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Dio crea solo originali

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2011 10:22
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[SM=g1660862] Il confronto è un'attitudine sciocca,
visto che una persona è unica e incomparabile.
Quando questa comprensione sedimenta dentro di te, la gelosia scompare.
Ogni essere umano è unico e incomparabile.
Tu sei semplicemente te stesso:
nessuno è mai stato simile a te, e nessuno potrà mai esserlo.
E non occorre neppure che tu assomigli a qualcun altro, chiunque esso sia.
Dio crea solo originali, non crede nelle imitazioni!
(Osho)




Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
14/01/2011 09:59
 
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Re:
danila555, 13/01/2011 23.18:

[SM=g1660862] Il confronto è un'attitudine sciocca,
visto che una persona è unica e incomparabile.
Quando questa comprensione sedimenta dentro di te, la gelosia scompare.
Ogni essere umano è unico e incomparabile.
Tu sei semplicemente te stesso:
nessuno è mai stato simile a te, e nessuno potrà mai esserlo.
E non occorre neppure che tu assomigli a qualcun altro, chiunque esso sia.
Dio crea solo originali, non crede nelle imitazioni!
(Osho)





Concordo.

Per confronto infatti alcuni pensano all'imposizione delle altrui opinioni, mentre altri ritengono invece di poter valutare una differente idea, da prospettiva diversa, con differenti parametri di valutazione.

non siamo in grado di vagliare tutto e tutti ed a volte ci accorgiamo che la nostra idea non è la migliore.

Se "nella moltitudine dei consiglieri c'è la riuscita" può anche essere che, in un determinato contesto, la maggioranza stia sbagliando.

in definitiva si dovrebbe poter prendere personalmente ogni decisione senza dover subire ogni sorta di pressione.

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14/01/2011 16:24
 
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Re: Re:
Kalos52, 14/01/2011 9.59:




Concordo.

Per confronto infatti alcuni pensano all'imposizione delle altrui opinioni, mentre altri ritengono invece di poter valutare una differente idea, da prospettiva diversa, con differenti parametri di valutazione.



Secondo me Osho in questo contesto vuole dimostrare che il confronto che ha come conseguenza una gelosia in amore, nelle amicizie, nel campo lavorativo, sia negativa. Credo sia questo il contesto in cui viene espresso questo concetto.
La gelosia è quell'emozione che viene dalla non accettazione di noi stessi per quello che siamo, perché facciamo il confronto con gli altri che crediamo siano migliori di noi. Questo intendevo.
Se partiamo dal presupposto che tutti siamo diversi perché unici, allora il confronto è impossibile perché non ci sono parametri di riferimento.
Certamente, hai pienamente ragione se per confronto intendiamo una conversazione in cui ci sia diversità di opinioni: in questo contesto il confronto è sicuramente positivo perché ci fa vedere le cose da prospettive diverse.

Comunque, riflettendoci, è la stessa cosa.
Accettiamo opinioni diverse perché siamo diversi, siamo unici, abbiamo valori e principi diversi.
Non so se sono riuscita ad esprimermi con chiarezza! Ho ingarbugliato un po'?

[SM=g1660865]








Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
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14/01/2011 21:21
 
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un quadro
da qualche parte lessi di un paragone .
Ognuno di noi fa parte di una piccola porzione del quadro, e tutti siamo importanti in egual misura.
Se dovesse mancare quel piccolo frammento al quadro mancherebbe per essere completo.
Così è l'uomo dovremmo imparare ad apprezzare di più anche quelli che sembrano insignificanti, perchè tutti facciamo parte di un bellissimo disegno divino.....forse.
14/01/2011 21:37
 
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Re: Re: Re:
danila555, 14/01/2011 16.24:




Secondo me Osho in questo contesto vuole dimostrare che il confronto che ha come conseguenza una gelosia in amore, nelle amicizie, nel campo lavorativo, sia negativa. Credo sia questo il contesto in cui viene espresso questo concetto.

La gelosia è quell'emozione che viene dalla non accettazione di noi stessi per quello che siamo, perché facciamo il confronto con gli altri che crediamo siano migliori di noi. Questo intendevo.
Se partiamo dal presupposto che tutti siamo diversi perché unici, allora il confronto è impossibile perché non ci sono parametri di riferimento.
Certamente, hai pienamente ragione se per confronto intendiamo una conversazione in cui ci sia diversità di opinioni: in questo contesto il confronto è sicuramente positivo perché ci fa vedere le cose da prospettive diverse.

