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Berlusconi improcessabile per legge. ( QUALE LEGGE ? )

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2010 00:15
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11/03/2010 13:44
 
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Berlusconi improcessabile per legge. Bagarre al Senato

    
Berlusconi improcessabile per legge.
Bagarre al Senato

.di  Claudia Fusani.


La diciannovesima norma ad personam, ad uso e consumo del presidente Berlusconi, diventa legge alle 19 e 35 in un’aula del Senato che ieri, una volta di più, ne ha viste di tutti i colori. Negli stessi minuti nell’aula Bachelet, sede del plenum del Consiglio superiore della magistratura, il parlamento dei giudici approva un documento (due soli voti contrari) che afferma che il premier è un rischio per la democrazia per «i suoi continui ed infondati attacchi alle toghe, mina l’equilibrio tra poteri che è alla base della democrazia».

Occorre avere occhi molti elastici, quasi strabici oltre che attenti, per seguire il senso delle cose e della giornata.

Il Parlamento «viola palesemente» – secondo le opposizioni –
la Costituzione pur di mettere Berlusconi al riparo dai suoi processi approvando il legittimo impedimento, «una legge giusta” dice il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri «per combattere l’uso politico della giustizia».


E la magistratura, fatto senza precedenti,
approva un documento che, all’apposto, accusa il premier di comportamenti illiberali tali da minare la tenuta democratica. Due fronti, Berlusconi premier in fuga dai processi dove è imputato e la magistratura che fa il suo dovere processandolo, che in queste settimane stanno combattendo la battaglia finale di una guerra in corso da sedici anni.

La cosa più certa, alla fine, è che i due processi in cui Berlusconi è imputato –

Mills e compravendita diritti tv –saranno nelle prossime ore di nuovo congelati per la seconda volta in meno di due anni.

Il voto di fiducia ha ucciso, una volta di più, ogni dibattito e ridotto le opposizioni a semplici comparse.

Schifani ha anche negato la diretta tv. «L’ennesima porcata» ha attaccato Felice Belisario capogruppo dell’Italia dei Valori.

Fino al voto finale della sera il Pdl ha letteralmente snobbato l’aula se si escludono le presenze di Gasparri, Vizzini, Ombretta Colli e Berselli.

Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, aveva chiesto al premier di «venire in aula e mettere la faccia su un provvedimento destinato a lui medesimo e ai suoi ministri su cui il governo ha preteso la fiducia».

Nulla da fare. S’è dovuta accontentare
di un «soggetto-oggetto di contemplazione, per quanto più giovane, come il ministro Alfano». Ma a sera, per il voto finale, nessun ministro siederà al banco del governo.
Le cose sono andate nell’unico modo in cui potevano andare. I senatori dell’Idv seduti a terra in aula con la Costituzione in mano.

Il senatore Scanu (Pd) che immagina la maggioranza «a casa mentre vi grattate i ventri obesi con il vostro cuore a forma di salvadanaio».

Nel pomeriggio l’Idv decide di far parlare alcune magliette indossate sopra camicie e cravatte. C’è scritto: «Fatti processare» e «L’ennesima legge porcata».

Silvia Della Monica
, capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, racconta la nascita dell’«iperimputato Berlusconi in nome del quale viene scardinato l’ordinamento giuridico».

Luigi Zanda dice: «Io ho paura perché Berlusconi sta spappolando lo stato di diritto».

Durissimo, come sempre, Luigi Li Gotti (Idv): «La crisi economica e della democrazia, la nascita di oligarchie, tutto questo è terreno fertile per gli autoritarismi».

Il Pd affida la dichiarazione di voto a Nicola La Torre: «La giustizia per voi è una tela di ragno che blocca gli insetti piccoli mentre quelli grandi la possono perforare.
Dal primo di gennaio quest’aula in 13 sedute e 46 ore ha saputo parlare solo di processo breve e legittimo impedimento».

Dai banchi del Pd si alzano tutti in piedi con la Costituzione in mano.

È bagarre, fino alla fine, mentre il capogruppo Gasparri cerca di difendere qualcosa che neppure lui sa come fare.

Non è certo una vittoria, questa, per il Pdl.

L’imbarazzo non è solo tra i leghisti. Alcuni senatori del Pdl, quelli meno noti, scuotono la testa. Più che il merito della legge, non approvano il metodo, il voto di fiducia. «Berlusconi – spiega uno di loro – sta cercando di alzare il livello dello scontro. Ce lo ha detto, è la condizione in cui ha dimostrato di rendere meglio.
Ma questo non fa bene al paese».

.11 marzo 2010

fonte: 
www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=96053 
[Modificato da ®@ffstef@n 11/03/2010 13:48]
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12/03/2010 00:15
 
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Silvio Berlusconi è legittimamente
un impedito

   

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