Etichette e intenti. Forse ci siamo

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Claudio Cava
00mercoledì 20 febbraio 2008 08:29

Pino:

La verità, Claudio, è che sei un vero ateo?

Io sono un vero cristiano?

O siamo solo uomini accomunati dall'amore verso la giustizia, unica cosa vera per tutti gli uomini presenti, passati e futuri, senza eccezioni?




Forse finalmente ci siamo.


Quello che siamo, vero selenita o vero marziano o vero vulcaniano che sia, non deve fare la differenza, anzi, non deve neanche essere preso in considerazione.

Ateo di tipo xxx, tdG di tipo xxx, cattolico di tipo xxx .....

Ma dove siamo, in cucina a seguire ricette?

Le persone sensate, di buon cuore, di nobili intenti, amanti della giustizia, con la voglia di raddrizzare le storture dei propri capi e padroni, dei propri consimili, dei propri antecessori stanno dappertutto, in ogni schieramento.

Costoro, le persone APERTE (aperte E BASTA) devono unirsi, e combattere unite contro gli "altri", contro le persone CHIUSE, chiuse nella loro tracotanza, nel loro integralismo, coloro che vogliono solo sopraffare, presenti in ogni schieramento.


E devono farlo prendendo il meglio di ciascuno, puntanto su cio' che unisce, in questo caso facilissimo da individuare.
Sugli INTENTI che uniscono, non sulle etichette.
Le etichette servono solo a dividere, a generare distinzioni che inevitabilmente portano al dissidio, alla concorrenza.


Devono farlo con metodi derivati da cio' che unisce culturalmente e idealmente. Anche religiosamente, perche' no, anzi...




Bah.

Mi sembra di fare il maestro dell' ovvio, come al solito.

Chiudo qui.



Ciao
Claudio

Claudio Cava
00mercoledì 20 febbraio 2008 08:47
Voglio precisare che la mia non e' una proposta.
Non include la mia persona nel modo piu' assoluto.

E' il mio modo di vedere.
Appartiene al mio "modus vivendi".

Nel quale "qui" e in questo contesto mi sono ritrovato praticamente solo. E non lo dico per lamentarmi, anzi...


Insomma, se volete, prendetelo come consiglio di un amico, ma niente di piu'.

Io, comunque vada, ho chiuso, o almeno, sto per chiudere, qui su FFZ.
Vado verso nuovi orizzonti, sempre con gli stessi scopi.
E' una decisione che va maturando da ormai un paio di mesi.

E, sia ben chiaro, non e' una reazione, di nessun tipo, tantomeno emotiva.


Ciao
Claudio

pyccolo
00mercoledì 20 febbraio 2008 10:53
Re:
Claudio Cava, 20/02/2008 8.29:


Pino:

La verità, Claudio, è che sei un vero ateo?

Io sono un vero cristiano?

O siamo solo uomini accomunati dall'amore verso la giustizia, unica cosa vera per tutti gli uomini presenti, passati e futuri, senza eccezioni?




Forse finalmente ci siamo.


Quello che siamo, vero selenita o vero marziano o vero vulcaniano che sia, non deve fare la differenza, anzi, non deve neanche essere preso in considerazione.

Ateo di tipo xxx, tdG di tipo xxx, cattolico di tipo xxx .....

Ma dove siamo, in cucina a seguire ricette?

Le persone sensate, di buon cuore, di nobili intenti, amanti della giustizia, con la voglia di raddrizzare le storture dei propri capi e padroni, dei propri consimili, dei propri antecessori stanno dappertutto, in ogni schieramento.

Costoro, le persone APERTE (aperte E BASTA) devono unirsi, e combattere unite contro gli "altri", contro le persone CHIUSE, chiuse nella loro tracotanza, nel loro integralismo, coloro che vogliono solo sopraffare, presenti in ogni schieramento.


E devono farlo prendendo il meglio di ciascuno, puntanto su cio' che unisce, in questo caso facilissimo da individuare.
Sugli INTENTI che uniscono, non sulle etichette.
Le etichette servono solo a dividere, a generare distinzioni che inevitabilmente portano al dissidio, alla concorrenza.


Devono farlo con metodi derivati da cio' che unisce culturalmente e idealmente. Anche religiosamente, perche' no, anzi...




Bah.

Mi sembra di fare il maestro dell' ovvio, come al solito.

Chiudo qui.



Ciao
Claudio





[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
Mi sei piaciuto molto. Commento molto nobile e raffinato il tuo.
In particolare riprendo questo:
" ... devono farlo prendendo il meglio di ciascuno, puntanto su cio' che unisce, in questo caso facilissimo da individuare.
Sugli INTENTI che uniscono, non sulle etichette.
Le etichette servono solo a dividere, a generare distinzioni che inevitabilmente portano al dissidio, alla concorrenza."

E gli intenti sono il riconoscimento dei diritti umani e la loro affermazione.

Grazie Claudio.

Un abbraccio [SM=x1061920]

Pyccolo




Claudio Cava
00mercoledì 20 febbraio 2008 11:28
Re: Re:
pyccolo, 20.02.2008 10:53:


E gli intenti sono il riconoscimento dei diritti umani e la loro affermazione.
[SM=x1061920]




Certo Amico mio,

Ma da quanto si legge in giro sembrano tante questioni in sospeso che con i diritti umani, almeno apparentemente, poco hanno a che fare.

TdG "aperti al pluralismo" contro tdG "ortodossi" con cattolici "brutti e cattivi" che fanno da arbitro.
A volte. A volte sembra che vorrebbero stabilire anche le denominazioni. Ma tutti uniti, tdG e cattolici, a voler stabilire anche se uno abbia o no il diritto di ritenersi cio' che cappero gli pare.

Il tutto complicato dalla presenza degli ex-tdG.
Ci mancava solo l' ateo.
Arrivo' anche quello.

Anzi no, quello c' e' da prima di loro.

Ma nessuno se ne e' accorto [SM=g27988]



Al tutto va aggiunto il continuo fregiarsi del termine "cristiano".

Tale atteggiamento esclude di suo ogni partecipazione di atei o di credenti di altre sponde.

Non parlo di me, io sono un caso a parte.
Cerco solo di mettermi nei panni di chi non sa niente e viene a leggere qui.


Ricambio l' abbraccio.
Claudio
PS: Noi due siamo l' esempio vivente di quanto possano avere in comune un ateo e un credente.
Dici che qualcuno se ne accorge?
E pensera' magari "azz, allora figuriamoci io, cattolico, con un tdG"
Ovviamente scherzo, non sono un illuso, e neanche un imbecille.



parliamonepino
00giovedì 21 febbraio 2008 00:38

Sugli INTENTI che uniscono, non sulle etichette.
Le etichette servono solo a dividere, a generare distinzioni che inevitabilmente portano al dissidio, alla concorrenza.



Sono fiero di poter affermare che con questi interventi si da funzionalità per facilitare il raggiungimento reciproco del fine comune.
Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà, pace, dialogo di civiltà, valore del sapere.

Così si diventa parte di un progetto di intenti comuni, che può cambiare profondamente la cooperazione fra gli uomini.

Bravo Claudio!!!

un abbraccio
Pino





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