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SI PUO' CREDERE SENZA APPARTENERE?

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2009 15:06
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Paxuxu, 21/07/2009 10.07:




Mah, il discorso che hai fatto adesso è chiaro, ma è sempre una tua opinione, e come tale la rispetto.

Ognuno di noi, deve trovare il proprio equilibrio e non c'è bisogno di avere per forza dei punti di riferimento, perchè se uno conosce se stesso ed i propri limiti,non ha bisogno di altro.


[SM=g1380260]


Paxuxu




Caro Michele,

Con il tuo commento, quello di Sammy e di Kalos, posso approndire questo tema che, per il momento, abbiamo appena "graffiato".


"Una vita su cui non ci si interroga, non vale la pena di essere vissuta" (Socrate)

Conoscere se stessi, le nostre forze, i propri limiti, le proprie debolezze, le insicurezze e le fragilità interiori, è un percorso che non sempre riusciamo a consapevolizzare nel cammino della nostra vita.

Imparare la facoltà della volontà, del giudizio critico, puntando a sviluppare la giusta autostima ed il senso della propria dignità personale, è una impresa ardua.

Alcuni ci riescono e vivono una vita serena con se stessi, di conseguenza anche con gli altri, ma molte persone vivono tormenti interiori, frustrazioni e gravi disagi, non riuscendo a raggiungere l'equilibrio desiderato.

Può succedere, a me è successo, che l'equilibrio interiore, si pensa di averlo trovato, permettendo ad altre persone di farci da guida, o appartenendo ad un gruppo ideologico dove tutto è già preparato e predisposto per seguire un "modello" di vita.

Con il tempo, ho compreso, anzi, ho consapevolizzato, che il nostro equilibrio interiore si trova in modo diverso.

Qualsiasi azione o reazione delle persone di questa società in cui viviamo, deve passare attraverso un codice nostro di comportamento, usato come filtro per discernere l'atteggiamento e le opinioni degli altri, se sono costruttive o distruttive, per evitare che altri possano fare breccia sulle nostre fragilità emotive.

Sostanzialmente significa che si possono incontrare persone di ogni tipo, ma il nostro equilibrio interiore non deve permettere che possano crearti delle negatività, non devono disumanizzare i nostri sentimenti umani, privandoci di quella sensibilità che rientra negli equilibri universali che regolano la vita di ogni essere umano.

Dentro di noi, abbiamo per natura, dei valori giusti ed importanti per la sopravvivenza della vita. Ascoltando o riconoscendo questo patrimonio naturale si può prendere il meglio da tutte le esperienze vissute, che viviamo attualmente e che vivremo, non permettendo a chi ci vuole "guastare la festa" di trovare in noi una persona debole.

Saluti
Pino Lupo
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[Modificato da parliamonepino 21/07/2009 11:28]



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22/07/2009 17:23
 
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A questo punto, il discorso può proseguire a spiegare meglio la "paura" che è insita nel mortale uomo.

Cos'è la paura? Come si Sconfigge? E' davvere utile sconfiggere la paura?

La paura è un sentimento che spinge l'uomo a riunirsi in branchi, perchè così facendo l'individuo non è più solo e crede di non provarne più.

Per il terzo punto, a mio Augusto parere, non è utile sconfiggere la paura, come non è utile nasconderla, ma la paura è principalmente dentro l'essere uomo e l'uomo ha sempre ingantito un sentimento del genere, senza mai analizzarsi interiormente per scoprire cos'è e com'è composta questa "paura", perchè se l'uomo riuscisse a fare ciò (non parlo per tutti è sott'inteso), non avrebbe bisogno di "cercarsi" o fabbricarsi un punto di riferimento.

A voi lo scritto M.P.M.!



[SM=x1061957] [SM=x1061959] [SM=x1061957]



Paxuxu



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Re:
Paxuxu, 22/07/2009 17.23:

A questo punto, il discorso può proseguire a spiegare meglio la "paura" che è insita nel mortale uomo.

Cos'è la paura? Come si Sconfigge? E' davvere utile sconfiggere la paura?

