Immigrati: Onu ripete critiche su respingimenti, sono fuorilegge

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@nounou@
00venerdì 15 maggio 2009 19:38
ROMA (Reuters)

La pratica dei respingimenti in acque internazionali di barconi di migranti verso le coste europee adottata da alcuni giorni dal governo italiano è in contrasto con la Convenzione di Ginevra e le normative Ue e italiane.
Lo ha detto oggi il rappresentante in Italia dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, incontrando il ministro dell'Interno Roberto Maroni, come riferisce un comunicato.

La nota dell'Unhcr è stata diffusa dopo l'incontro al Viminale tra Maroni e Laurens Jolles "per discutere delle implicazioni derivanti dalla politica dei respingimenti di migranti e richiedenti asilo verso la Libia attuata recentemente dal governo italiano".

Jolles, che rappresenta in Italia l'agenzia dell'Onu per i profughi, "ha ribadito che la nuova politica inaugurata dal governo si pone in contrasto con il principio del non respingimento sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, che trova applicazione anche in acque internazionali".

"Questo fondamentale principio, che non conosce limitazione geografica, è contenuto anche nella normativa europea e nell'ordinamento giuridico italiano", dice il comunicato.

Per questo l'Unhcr dice di aver chiesto al Viminale di riammettere in Italia le persone respinte nei giorni scorsi, spiegando che "dal punto di vista del diritto internazionale, l'Italia è responsabile per le conseguenze del respingimento".

L'ufficio stampa del ministero dell'Interno ha detto che per il momento non ha commenti da fare.

L'Unhcr ha anche "bocciato" la proposta di Maroni di accertare direttamente in Libia le domande di asilo, spiegando che "non vi sono al momento le condizioni necessarie per svolgere tale attività".

"Nel corso dell'incontro si è anche discusso della possibilità di costituire un tavolo tecnico con le parti coinvolte e la partecipazione dell'Unione Europea, per elaborare una strategia che miri a rafforzare lo spazio di protezione in Libia - dice il comunicato - ivi compresa la ratifica da parte di questo paese della Convenzione di Ginevra del 1951
Secondo l'Unhcr "più del 70% delle 31.200 domande d'asilo presentate nel 2008 in Italia provengono da persone sbarcate sulle coste meridionali", e due migranti su tre arrivati sulle coste italiane hanno fatto domanda.

Sempre lo scorso anno, "il tasso di riconoscimento di una qualche forma di protezione (status di rifugiato o protezione sussidiaria/umanitaria) delle persone arrivate via mare è stato di circa il 50%".

L'ambasciatore dell'Italia presso l'Unione europea ha riferito oggi di aver chiesto che il tema dell'immigrazione sia inserito nell'agenda del prossimo consiglio dei capi di Stato e di governo che si terrà a metà giugno.


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