Gli studenti che si sono recati, come ogni mattina, all’Università La Sapienza di Roma, hanno trovato oggi una città universitaria blindata:

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Jon Konneri
00giovedì 11 giugno 2009 14:46
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200906articoli/44531girata.asp

ROMA
Gli studenti che si sono recati, come ogni mattina, all’Università La Sapienza di Roma, hanno trovato oggi una città universitaria blindata: camionette di Polizia e Carabinieri, dieci finora sul perimetro dell’Università, Polizia municipale a presidiare tutte le vie d’accesso, e motociclette falchI della Polizia che pattugliano gli ingressi principali. Motivo del dispiegamento di forze è la visita del leader libico Muammar Gheddafi, atteso oggi alle 12 e per la quale l’onda studentesca si è già mobilitata ricevendo il sostegno della Sinistra radicale romana. Alle 10 è previsto un presidio studentesco di fronte la facoltà di Lettere e uno dei portavoce degli studenti, Francesco Raparelli, ha detto ieri che non accadrà quanto già accaduto in occasione della visita del Papa, quando gli studenti che volevano contestare sono stati lasciati fuori dall’ateneo.

Le misure di sicurezza predisposte per la visita del colonnello Muammar Gheddafi stanno provocando alcuni disagi agli studenti della Sapienza, che oggi devono affrontare la sessione d’esami. I corridoi transennati creati all’interno della città universitaria hanno costretto ragazzi e ragazze a scavalcare in alcuni punti, e con qualche difficoltà: «Ho la gonna, come faccio a passare?», ha chiesto Valentina, studentessa di Lettere a un agente della polizia in borghese che, comprensivo, ha spostato in via eccezionale una transenna. Non è andata altrettanto bene a Cinzia che, difronte alla stessa difficoltà, è dovuta tornare indietro fino a piazzale Aldo Moro per imboccare il corridoio giusto, quello che la porta all’ingresso della facoltà: «Sono la prima della mia sessione», ha spiegato con disappunto, «ma rischio di fare tardi e di saltare l’esame». Anche in virtù di queste difficoltà, poliziotti e carabinieri sono stati posti all’ingresso della città universitaria, in piazzale Aldo Moro, per instradare gli studenti e dare loro tutte le informazioni necessarie.

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Siamo molto lontani ancora dai diritti umani
Paxuxu
00venerdì 12 giugno 2009 13:05
E' vero, anche perchè se si tiene presente che quando provò a parlare un'altro Capo di Stato, hanno fatto di tutto per scoraggiarlo.

Ma si sa, se parla UNO che è un'assassino HA DIRITTO, gli altri no, perchè QUESTA è la famosa giustizia all'italiana!


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Paxuxu


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