"AMICI MIEI" NEI FORUM

Uno dei film più geniali e significativi del regista Monicelli, nato da una idea di un altro grande regista Pietro Germi, è "Amici miei", del 1975.

E' una commedia che vede protagonisti 5 amici che, nonostante un età matura continuano, attraverso un repertorio fatto di scherzi, di trovate goliardiche, nel cercare di mantenere uno spirito canzonatorio che li rende eterni giovani, per mantenere uno stato di irresponsabilità che caratterizza l'infanzia in uno stato continuo di spensieratezza.

Questo modo di fare, dà un senso di fuga, a questi amici, da una vita travagliata e spesso insoddisfacente, piena di affanni e responsabilità, una vita senza obiettivi o prospettive.

E' un film tutt'altro che comico, anzi, l'umorismo e l'ironia mascherano una grande amarezza un disincanto esistenziale che sfocia, in alcuni casi, nel patetico.

Fatta questa premessa, posso dire che questo tipo di persone, con caratteristiche simili, si sono affacciate nei forum di discussione, con l'intento di "dissacrare" ogni iniziativa, sbeffeggiando e ridicolizzando persone e argomenti.

Spesso, il cinismo di queste persone rasenta uno spirito cattivo come se fosse l'unica fonte di libertà nell'esprimere la loro angoscia interiore dove l'esistenzialità della vita è inutile, quindi, credono che tutti coloro che si battono per un ideale siano dei cretini e degli inetti.

E' un continuo girotondo nel ferire ad oltranza tutti quelli che gli capitano a tiro, senza un fine preciso, solo per il gusto di distruggere il pensiero del prossimo, il loro credo.

E' una corsa disperata e tragica nel rendere tutto decaduto. Non esistono veri orizzonti di giustizia o di solidarietà per queste persone, ma solo quello di far precipitare tutto nella meschinità della vita quotidiana con battute che loro spacciano per "satira" o "ironia", invece, sono penosi tentativi per congedarsi dalla vita con "disimpegno".

Saluti
Pino Lupo

Paxuxu

Per la serie...
I Bellissimi
di Rete4,
 poco fa è terminato un film dal titolo :

"BASTA GUARDARE IL CIELO": Film sull’Amicizia


vi propongo un breve riassunto proposto su internet da..
Edoardo Parente classe 5ª B

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"BASTA GUARDARE IL CIELO": Film sull’Amicizia

Tratto da un romanzo di successo (Freak the migthy), "Basta

guardare il cielo" è la storia avventurosa di due ragazzi che,

ispirati dalle vicende di Re Artù e dei cavalieri della tavola

rotonda, iniziano un viaggio alla ricerca del bene per scoprire alla

fine il tesoro più grande che ci sia: l’AMICIZIA.

La storia ha inizio quando Max sa che ha due nuovi vicini. Max

inizia a spiare Kevin in ogni momento della giornata cercando di

conoscerlo meglio. Si sono conosciuti meglio quando Kevin gli ha

dato ripetizioni di lettura; ed è a quel punto che ha confessato di

non essere stato lui a farlo cadere in palestra pochi attimi prima

ma la solita banda di bulli; ed è da quel momento che si

conoscono meglio.

Kevin è un ragazzo basso, gracile e, sfortunatamente, anche

disabile, cammina con stampelle e tutori, è per giunta gobbo. È

dispiaciuto solo per una cosa: non riuscire a guardare il cielo, ma

quando Max lo ha alzato sulle sue spalle, è cambiato tutto. Kevin

trova sempre il lato bello in qualunque situazione e non ha paura

di niente. Ha vissuto bene anche nel suo breve periodo di vita…

Vive nella casa a fianco a Max con la madre, appena il padre di

Kevin ha saputo che aveva una grave malattia che continuava a ha

difeso,al contrario della preside o dell’allenatore di attività

motoria.

Kevin ha anche salvato la vita a Max, cosa che non si può mai

ripagare abbastanza.

Max è tutto il contrario di Kevin: alto, grasso, forte, timido,

chiuso, pauroso e con poco cervello. Si sente sempre dire dai bulli:

« L’assassino, l’assassino, ha per figlio un maialino!!Ah!

Ahhahahaah!!». Dopo aver sentito quella frase, va in un posto

dove nessuno può arrivare: lui è una nuvola ed è là che si sfoga.

Max è uguale a suo padre nel fisico, ma non dentro: non reagisce

perché, facendolo, teme di somigliare a lui. A vederlo, grande e

grosso, sembrerebbe una persona forte e coraggiosa ma solo

quando ha incontrato Kevin (lo storpio) ha iniziato a mettere in

mostra della personalità.

Le loro esistenze sono cambiate in bene: a Kevin servivano delle

gambe e a Max un cervello; mettendosi uno sull’altro potevano

"combattere" il male, ispirati al libro che portava Kevin per dare

ripetizioni a Max: "Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda".

Loro due erano cavallo e cavallo e cavaliere. Anche separati,

rimanevano uniti: la magica forza dell’amicizia!

Edoardo Parente classe 5ª B

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Non ha importanza se il ragazzo di 5ª è cattolico, testimone di geova, anticlericale o ateo.
Non ha importanza se ha commesso degli errori grammaticali
Non ha importanza se non ha piena padronanza della lingua o di espressione.

L'importante è che abbia capito ciò che voleva trasmettere il film,
e dubito che taluni signorotti intellettualoidi(cerca con google) potranno mai capirlo.
Difatti sono convintissimo che tali visioni sono per loro... fastidiosissime e prive di significato.

