rosse
segnano di dolore
come parole
di oltraggio nel cuore.
Nel corpo abbandonato
pudore svelato,
la vita umiliata,
il germe spento
dal silenzio del respiro.
L’ultimo grido..
L’ultimo sguardo..
Mai più sarò
nella coscienza
a dirti infame
a dirti t’ho amato..
E tu
impaziente
mi hai reciso…
Ti lascio il mio inferno
come veste di perdono.


www.poesieracconti.it/poesie/opera-8817

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@nounou@
00domenica 3 maggio 2009 12:40
Una piazza per ricordare Delara

Proposta dei rifugiati politici iraniani: la Capitale
dedichi un luogo o un museo alla pittrice impiccata



Delara Darabi, uccisa il primo maggio in Iran

Una piazza per Delara Darabi. Parte da Roma la proposta di intitolare alla ragazza-pittrice giustiziata il primo maggio in Iran, una piazza, una strada o un museo della Capitale. L’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia lancia un appello urgente al sindaco Gianni Alemanno che aveva firmato la petizione di Amnesty International per salvare l'artista 23enne condannata a morte per un omicidio che avrebbe commesso nel 2003 quando era ancora minorenne.

Nell'appello si chiede di «intitolare una piazza, una via oppure un museo a nome di Delara Darabi, impiccata all’alba del primo maggio nella città di Rasht in Iran settentrionale. Questo fatto deve essere considerato un atto fortissimo di protesta e di condanna contro l’esecuzione della giovane pittrice iraniana». Un gesto simbolico «per dimostrare il forte dolore del mondo civile - si legge ancora nell'appello - il mondo occidentale e in particolare la città di Roma, come culto della civiltà, deve dimostrare la sua vicinanza e solidarietà alla famiglia di Delara Darabi che, per amore del fidanzato, aveva rivendicata la responsabilità».

MOBILITAZIONE - L'esecuzione di Delara Darabi ha scioccato il mondo. Delara è stata uccisa di mattina presto, di venerdì, giorno sacro per gli islamici senza che ne fosse data notizia al suo avvocato né alla sua famiglia.

L'impiccagione era stata fissata inizialmente per il 20 aprile, ma dopo la mobilitazione nazionale e internazionale per salvare l'artista, il capo della magistratura di Teheran, l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, aveva firmato una sospensione «per un breve periodo di tempo» per dare modo alla famiglia della vittima di riflettere sulla richiesta di perdono avanzata dai genitori di Delara.

Si pensava in un rinvio di due mesi, invece il boia ha atteso solamente dieci giorni. «Vogliamo esprimere le condoglianze della nostra comunità alla famiglia di Delara - scrive sul sito Davood Karimi, presidente dei Rifugiati politici iraniani in Italia - e a tutto il popolo iraniano che si era radunato attorno alla famiglia e aveva insistentemente chiesto ai parenti della donna uccisa dal fidanzato di Delara di perdonare la ragazza». A chi volesse aderire all'appello per intitolare una piazza o un museo a Delara «chiediamo di mandare un email al sindaco di Roma (ld.gabinetto@comune.roma.it) e mandarne una copia a irandemocratico@yahoo.it».

Carlotta De Leo
02 maggio 2009

Fonte
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