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03/01/2010 19:52 | |
Epifania 2010I re magi, come i tre moschettieri, non sono tre, ma quattro: Gaspare, Melchiorre, Baldassare e la cosiddetta Befana, bistrattata per invidia maschile ma in realtà un’astrofisica con la testa non solo nelle stelle come i suoi colleghi maschi ma con un profondo senso pratico, molto agile e scattante, inventrice della scopa volante, bella come sono gli incroci fra diverse razze ben riuscite e quindi “bastarda” , con molto senso dell’ironia e poca voglia di perdere tempo per le voglie degli uomini e quindi vestita di stracci.
Vista la stella cometa, i tre magi decidono di andare a trovare il nuovo Messia.
“Ma no, perché andare adesso? C’è l’allerta della protezione civile per la tempesta di sabbia e poi mettiamo in imbarazzo la Madonna che sarà ben stanca dopo il parto, con i pannolini da lavare e la capanna in disordine per il bue e l’asinello che stanno fermi solo nei presepi! Andiamoci più in là, magari quando Gesù impara a camminare e ha bisogno pure di qualcuno che gli stia dietro mentre va a fare la spesa!”
Niente da fare, nessuno ascolta la Befana, anzi preparano i doni: oro, incenso e mirra
“Ma cosa se ne fa di questi doni un bambino? Gesù poi! Regaliamogli la stampa di Gutenberg, così almeno non deve distribuire i dieci comandamenti incisi su tavole di pietra che pesano tanto”
“No, l’oro ci vuole, è un simbolo reale, un dono di valore, dà potere”
“Allora diamogli la polvere da sparo, l’uranio, la scissione dell’atomo, la bomba atomica”
“Brava, proprio te che hai appena detto: cosa se ne fa di questi doni! Gesù poi! Manco fosse un guerrafondaio”
“Appunto, almeno siam sicuri che li distruggerà e non avremo guerre, comunque mi è venuto in mente un dono più moderno ancora per lui: una bella connessione internet così si fa un blog e predica in tutto il mondo”
“E ai vecchietti come gliela spiega la buona novella?”
“Regaliamogli anche il digitale terrestre, Rai 1, Rai 2, Rai 3, canale 5, Italia 1, rete 4 e tutti i numeri nei secoli dei secoli amen”
“E il cavaliere poi come ci rimane?”
“Gli porterò una statuetta del duomo di Milano che gli piace tanto”
“Befana, lascia perdere che adesso si spaventerebbe solo a vedertela tirare fuori dal sacco, no, un bell’incenso in segno del suo potere nella chiesa, guarda, ho fatto un salto dalle transenne e ne ho preso un pò nel Vaticano mentre le guardie svizzere dormivano”
“E non ti hanno preso?
“Non sono saltato addosso a nessuno, e poi in una parafarmacia mi sono procurato anche la mirra, unguento per gli unti del Signore!”
“Adesso lo dico io: e il cavaliere poi come ci rimane che ha detto d’essere lui l’unto del Signore?
Ma ancora di più sono due regali che noi mamme detestiamo: il fumo, che portano a cattivi vizi e l’unto che sporca tutta la casa no, no, ci vogliono altri regali che gli possano servire, come una calcolatrice per fare i conti, almeno quando moltiplicherà i pani e i pesci ci saprà dire quanta gente c’era, e quanto ne hanno mangiato in media…”
Niente da fare, nessuno ascolta la Befana, sellano i cammelli e si parte con l’oro, l’incenso e la mirra, seguendo la stella cometa, ma ad un certo punto non la vedono più.
“L’avete poi preso il navigatore satellitare?”
e i tre Magi tutti insieme: “Dovevi prenderlo tu, noi abbiamo pensato ai regali”
“No, carini, io ho preparato la colazione al sacco, i sacchi a pelo e ho spazzolato il pelo ai cammelli, mi sembra d’aver fatto fin troppo, e poi lo sapevate voi dov’era: al posto della bussola, ma già, perdete sempre la bussola!”
Cominciano a chiedere in Gerusalemme tra un’intifada e l’altra, e re Erode, riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informa da loro dove il Cristo deve nascere. Essi gli dicono: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta:”E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un principe, che pascerà il mio popolo Israele”».
Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informa esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa; e, mandandoli a Betlemme, dice loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch’io vada ad adorarlo».*
La Befana mentre i magi sono con re Erode, si ferma a fare un po’ di pettegolezzi con la servitù, ed appena i suoi compagni escono dice con disgusto:
“Che ceffo! non mi piace per niente questo Erode che dicono il Grande! Che brutto governatore che hanno quelli della Giudea, sono ancora più sfigati di quelli del Lazio, già suo padre non era uno stinco di santo, ma questo! Tanto per cominciare un voltagabbana: prima stava con Marco Antonio e poi era prontamente passato dopo la sconfitta di Antonio ad Azio con Ottaviano Augusto, ha fatto uccidere la moglie ed alcuni dei suoi figli temendo che complottassero per spodestarlo, io di questo non mi fido, comunque adesso la cometa si rivede e andiamo a trovare il Bambino prima che viene giorno e non si vede più”
Partono e la stella, va davanti a loro finché giunta al luogo dov’è il bambino, si ferma sopra, è un posto soleggiato ed essendo ad energia solare si potrà ricaricare bene.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostrati, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono i doni: oro, incenso e mirra. (detto al passato perché questo nel presente non c’è mai)
Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornano al loro paese per un’altra via, con la Befana che continua a ripetere:
“L’avevo detto io che è un tipo losco” .
16 Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adira moltissimo, e manda a uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il suo territorio dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era esattamente informato dai magi.
17 Allora si adempie quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più. E la Befana continua a brontolare: ma perché siamo venuti qui a combinare tutto ’sto casino, quando i pastori gli avevano già portato in dono tutto quello di cui un bimbo ha bisogno: il latte per nutrirsi e la lana di pecora per coprirsi?
E i leghisti vedendo l’oro, ci hanno fatto pure passare, senza battere ciglio nemmeno con te che sei nero e te che sei giallo. Ma il peggio è che questo Erode non muore mai.
16 Allora Hitler, temendo il potere economico degli ebrei si adira moltissimo, e manda a uccidere i bambini nei forni di Auschwitz Allora si adempie quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito in Polonia un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più. 16 Allora Bush, vedendo crollare le torri gemelle, si adira moltissimo, e manda a bombardare in Iraq e in Afganistan
17 Allora si adempie quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito in Oriente un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più. 16 Allora i fanatici, vedendosi beffati dai potenti, si adirano moltissimo, e mandano a reclutare piccoli per farne bambini soldato
17 Allora si adempie quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito nel terzo mondo un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più. 16 Allora i grandi poteri economici, decidono di arricchirsi affamando ed assetando per far valere sempre di più le loro merci, mandando a lavorare bimbi piccoli sottopagati e malnutriti, o rendendo dipendenti da droghe e medicine quelli dei paesi sviluppati.
17 Allora si adempie quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito in tutto il mondo un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più…….
http://www.mentecritica.net/epifania-2010/meccanica-delle-cose/vere-donne/anna-m-caputano/15959/
[Modificato da ®@ffstef@n 03/01/2010 20:04] |