Un piccolissimo Stato, il Ducato di Gran Fenwick, produttore di un famoso vino entra in una grave crisi economica per colpa di un'imitazione lanciata da un industriale vinicolo della California. Per superarla, dichiara guerra agli USA con lo scopo di perderla e ottenere sovvenzioni dai vincitori. Quando, però, i soldati del ducato s'impossessano casualmente della bomba Q, gli Stati Uniti s'arrendono. Da un romanzo di Leonard Wibberley una commedia satirica che ebbe molto successo sui mercati di lingua inglese, ma che, vista oggi, rivela tutte le sue rughe per gli evidenti limiti di una sceneggiatura frettolosa e soprattutto di una regia poco inventiva, senza leggerezza. P. Sellers in 3 parti, ma non brilla. Da non perdere la breve sequenza prima dei titoli di testa. Magari tutto il film si fosse tenuto a quel livello


A me invece il modo di fare dei "soliti ignoti dei forum" fa venire in mente questo film, dove gente di una certa età ancora è attaccata al bullismo ed alla demenza senile che con l'età avanza sempre di più!

Il fatto che oltretutto si sentono dei antipapi e degli dèi in terra, fa vedere oltretutto la mancanza di mentalità aperta, che di aperta non sanno neanche dove sta di casa, figuriamoci se sanno il significato reale del termine.

Oltretutto, quando si parla di persone atee si intendono anche "persone" su cui si può dialogare, ma in taluni forum si vedono Solo ed Esclusivamente "persone" che sono rimaste al pensiero di decenni fa e che non riescono neanche a dialogare ma solo ad offendere od alzare le voci, il che fa capire che non cercano il dialogo ma lo scontro, che non cercano di parlare nè far parlare (pecialmente gli altri) ma solo di imporre la LORO visione del mondo!

Ma chi frequenta quei forum, a parte lo sbirciare che fanno gli altri e riportare discussioni "storpiate" ad uso e consumo peggio della s.p.a. ed a dei semplici copia ed incolla, idee proprie non ce l'hanno, vuoi per l'età avanzata, vuoi per la mentalità ristretta, vuoi perchè sono SOLO dei palloni gonfiati o per dirla al filone dei film sul mare, non sono nient'altro che dei "vitelloni" che altro non hanno appreso dalla vita reale!





Paxuxu

parliamonepino, 23/07/2009 17.23:

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Uno dei film più geniali e significativi del regista Monicelli, nato da una idea di un altro grande regista Pietro Germi, è "Amici miei", del 1975.

E' una commedia che vede protagonisti 5 amici che, nonostante un età matura continuano, attraverso un repertorio fatto di scherzi, di trovate goliardiche, nel cercare di mantenere uno spirito canzonatorio che li rende eterni giovani, per mantenere uno stato di irresponsabilità che caratterizza l'infanzia in uno stato continuo di spensieratezza.

Questo modo di fare, dà un senso di fuga, a questi amici, da una vita travagliata e spesso insoddisfacente, piena di affanni e responsabilità, una vita senza obiettivi o prospettive.

E' un film tutt'altro che comico, anzi, l'umorismo e l'ironia mascherano una grande amarezza un disincanto esistenziale che sfocia, in alcuni casi, nel patetico.

Fatta questa premessa, posso dire che questo tipo di persone, con caratteristiche simili, si sono affacciate nei forum di discussione, con l'intento di "dissacrare" ogni iniziativa, sbeffeggiando e ridicolizzando persone e argomenti.

Spesso, il cinismo di queste persone rasenta uno spirito cattivo come se fosse l'unica fonte di libertà nell'esprimere la loro angoscia interiore dove l'esistenzialità della vita è inutile, quindi, credono che tutti coloro che si battono per un ideale siano dei cretini e degli inetti.

E' un continuo girotondo nel ferire ad oltranza tutti quelli che gli capitano a tiro, senza un fine preciso, solo per il gusto di distruggere il pensiero del prossimo, il loro credo.

E' una corsa disperata e tragica nel rendere tutto decaduto. Non esistono veri orizzonti di giustizia o di solidarietà per queste persone, ma solo quello di far precipitare tutto nella meschinità della vita quotidiana con battute che loro spacciano per "satira" o "ironia", invece, sono penosi tentativi per congedarsi dalla vita con "disimpegno".

Saluti
Pino Lupo

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Ribadisco il concetto che le polemiche fra persone di varie idee, producono "putridume" e volgarità.

Una volta che si distruggono i valori del rispetto e dell'onore, non ci sono altri valori che li sostituiscono, anzi, dobbiamo convivere con la possibilità che dopo c'è solo il nulla.

Sono dispiaciuto che molti uomini di valore, per motivi diversi, cadono nel cinismo (morso di cane).

Con lo spirito cinico, si perdono i valori nobili come la compassione, quella semplice, ingenua, inimitabile, ma dotata di una forza immensa: La forza dell'amore.

Il cinico non si impressiona più, non c'è più niente che lo turba, vede coloro che hanno degli ideali come dei "buonisti", magari di carattere, ma persone illuse.

Non leggono libri di narrativa umanistica o spirituale, nel loro futuro c'è il silenzio delle biblioteche.

Ai commenti sprezzanti e pomposi dei cinici, dallo "spirito moribondo", dico una frase del principe Myskin: "Passate accanto a noi e perdonateci la nostra felicità".

Saluti
Pino Lupo