La paura, secondo una psicologa americana, è "quando ti sta per succedere qualcosa che non ti piace". la paura non va "sconfitta", va gestita. La paura è una emozione che fa parte dell'uomo e dobbiamo lasciarla scorrere.

La paura è un sentimento che spinge l'uomo a riunirsi in branchi, perchè così facendo l'individuo non è più solo e crede di non provarne più.

La paura come tutte le altre emozioni dell'uomo, è individuale, può paralizzare, può farci reagire in modo avventato, può, invece, darci modo di controllare la situazione e di trovare un modo per uscire dal pericolo.

Per il terzo punto, a mio Augusto parere, non è utile sconfiggere la paura, come non è utile nasconderla, ma la paura è principalmente dentro l'essere uomo e l'uomo ha sempre ingigantito un sentimento del genere, senza mai analizzarsi interiormente per scoprire cos'è e com'è composta questa "paura", perchè se l'uomo riuscisse a fare ciò (non parlo per tutti è sott'inteso), non avrebbe bisogno di "cercarsi" o fabbricarsi un punto di riferimento.

Essendo una emozione, la paura, se si ha una buona conoscenza di se, delle proprie risorse, dei propri punti di riferimento, si può imparare a gestire senza permettere che la situazione si impadronisca di noi e abbia il sopravvento.

A voi lo scritto M.P.M.!



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Paxuxu





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La paura, secondo una psicologa americana, è "quando ti sta per succedere qualcosa che non ti piace". la paura non va "sconfitta", va gestita. La paura è una emozione che fa parte dell'uomo e dobbiamo lasciarla scorrere.



la paura è anche quando ti sta per accadere qualcosa che non conosci e dunque non gestibile a mio avviso.







Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


22/07/2009 22:23
 
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Re:
@nounou@, 22/07/2009 21.12:


La paura, secondo una psicologa americana, è "quando ti sta per succedere qualcosa che non ti piace". la paura non va "sconfitta", va gestita. La paura è una emozione che fa parte dell'uomo e dobbiamo lasciarla scorrere.



la paura è anche quando ti sta per accadere qualcosa che non conosci e dunque non gestibile a mio avviso.






Ma se credi a te stessa riesci a gestirla e non a subirla.


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Paxuxu




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Re: Re:
Paxuxu, 22/07/2009 22.23:





Ma se credi a te stessa riesci a gestirla e non a subirla.


[SM=g1380260]


Paxuxu






anche se credo in me stessa, la paura è irrazionale secondo me,non puoi prevedere cosa succederà dopo, dunque non riuscirei a gestirla.






Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


22/07/2009 23:07
 
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Re: Re: Re:
@nounou@, 22/07/2009 22.33:




anche se credo in me stessa, la paura è irrazionale secondo me,non puoi prevedere cosa succederà dopo, dunque non riuscirei a gestirla.




L'irrazionalità è quando non hai fiducia in te stessa e nei tuoi limiti, sennò diventa razionale e quindi la gestisci come meglio credi!

Ti faccio un'esempio, sto camminando in un bosco quando tutto un tratto ho un'attacco di panico e mi metto a correre nel bosco senza guardare dove metto i piedi, la caduta e la ferita in questo caso è inevitabile, questa si chiama paura irrazionale.

Sto correndo nel bosco con un'attacco di panico in corso, mi fermo tutto un tratto, mi guardo intorno e tendo TUTTI i sensi intorno a me, nel frattempo analizzo la forma di panico che la mia mente ha messo in moto, sgombro la mente della paura e la paura (o panico) diventa razionale e la richiudo nella mia mente, faccio 2 o più respiri profondi, mi snebbio dalla sensazione di paura ed esco tranquillamente dal bosco, questa è paura razionale ed addomesticata.

Spero di essermi spiegato meglio stavolta, sennò ti faccio altri esempi con Il Libro di Mormon in mano la prossima volta.


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Paxuxu






23/07/2009 06:25
 
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Re: Re: Re:
@nounou@, 22/07/2009 22.33:




anche se credo in me stessa, la paura è irrazionale secondo me,non puoi prevedere cosa succederà dopo, dunque non riuscirei a gestirla.




