Aggiungo, per dare valore a quanto scritto sopra, che la polemica, intesa come attacco verbale, assume i connotati di una guerra, e le persone diventano bersagli da colpire.
In alcuni casi, la polemica può essere un confronto energico che, in seguito, può portare dei risultati positivi.
Purtroppo, il più delle volte, la polemica, cade nella volgarità, nel sarcasmo e diventa controproducente perchè impoverisce la discussione.
E' insito, nella polemica, un atteggiamento di potere, di forza, ed è normale che, in questo modo, non si desidera raggiungere un accordo tra le parti, ma si vuole solo imporre il proprio pensiero, mascherandolo come una normale discussione.
Mentre, il dialogo ed il confronto, implicano motivazioni diverse, perchè la discussione non è unilatelale, non diventa un monologo, ma una opportunità di scambio delle proprie idee e delle proprie convinzioni, senza necessariamente assumere un atteggiamento di superiorità negativa.
Questa è una riflessione molto semplice. C'è un grande bisogno di semplicità, oggi, perchè tutto è diventato complicato e complesso; questo ci allontana da quella sensibilità di sentimenti, necessari per capire la vita per quello che è, una cosa semplice e grandiosa.
La complicazione, osserva Gerry McGovern, "è una sorta di inquinamento intellettuale che annebbia il pensiero. La complicazione non è un segno di intelligenza, ma piuttosto il segno di una mente iperattiva affetta da bulimia. Il vero genio e la grande qualità stanno nella capacità di trasformare un problema complesso in una soluzione semplice e concretamente efficace".
Saluti
Pino Lupo
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