Re: TROPPO PRESTO SI LIBRANO NEL CIELO?
Un’eredità è paragonabile a un dono.
Spesso i genitori lavorano duramente molti anni per lasciare un’eredità ai figli, che può consistere di denaro, una proprietà o forse un oggetto prezioso.
In ogni caso è una prova dell’amore dei genitori.
Per un padre e una madre è una cosa meravigliosa mettere al mondo una nuova persona e prendersene cura!
Se siamo genitori, le nostre azioni dimostrano che consideriamo i nostri figli come un dono?
La risposta non è così scontata, come si potrebbe superficialmente pensare.
Quando i nostri figli non soddisfano le nostre aspettative, non si attengono di buon grado alle norme familiari, gettiamo, per così dire, la spugna?
Oppure comprendiamo che la "lentezza" nelle risposte è solo la conferma di una tempistica diversa?
I figli hanno bisogno di sentire che i genitori li amano e si interessano di loro.
occorre sapere cosa pensano e quindi occorre ascoltarli quando rivolgono domande, o quando raccontano episodi della loro giornata, apparentemente infantili.
In effetti per insegnare bene bisogna ascoltare con attenzione e mostrare sincero interesse.
Un genitore dovrebbe resistere alla tendenza a respingere il figlio che ha qualcosa da raccontare o da chiedere, liquidandolo con un brusco: “Va’ via, non vedi che ho da fare?”
Se un genitore ha veramente "qualcosa di più urgente" da fare dovrebbe dire al figlio che parleranno della cosa più tardi, e poi dovrà mantenere la parola.
In questo modo il figlio percepirà il sincero interesse del genitore e si sentirà più incline a confidare in lui.
È appropriato che i genitori manifestino il loro affetto prendendo fra le braccia i figli e stringendoli a sé.
Se c’è sincero affetto e amore fra genitori e figli, essi reagiranno meglio agli sforzi di correggerli ed educarli.
Quanto tempo si deve dedicare ai figli?
Alcuni hanno messo in dubbio che i figli abbiano veramente bisogno di molto tempo e delle amorevoli attenzioni dei loro genitori.
Un’idea relativa all’educazione che è stata abilmente promossa è quella del cosiddetto "tempo di qualità".
Secondo i sostenitori di questa idea, i bambini non hanno bisogno che i genitori dedichino loro molto tempo, a condizione che il tempo che trascorrono insieme, seppur limitato, sia significativo e ben pianificato.
Ma quanto è valido il concetto del tempo di qualità?
Potrebbe essere che l'espressione "tempo di qualità" sia stato coniato per non far sentire in colpa i genitori?
una giustificazione per dedicare meno tempo ai figli?
Oppure un alibi che nasconde l'esigenza di volersi occupare d'altro?
È stato concepito tenendo presente il benessere dei bambini?
Parlando con i bambini si scopre che “quello che desiderano maggiormente dai genitori è che trascorrano più tempo con loro” dedicando loro “la massima attenzione”.
Tutto il tempo che i figli non trascorrono con i genitori, lo trascorrono con gli altri.
Ma gli altri chi?
Abbiamo la certezza che "quegli altri" non stiano rapidamente distruggendo tutto ciò che faticosamente abbiamo noi costruito?
Quanto tempo quindi i genitori dovrebbero dedicare ai figli?
Senza alcun dubbio, i genitori devono interagire con i figli educandoli costantemente, mentre si mangia insieme, in viaggio, nei momenti di relax, quindi ogni giorno.
E' fondamentale che i genitori comprendano l'importanza di instillare nei figli i valori morali, il rispetto, l'onestà, cosa che può contribuire a formare solide basi nella speranza di costruire per loro un futuro, si auspica, sicuro e felice.
Kalos