Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!



   
 
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A CHE SERVE AVERE RIMORSI QUANDO NON HAI SCELTA?

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2010 15:22
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06/12/2009 12:53
 
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Capita nella vita di non avere che l'imbarazzo della scelta, perchè le opportunità sono molte.

Capita di fare delle scelte giuste e di esserne compiaciuti e soddisfatti.

Può capitare di fare delle scelte sbagliate, di accorgersi dopo molto tempo di averle fatte e di non riuscire a tornare indietro, causando rimorsi e rimpianti, a volte, una grande rabbia interiore.

Un'altra riflessione da fare è quando la scelta che prima ci sembrava giusta, la migliore, l'unica, ad un certo punto ci si rende conto che era la più sbagliata, che avevamo torto.
Cosa succede, in questi casi?
E' difficile spiegare come la sensibilità di una persona si manifesta dopo aver compreso che alcune sue scelte non erano quelle giuste e, magari, siamo giunti a questa consapevolezza dopo 1 minuto, 1 ora, 1 giorno, 1 anno, decenni.
E' tardi per tornare indietro?
Si può tornare indietro e riparare?

C'è un detto che dice "il cimitero è pieno di persone che non hanno avuto una seconda possibilità di scelta"!

E' terribile quando non si ha la possibilità di scegliere, infatti, c'è una frase di un famoso drammaturgo che dice "C'è poca scelta tra le mele marce". (William Shakespeare).

Mi sono anche accorto che, al momento estremo, alcune persone, comprendono di essere stati occupati tanto tempo in scelte sbagliate, senza concludere nulla.

Purtroppo, l'argomento che riguarda le nostre scelte di vita può essere strumentalizzato da una cultura religiosa o da una cultura sociale, creando radicati sensi di colpa, difficili da espirpare.

Indipendentemente quali siano le nostre scelte, se giuste o sbagliate, o unica possibilità, è necessario liberarsi dei sensi di colpa, anche se in qualche modo abbiamo recato danni agli altri o a noi stessi.

Basta con i sensi di colpa e con i rimorsi, perchè generano sensazioni di malessere, di disagio, di inadeguatezza, di frustrazione e di angoscia.

Le scelte giuste ci fanno sentire bene, le scelte sbagliate ci fanno diventare più saggi e compiere l'opera umana più bella: essere utile al prossimo.

Pino Lupo
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10/12/2009 14:51
 
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Il problema è stabilire quali sono i criteri giusti per poter distinguere il bene dal male, le scelte giuste da quelle sbagliate!? quando sono sicuro che sono sulla buona strada?
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Re:
santapazienzauno, 10/12/2009 14.51:


Il problema è stabilire quali sono i criteri giusti per poter distinguere il bene dal male, le scelte giuste da quelle sbagliate!? quando sono sicuro che sono sulla buona strada?



Non esiste una formula precisa per essere certi di seguire una strada che, nella sostanza, sia quella giusta.

E' importante, prima di tutto, capire cosa vogliamo e quali desideri vogliamo realizzare, a breve e a lungo termine.

E' fondamentale avere degli obiettivi da raggiungere.

Dobbiamo anche scoprire quali sono le nostre predisposizioni, cosa ci appaga veramente, qual'è la nostra identità.


Ma può succedere, nella vita, di sentirsi confusi e incerti rispetto alle decisioni da prendere e alle cose da fare.

Se siamo molto giovani, è normale che ci si trovi di fronte a molti dilemmi.

Se abbiamo già fatto un percorso e le cose non sono andate come volevamo, o ci siamo ingannati e sono passati molti anni, allora, può essere più doloroso trovare nuovi orizzonti.

Vorresti cambiare qualcosa, ma non sai dove e come trovare le energie utili per agire, con efficacia, nella giusta direzione.

Altre volte, tutto sembra essere a posto e non ci sono particolari problemi, ma questo non basta a farti sentire serena e felice.

Oppure può capitare di trovarti impreparata di fronte ad eventi che sembrano più grandi di te e pensare che non riuscirai più a venirne fuori.

Può accadere che le tue certezze si trasformino in dubbio o che, per qualsiasi motivo, diventi molto difficile fidarti degli altri e di te stessa.

Non c'è dubbio che è inutile assumere un atteggiamento da "vittime" ed informare tutto il mondo del "dramma" nel quale si può essere caduti.

Si devono lasciare i "vecchi pesi", fare un punto reale della situazione, fare una verifica del nostro modo di vedere le cose e ritrovare la motivazione e l'entusiasmo che servono per riportarti in un punto di equilibrio e di chiarezza.

Parti da dove ti trovi e, qualunque cosa possa esserti accaduta, comincia a riscattare il tuo diritto di essere libera e l'unica responsabile della tua vita.


"La Verità non è una parola, nè un concetto. Non è la tua verità o la mia verità, la verità Cristiana o quella Musulmana. La Verità, come l'amore, non ha nazionalità". (KRISHNAMURTI)

Pino Lupo
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[Modificato da parliamonepino 10/12/2009 20:08]



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è vero ,

se sei giovane ,vuoi cambiare il mondo a tua immagine e somglianza .....

e più passa il tempo ,sei costretto a fare i conti con te stesso ,ed allora incominci a cercare di capire quali sono i tuoi obbiettivi e se sono realizzabili .
incominci a capire in che tipo di società vivi ,e di conseguenza esamini le tue forze se sono all'altezza dei tuoi obbiettivi .

Cercare di pianificare la propria vita non è facile ,soprattutto per un giovane d'oggi bombardato dalla mattina a sera da spot pubblicitari di tutti i tipi ....da pseudoreligiosi a consumistici...

forse l'ideale sarebbe estraniarsi un attimo da tutto quello che ci circonda e dare spazio alle priorità che sentiamo con più impeto....

dopo di che iniziare a seguire il proprio IO e analizzare periodicamente il proprio percorso .....

sentire tutte le campane possibili e immaginabili ,ma poi decidere con la propria testa .

tutto questo è facile scriverlo ,lo so.....

ma metterlo in pratica è veramente tosto.....

cmq la base è mettere al centro la propria personalità ,il proprio IO

prevedere le problematiche future che un tuo gesto può portare a te stesso non è facile ,
analizzare il più possibile se intraprendere un impegno duraturo è la "madre delle decisioni"
magari senza ritorno ,
come può essere un grosso debito ,come un mutuo o un matrimonio (perchè anche questo è un contratto ...e può essere devastante perchè è uno di quei contratti a vita ,dove non si è minimamente tutelati e se lo vuoi rescindere ti crea una incognita che ti può rovinare tutta l'esistenza )

così ,quando saremo alla fine della vita ,se saremo fortunati di aver avuto il tempo necessario per rivederla ,potremo dire se è andata come volevamo.

l'importante è ricordarsi che le decisioni basilari della nostra vita le dovremo prendere in assoluta solitudine ,perchè alla fine l'uomo anche se circondato da una moltitudine di persone parenti amici ecc,è e sarà sempre SOLO.

666

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Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.

Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.


[SM=g28002]




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