Fonte: it.reuters.com/article/topNews/idITMIE6270LT20100308
BERLINO (Reuters) - Il ministro della Giustizia tedesco oggi ha accusato il Vaticano di aver coperto gravi abusi sessuali all'interno della Chiesa in Germania, dopo che sono emerse nuove notizie da tre scuole cattoliche della Baviera.
Sabine Leutheusser-Schnarrenberger ha definito gli sviluppi "spaventosi" dopo che sono stati rivelati nuovi casi di abusi psicologici e sessuali dal coro della cattedrale a Regensburg, da una scuola benedettina a Ettal e da una scuola di capuccini a Burghausen.
Le rivelazione seguono le notizie del mese scorso secondo cui sacerdoti cattolici avrebbero abusato sessualmente di oltre 100 bambini nelle scuole gesuite di tutta la Germania, cosa che ha portato alle scuse pubbliche dell'arcivescovo Robert Zollitsch, capo della conferenza episcopale tedesca.
"In molte scuole c'è stato un muro di silenzio che ha consentito abusi e violenze", ha detto alla radio Leutheusser-Schnarrenberger, laica e liberale, che è stata la principale critica all'interno del governo nei confronti della chiesa.
"Anche i casi più gravi di abusi sono stati oggetto del segreto papale e non dovrebbero essere rivelati al di fuori della Chiesa", ha aggiunto, citanto una direttiva della congregazione cattolica del 2001.
I dirigenti ecclesiastici respingono le sue accuse. Il vescovo Stephan Ackermann, che parla per la chiesa sul tema degli abusi, ha definito "assurdi" i commenti del ministro.
"Le nostre linee guida insistono per coinvolgere i magistrati di stato", ha detto al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Papa Benedetto XVI ha incontrato il mese scorso in Vaticano i vescovi irlandesi per un reprimenda sullo scandalo pedofilia dopo un rapporto del governo secondo cui i leader della chiesa avrebbero coperto i diffusi abusi dei preti sui bambini per 30 anni.
Il Vaticano ha detto di appoggiare pienamente la decisione della diocesi di Regensburg della scorsa settimana di indagare apertamente sui casi di abuso, secondo quanto riportato dall'Osservatore Romano.