Comunque, riflettendoci, è la stessa cosa.
Accettiamo opinioni diverse perché siamo diversi, siamo unici, abbiamo valori e principi diversi.
Non so se sono riuscita ad esprimermi con chiarezza! Ho ingarbugliato un po'?



No, diciamo le stesse cose viste da diverse angolazioni.

Sono uniche le nostre impronte digitali ed altrettanto le nostre gocce di sangue quindi, in effetti, non esiste un individuo identico ad un'altro, esattamente come si differenziano i fiocchi di neve.

Inoltre le tue argomentazioni mi aiutano a riflettere che vi sono persone (come te) con una mente spirituale che comprendono anche i discorsi "terreni" ma vi è anche chi possiede esclusivamente una mente terrena, carnale, limitata e non riesce ad andare oltre l'ovvio ragionando regolarmente in modo assai materiale, dominato da sentimenti espressi con termini che ruotano costantemente, all'infinito, intorno al sesso virtuale e teorico.
[SM=x1061920]
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14/01/2011 22:57
 
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Re: Re: Re: Re:
Kalos52, 14/01/2011 21.37:

danila555, 14/01/2011 16.24:



ma vi è anche chi possiede esclusivamente una mente terrena, carnale, limitata e non riesce ad andare oltre l'ovvio ragionando regolarmente in modo assai materiale, dominato da sentimenti espressi con termini che ruotano costantemente, all'infinito, intorno al sesso virtuale e teorico.
[SM=x1061920]

[/POSTQUOTE

E' ovvio, del resto nessuno può fare niente per far capire loro che la vita non è puro materialismo. Che diritto ne abbiamo poi?
Se non è giunto il momento, la molla non scatta. E potrebbe non scattare per tutto il corso della loro vita. Se ci dovesse essere una vita successiva forse... ma questo è un altro discorso...
E' così, noi possiamo lavorare su noi stessi, non sugli altri, nel rispetto dell'unicità di cui parlavamo prima.
E non possiamo nemmeno criticarli, dobbiamo amarli perché anche loro sono importanti per l'evoluzione, sono delle tessere di un puzzle come diceva la nostra amica nel post precedente, di quel puzzle che è il Tutto, che è puro Amore, che è Forza, Luce, Energia, Potenza infiniti.
Tutti siamo unici ed importanti allo stesso modo.

[SM=x1061958]






Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
15/01/2011 09:04
 
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Re: un quadro
maria24, 14/01/2011 21.21:

da qualche parte lessi di un paragone .
Ognuno di noi fa parte di una piccola porzione del quadro, e tutti siamo importanti in egual misura.
Se dovesse mancare quel piccolo frammento al quadro mancherebbe per essere completo.
Così è l'uomo dovremmo imparare ad apprezzare di più anche quelli che sembrano insignificanti, perchè tutti facciamo parte di un bellissimo disegno divino.....forse.




Dubito molto che guerre e pestilenze, malattie infettive, invalidità, fame all'eccesso, perdita di lavoro, famiglie separate, incidenti d'auto, alluvioni, tornadi, morti per festeggiamenti di capodanno, morti per droga, facciano parte di un qualche "disegno divino".

Semmai parte di un pessimo quadro, una "crosta" priva di valore.

L'essere divino in tutto ciò non riesco a vederlo. A meno che non parliamo dei crudeli, gelosi ed infantili Dei della mitologia greca.

Vedo invece l'amore, l'amicizia, la solidarietà di ogni giorno, anche nelle piccole cose, anche nel contributo di un Euro, offerto a chi ha meno di noi e soffre e necessita di un pezzetto di pane, di una semplice espressione di conforto o di un sorriso.

Kalos
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15/01/2011 15:34
 
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Re: Re: un quadro
Kalos52, 15/01/2011 9.04:




Dubito molto che guerre e pestilenze, malattie infettive, invalidità, fame all'eccesso, perdita di lavoro, famiglie separate, incidenti d'auto, alluvioni, tornadi, morti per festeggiamenti di capodanno, morti per droga, facciano parte di un qualche "disegno divino".


