Alfano: "Gratuito patrocino alle vittime di violenze sessuali"

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@nounou@
00giovedì 29 gennaio 2009 22:40
ROMA - "La difesa legale delle donne violentate sarà a carico dello Stato". Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, parlando all'Aula del Senato, annuncia che "è intenzione del governo presentare un emendamento al ddl sicurezza che preveda il patrocinio gratuito per le vittime delle violenze sessuali".

Non è un caso che l'annuncio arrivi a pochi giorni dall'arresto dei responsabili di due dei tre stupri avvenuti nella zona di Roma in queste ultime settimane.

Sarà patrocinio gratuito indipendentemente dal reddito della vittima. Una riforma che il ministro aveva annunciato ieri durante la relazione sullo stato della giustizia, precisando che i condannati per mafia non potranno più accedere al beneficio.

Un paradosso giudiziario che ha permesso finora anche ai boss mafiosi condannati di farsi pagare la difesa legale. Bastava dimostrassero di essere nullatenenti e il gioco era fatto. Sotto i 9.700 euro di reddito, tutti, compresi i camorristi, potevano ottenere il contributo.

"Con la riforma che introdurremo nel ddl sicurezza - ha precisato il ministro - ai condannati con sentenza definitiva per associazione mafiosa, associazione al contrabbando e traffico di stupefacenti, il gratuito patrocinio non sarà più concesso. Sarà un risparmio sufficiente - ha concluso Alfano - per coprire le spese che affronteremo concedendo il patrocinio gratuito alle donne violentate".

Scelta accolta con soddisfazione dal vicepresidente di Telefono Rosa Paola Lattes: "A scoraggiare le denunce di violenza sessuale erano proprio l'elevata spesa legale da affrontare, oltre ai tempi biblici dei processi".
Più freddo il commento della senatrice del Pd Marina Magistrelli: "E' una buona notizia ma non basta. Sicurezza è lotta al degrado delle periferie, illuminazione pubblica, controlli sulle strade, intercettazioni telefoniche, certezza della pena, ragionevole durata del processo. Il gratuito patrocinio è sicuramente una buona notizia. Ma interviene quando la violenza è già stata compiuta".


Intanto, La Camera dice sì a larga maggioranza al disegno di legge anti-stalking, che introduce il reato di atti persecutori e molestie insistenti, punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. I voti a favore sono stati 379, due quelli contrari e tre gli astenuti. Il provvedimento passa al Senato. "Un grande giorno per le donne, per la politica, per il Paese": questo il commento del ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna.

La Stampa

@nounou@
00giovedì 29 gennaio 2009 22:50

Intanto, La Camera dice sì a larga maggioranza al disegno di legge anti-stalking, che introduce il reato di atti persecutori e molestie insistenti, punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. I voti a favore sono stati 379, due quelli contrari e tre gli astenuti. Il provvedimento passa al Senato. "Un grande giorno per le donne, per la politica, per il Paese": questo il commento del ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna.



devo aggiungere..e speriamo saranno applicate veramente!!!
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