Quindi sono le incognite, le situazioni non consuete e non note, che possono determinare sentimenti, forse non di paura ma di forte disagio sì perchè, aldilà della nostra volontà di venirne fuori, possono venire a mancare i consueti punti di riferimento.

Mi viene in mente colui che, capovoltasi la barca e troppo lontana per poterla raggiungere, si trova a galleggiare in mezzo all'acqua non sapendo in quale direzione nuotare.

Per quanto si possa avere fiducia in sè stessi e coraggio, qui sono i nostri stessi limiti fisici a combattere contro di noi.

Non tutti reagirebbero in egual modo in simili circostanze ma, certamente, farsi sopraffare dal panico equivarrebbe a morte certa.

27/07/2009 01:34
 
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Poi, bisogna fare una distinzione fra la "paura" ed il "panico", in quanto nel primo caso è possibilissimo controllarla, nel secondo caso, a volte ci facciamo sopraffare dall'istinto e perdiamo il controllo della propria mente.

Anche qui faccio un'esempio:

1° caso

Sono lontano dalla spiaggia in mare aperto con una muta da sub, bombole e maschera, vedo uno squalo che si avvicina, se domino la paura e sto fermo, mi gira intorno e se ne va per i fatti suoi.

2° caso

Sono lontano dalla spiaggia in mare aperto con una muta da sub, bombole e maschera, vedo uno squalo che si avvicina, mi faccio prendere dal panico ed inizio a nuotare in direzione della spiaggia od agito le mani sul muso dello squalo, (panico puro), l'animale è impaurito ed attacca.



[SM=g1380260]


Spero di essere stato chiaro sui concetti.


Paxuxu




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27/07/2009 01:38
 
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Re:
Paxuxu, 27/07/2009 1.34:

Poi, bisogna fare una distinzione fra la "paura" ed il "panico", in quanto nel primo caso è possibilissimo controllarla, nel secondo caso, a volte ci facciamo sopraffare dall'istinto e perdiamo il controllo della propria mente.

Anche qui faccio un'esempio:

1° caso

Sono lontano dalla spiaggia in mare aperto con una muta da sub, bombole e maschera, vedo uno squalo che si avvicina, se domino la paura e sto fermo, mi gira intorno e se ne va per i fatti suoi.

2° caso

Sono lontano dalla spiaggia in mare aperto con una muta da sub, bombole e maschera, vedo uno squalo che si avvicina, mi faccio prendere dal panico ed inizio a nuotare in direzione della spiaggia od agito le mani sul muso dello squalo, (panico puro), l'animale è impaurito ed attacca.



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Spero di essere stato chiaro sui concetti.


Paxuxu








Seee ti sembra che lo squalo è come il cane [SM=x1061920]
27/07/2009 02:04
 
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Re: Re:
Jon Konneri, 27/07/2009 1.38:




Seee ti sembra che lo squalo è come il cane [SM=x1061920]




Secondo che squalo, certo uno squalo che cammina a due gambe è più pericoloso di uno squalo di acqua salata, perchè nel primo caso serve un bastone di ferro e nel secondo caso, basta dargli una gomitata nel naso, ossia dove ha gli organi d'orientamento.


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Dobbiamo capire che la paura non è una malattia ma una emozione che, in certe situazioni, si attiva, scatenando manifestazioni che possono salvare la nosta vita o possono metterla ancora di più in pericolo.

Per non generalizzare e rimanere in tema con il titolo di questa discussione, si può dire che la paura, spesso è legata ai sensi di colpa che, in alcuni momenti della nostra vita, hanno innescato dentro di noi traumi e senso di frustrazione, quindi, perdita di autostima ed insicurezze.

Per iniziare una procedura in cui si imparano a comprendere come funzionano i meccanismi della paura, dei condizionamenti, prendendo consapevolezza che nessuno è immune da queste cose, è già rassicurante. Può aiutarci a capire cosa possiamo fare per migliorare la nostra condizione interiore.

Pino

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