Kalos



Scusa Kalos, ma noi non possiamo sapere qual è il disegno divino. Sarebbe troppo bello saperlo. Sappiamo solo che è un disegno d'amore.
Certamente è molto difficile riscontrarlo nella sofferenza.
Ma noi non sappiamo se quella sofferenza potrebbe essere necessaria a un uomo o a un gruppo di uomini per l'evoluzione. E quindi per raggiungere uno stato di coscieza che va ben oltre la sofferenza.
Dalla sofferenza c'è la rinascita ed il punto di partenza per una crescita individuale e collettiva.
La stessa cosa potrebbe essere detta nei casi di omicidi, di stupri...
Cosa aveva fatto la povera Sara per meritare una fine come quella che ha fatto?
Il sacrificio di Sara e la sofferenza dei familiari potrebbero.....

Non so se sto dicendo delle cavolate ma Gesù cosa aveva fatto per meritare la morte in croce?
Kalos, nemmeno qui vedi un disegno divino?

[SM=g2093952]





Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
15/01/2011 15:58
 
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Re: Re: Re: un quadro
danila555, 15/01/2011 15.34:



Scusa Kalos, ma noi non possiamo sapere qual è il disegno divino. Sarebbe troppo bello saperlo. Sappiamo solo che è un disegno d'amore.
Certamente è molto difficile riscontrarlo nella sofferenza.
Ma noi non sappiamo se quella sofferenza potrebbe essere necessaria a un uomo o a un gruppo di uomini per l'evoluzione. E quindi per raggiungere uno stato di coscieza che va ben oltre la sofferenza.
Dalla sofferenza c'è la rinascita ed il punto di partenza per una crescita individuale e collettiva.
La stessa cosa potrebbe essere detta nei casi di omicidi, di stupri...
Cosa aveva fatto la povera Sara per meritare una fine come quella che ha fatto?
Il sacrificio di Sara e la sofferenza dei familiari potrebbero.....


Non so se sto dicendo delle cavolate ma Gesù cosa aveva fatto per meritare la morte in croce?
Kalos, nemmeno qui vedi un disegno divino?

[SM=g2093952]







Alcune cose avvengono per "disegno": le scelte di lavoro, il trasloco, la spesa quotidiana e decidiamo volontariamente cosa e come.

Sara Scazzi non ha deciso nulla, non ha partecipato attivamente ad alcun disegno, lo ha subìto. Gesù invece ha fatto delle scelte, dolorose certo, ma riccamente ricompensate. Era consapevole e nessuno lo ha costretto.

tra l'altro era certo del risultato finale e della "promozione in cielo".

non così l'umanità in genere che non ha diritto di voto e si limita sempre e solo a pagare il conto.

Ovviamente ognuno è libero di dare un nome al proprio Dio e di vederlo presente nella propria vita.

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16/01/2011 00:02
 
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Hai ragione, sicuramente Sara non ha partecipato attivamente e volontariamente al disegno ma noi non abbiamo una consapevolezza tale per comprenderne il disegno, sempre se c'è.

Chi parteciperebbe volontariamente al proprio omicidio?

Posso portare un altro esempio. Mio padre, morto l'anno scorso, è stato per dieci lunghi anni infermo a letto senza riuscire a dire parola. Ho detto dieci anni. E' sempre stato un uomo buono, retto, dedito alla famiglia... meritava di stare per dieci anni infermo? Nemmeno mio padre ha scelto quella vita, anche lui l'ha subita e ti garantisco che, se c'è stato un disegno, siamo stati coinvolti tutti noi familiari. Con mia madre abbiamo parlato a lungo di questa cosa e l'unico appiglio che avevamo era il disegno divino che noi non conoscevamo e che ci ha fatto accettare la situazione.

Io devo credere, voglio credere che c'è questo disegno, solo così riesco ad accettare tante situazioni che altrimenti non troverebbero spiegazione.

[SM=g10949]



Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
16/01/2011 11:42
 
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Re:
danila555, 16/01/2011 0.02:

Hai ragione, sicuramente Sara non ha partecipato attivamente e volontariamente al disegno ma noi non abbiamo una consapevolezza tale per comprenderne il disegno, sempre se c'è.

Chi parteciperebbe volontariamente al proprio omicidio?

