®@ffstef@n, 25/05/2009 18.06:
Si arriva alla conclusione che .....
dio permette il male per trarne un bene maggiore.
ma le religioni non permettono l'aborto.
permettono e occultano i preti pedofili
e si vantano dei loro crimini dicendo che è volere di dio
che solo il quel caso ne trae un bene maggiore
p.s.
se mi ricordi che ho anche la carica di moderatore
e hai bisogno di essere moderato
sono a tua totale e completa disposizione.
Ti ricordo della tua "carica" perchè magari ti potrebbe venire la brillante idea di automoderarti qualche volta...
Per il resto io parlo della mia, di religione...e PERMETTE ogni cosa, ma educa la nostra coscienza a capire dov'è il male..soprattutto in quei casi in cui la società o l'individuo cerca di mascherarlo per farlo sembrare a "bene" (o ad un male inevitabile).
I preti pedofili non sono occultati, anzi, apertamente condannati.
E non è stato mai detto che il crimine della pedofilia sia un bene...o che sia volere di Dio (ti devo fare un disegnino? Dio non vuole il male, lo permette).
Se Dio permette un male è sempre per trarne un bene maggiore.
x kalos,
Certo è un discorso generico: di che male si tratta? E il bene maggiore di che e per chi?
Posso anche consentire ai medici terapie dolorose per i miei figli, finalizzate alla guarigione non certo accettare una qualsiasi forma di violenza. Che significa Dio permette il male? Troppo vago....
Non tanto generico, quanto assoluto.
Il male (ogni male), per la religione cristiana (prima ancora che di confessione cattolica), è permesso per un bene maggiore.
Il bene maggiore è nell'ottica della dottrina cristiana...quindi ha a che fare con la salvezza eterna di ogni uomo.
Il "dolore" non è il male.
Noi lo facciamo coincidere con il male poichè spesso vi è associato.
Il male deriva dal peccato.
Il peccato è permesso per non ledere mai la libertà umana di poter scegliere nel male...
Ma da questo male permesso, Dio sa trarre sempre un bene maggiore.
Ciao
Mauri.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)