Il servizio domenicale nella capitale è esoso, nella città della Moratti situazione diversa.
Quanto costa muoversi in una grande città quando si è su una carrozzella? Molti di noi non se lo sono forse mai chiesto, qualcun altro lo sa per esperienza personale.
Massimo Lorusso la risposta la conosce. Perché è il presidente di un’associazione per disabili, la Rsd Sorriso Onlus, nata con lo scopo di abbattere le eterne “barriere architettoniche dell'indifferenza”. E lo sa anche perché - all’età di 21 anni - è rimasto paralizzato, dal collo in giù, e da allora è in sedia a rotelle.
A Roma per spostarvi pagate fino a 200 euro
Ma Massimo vive a Milano. E i prezzi di Roma non li conosceva. Fino a pochi giorni fa, almeno, quando in vista di un evento organizzato dalla sua associazione per domani nella capitale, chiama il centralino di Trambus Abile per informazioni.
Il costo? 23 euro dalla Stazione Termini fino all'Hotel in Via Antonio Bosio, per un percorso inferiore ai 3 km. Massimo si informa anche per il ritorno, a percorso inverso. “Mi spiace, domenica non siamo in servizio”, risponde il centralinista. Nessuna soluzione? “Se pagavo 200 euro Il grande cuore samaritano del Trambus mi accompagnano di corsa e con tanto amore disinteressato”, ci spiega amaro.
A Milano solo 2 euro, e vi portano ovunque
I 200 euro sono una cifra spaventosa. Ma i 23 euro forse ai non “addetti ai lavori” possono sembrare ragionevoli. “Non è così”, chiarisce Massimo. “A Milano per spostarti con Radiobus, il servizio targato Atm, che è l’azienda dei trasporti locale, paghi per ogni corsa, 2,50 euro. 3 euro se il biglietto lo compri direttamente in vettura, e il tutto indipendentemente dal percorso”.
La differenza salta agli occhi: a Roma spostarsi in carrozzella costa 7 volte di più. “Non è così in assoluto, spiega ancora il presidente dell’associazione. I residenti nella Capitale viaggiano gratis, ma per una città turistica come Roma non avere un servizio del genere per tutti gli altri è senza dubbio penalizzante. Io Roma l’adoro - ci dice - è una città stupenda. Ma non è a misura disabile”. E chiamando il centralino di Milano ci confermano che i 2,50 euro valgono per tutti, residenti o meno, e il servizio è valido in tutto il territorio Comunale, dalle 20 alle 2 di notte.
Perché la Capitale costa tanto?
Possibile? Da Trambus prendono le distanze. E ci spiegano che le tariffe sono concordate con il Dipartimento V del Comune di Roma, Politiche dei Servizi sociali e alla persona. Anche i 200 euro li ha stabiliti il Comune? Dall’azienda ci rispondono che no, quella è una tariffa applicata da una società esterna a Trambus, a cui i centralinisti possono rimandare nei giorni festivi, in cui il servizio non è attivo.
E Atm, come fa ad avere prezzi tanto economici? Stessa risposta: le tariffe non dipendono da loro, ma sono stabilite dal Comune.
Insomma, facile immaginare che a Milano ci siano più fondi per i disabili. Ma Massimo se lo spiega anche così: “A Milano ci sono diverse aziende private che si occupano di trasporto per i disabili, con prezzi concorrenziali. A Roma, no”.
La conclusione? Massimo, se vuole arrivare dall’hotel in cui c’è la manifestazione alla stazione di Roma, domani sera, dovrebbe pagare 200 euro. A Milano 2,50. “Sono sciacalli della disabilità”, si sfoga, “Noi vogliamo viaggiare, girare in città come tutti gli altri”.
Ma possono farlo solo a caro prezzo.
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