Posso portare un altro esempio. Mio padre, morto l'anno scorso, è stato per dieci lunghi anni infermo a letto senza riuscire a dire parola. Ho detto dieci anni. E' sempre stato un uomo buono, retto, dedito alla famiglia... meritava di stare per dieci anni infermo? Nemmeno mio padre ha scelto quella vita, anche lui l'ha subita e ti garantisco che, se c'è stato un disegno, siamo stati coinvolti tutti noi familiari. Con mia madre abbiamo parlato a lungo di questa cosa e l'unico appiglio che avevamo era il disegno divino che noi non conoscevamo e che ci ha fatto accettare la situazione.

Io devo credere, voglio credere che c'è questo disegno, solo così riesco ad accettare tante situazioni che altrimenti non troverebbero spiegazione.

[SM=g10949]




le mie sentite condoglianze per la tua perdita.

Il dolore può anche far parte di un disegno, come in un intervento chirurgico è previsto ed inevitabile.

può essere che tutta l'umanità sia in una virtuale sala operatoria sotto i ferri di un celeste chirurgo?

Non lo so ma se il pensarlo può aiutare a sentirsi meglio, a sopportare, allora ben venga questa ipotesi.

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16/01/2011 18:47
 
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Re: Re:
Kalos52, 16/01/2011 11.42:




le mie sentite condoglianze per la tua perdita.

Il dolore può anche far parte di un disegno, come in un intervento chirurgico è previsto ed inevitabile.

può essere che tutta l'umanità sia in una virtuale sala operatoria sotto i ferri di un celeste chirurgo?

Non lo so ma se il pensarlo può aiutare a sentirsi meglio, a sopportare, allora ben venga questa ipotesi.




Secondo me, noi tutti con i nostri pensieri ed i nostri desideri facciamo parte e siamo responsabili dell'Universo che ci circonda. Secondo la legge dell'attrazione (per coloro che ci credono, chiaramente)noi siamo responsabili della Creazione di ciò che ci circonda. Se in questa umanità persone con pensieri creativi "negativi" o di morte e distruzione ci aiutano a creare questo Universo, abbiamo tutti il dovere di alzare la nostra vibrazione al fine di creare un Universo migliore. Questo in virtù del fatto che siamo tutti pezzi di un puzzle per completare il quale, sono necessarie tutte le tessere.
Se non facciamo nulla, non possiamo lamentarci se l'Universo va come va.
Se una buona parte degli uomini raggiungono un alto grado di consapevolezza, aumentando la vibrazione, neutralizzeranno i pensieri negativi e di morte e renderanno questo universo migliore.

[SM=g1380275]

[SM=g2093952]


Mi fa comunque molto piacere potermi confrontare con voi su temi un po' delicati come questo.





Il cambiamento ha luogo quando superiamo un ostacolo alla volta!
16/01/2011 19:33
 
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Re: Re: Re:
danila555, 16/01/2011 18.47:



Secondo me, noi tutti con i nostri pensieri ed i nostri desideri facciamo parte e siamo responsabili dell'Universo che ci circonda. Secondo la legge dell'attrazione (per coloro che ci credono, chiaramente)noi siamo responsabili della Creazione di ciò che ci circonda. Se in questa umanità persone con pensieri creativi "negativi" o di morte e distruzione ci aiutano a creare questo Universo, abbiamo tutti il dovere di alzare la nostra vibrazione al fine di creare un Universo migliore. Questo in virtù del fatto che siamo tutti pezzi di un puzzle per completare il quale, sono necessarie tutte le tessere.
Se non facciamo nulla, non possiamo lamentarci se l'Universo va come va.
Se una buona parte degli uomini raggiungono un alto grado di consapevolezza, aumentando la vibrazione, neutralizzeranno i pensieri negativi e di morte e renderanno questo universo migliore.

[SM=g1380275]

[SM=g2093952]


Mi fa comunque molto piacere potermi confrontare con voi su temi un po' delicati come questo.






immagino che se il "grande compositore" dell'immenso puzzle della nostra vita ha già deciso a favore o contro il nostro bene o i nostri interessi, a che varrebbe impegnarsi, sforzarsi, pur con atteggiamento positivo e costruttivo, se poi già è stato programmato come e dove collocarci, se la nostra minuscola nicchia è stata predisposta?

in quanto alle vibrazioni positive, sono pienamente d'accordo: non per nulla, a volte, "a pelle" siamo attratti da alcuni e infastiditi da altri che trasmettono solo negatività.

E' difficile neutralizzare completamente pensieri negativi e di morte perchè da essi siamo circondati, ogni giorno, e non possiamo escluderli totalmente dalla nostra mente. [SM=x1061920]
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16/01/2011 22:00
 
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Re: Re: Re: Re:
Kalos52, 16/01/2011 19.33:




immagino che se il "grande compositore" dell'immenso puzzle della nostra vita ha già deciso a favore o contro il nostro bene o i nostri interessi, a che varrebbe impegnarsi, sforzarsi, pur con atteggiamento positivo e costruttivo, se poi già è stato programmato come e dove collocarci, se la nostra minuscola nicchia è stata predisposta?

in quanto alle vibrazioni positive, sono pienamente d'accordo: non per nulla, a volte, "a pelle" siamo attratti da alcuni e infastiditi da altri che trasmettono solo negatività.

E' difficile neutralizzare completamente pensieri negativi e di morte perchè da essi siamo circondati, ogni giorno, e non possiamo escluderli totalmente dalla nostra mente. [SM=x1061920]



Non so perché non sono riuscita a pubblicare il post precedente. Lo riassumo in poche parole.
Tu parli di un grande compositore al di fuori di noi. Ma dentro di noi c'è una piccola parte di divinità: è quella che ci fa creare la nostra realtà e partecipa al progetto d'amore insieme agli altri.
Il fine di tutto è il progetto d'amore. Il mezzo per arrivarci lo scegliamo noi attraverso il libero arbitrio.
Prima ho parlato di un puzzle ma è meglio parlare di ologramma in cui ogni parte contiene il tutto ed è contenuta dal tutto.
Quando si ammala una parte, tutto il resto va ad aiutare quella parte.
Se parliamo del nostro organismo ed un organo si ammala, tutti gli altri ne soffrono e per guarire l'organo, bisogna guarire tutto l'rganismo: è il concetto su cui si basa la medicina olistica.


[SM=g1380261]





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LA SCELTA
Nella bibbia si parla di una scelta dell'uomo di conoscere sia il bene che il male, perche' vorremmo essere come Dio, avere la sua conoscenza.
Personaggi come dal film schinderlist(non so come si scrive)hanno sperimentato un'umanita' al di la'della misericordia ordinaria mettendo sulla croce la loro vita come l'esempio di Gesu' quel chicco di grano ha portato sicuramente frutto e' stato d'esempio per molti. L'umanita' puo' essere meglio di quello che è, nei disastri come haiti, ci saranno persone che tirano fuori un' umanita incredibile e ci sono persone che sono la vergogna dell'umanita', ma tutto questo gioire ed inorridire mette in moto sicuramente qualcosa di divino
17/01/2011 10:20
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
danila555, 16/01/2011 22.00:



Non so perché non sono riuscita a pubblicare il post precedente. Lo riassumo in poche parole.
Tu parli di un grande compositore al di fuori di noi. Ma dentro di noi c'è una piccola parte di divinità: è quella che ci fa creare la nostra realtà e partecipa al progetto d'amore insieme agli altri.
Il fine di tutto è il progetto d'amore. Il mezzo per arrivarci lo scegliamo noi attraverso il libero arbitrio.
Prima ho parlato di un puzzle ma è meglio parlare di ologramma in cui ogni parte contiene il tutto ed è contenuta dal tutto.
Quando si ammala una parte, tutto il resto va ad aiutare quella parte.
Se parliamo del nostro organismo ed un organo si ammala, tutti gli altri ne soffrono e per guarire l'organo, bisogna guarire tutto l'rganismo: è il concetto su cui si basa la medicina olistica.


[SM=g1380261]






L'ologramma mi piace di più.

Il puzzle, con i suoi singoli pezzi ad incastro già decisi in partenza, mi fa sentire prigioniero delle altrui scelte.

Essere parte di un ologramma mi fa essere in movimento e quindi più vivo e partecipe.
[SM=x1061956]
[Modificato da Kalos52 17/01/2011 10:22]
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