Dopo le ultime violenze il governo prepara un decreto con misure antistupro, fra cui lo stop agli arresti domiciliari e le ronde dei cittadini. La Lega propone la castrazione chimica ma Calderoli rincara: bisogna intervenire chirugicamente
di Redazione
Dopo gli ultimi episodi di violenza il governo ha deciso di dare una risposta immediata e veloce e preannuncia un decreto che sarà discusso già nel prossimo consiglio dei ministri, previsto per venerdì o addirittura prima.
Stando alle prime indiscrezioni alcune misure sarebbero già contenute nel disegno di legge sulla sicurezza in discussione alla Camera dopo l'approvazione del Senato. Quattro i punti fondamentali, di cui i primi due di ispirazione leghista:
non sarà possibile applicare pene alternative alla detenzione (niente arresti domiciliari), la possibilità - sotto controllo dei sindaci - di istituire ronde di cittadini non armati, aumento dell'organico delle forze dell'ordine nelle zone più a rischio, patrocinio gratuito per le vittime degli stupri.
Sugli ultimi due punti grava però il problema della spesa: a causa della mancanza di fondi
il patrocinio era già stato tolto dal disegno di legge sulla sicurezza, mente alla polizia la Finanziaria 2009 ha già tolto quelli per la manutenzione delle auto col risultato che i soldi bastano solo per la benzina e le auto che hanno bisogno di manutenzione restano ferme (250 a Roma pari al 15%, 113 a Napoli, pari al 60%).
L'opposizione, che ieri ha accusato il governo di aver fallito la politica della sicurezza fatta più di spot e slogan che di sostanza, è concorde sulle associazioni dei cittadini con compiti di segnalazione alle forze dell'ordine ma non sulle ronde, armate e non. Pure il Vaticano frena: monsignor Agostino Marchetto,segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti ha sottolineato che «le reazioni a caldo non vanno bene» e le reazioni emotive non devono prendere il sopravvento.
La Lega propone la castrazione chimica ma Calderoli, ministro della Semplificazione normativa, vorrebbe di più: «Quando la vittima di violenza è una bambina di 14 anni come è successo a Roma, ho il dubbio che la castrazione chimica sia troppo poco. Quando uno arriva a violentare un bambino forse non rimane che la castrazione chirurgica.
Di fronte a certi casi non riesco a pensare alla riabilitazione. la società deve difendersi» ha detto in un'intervista a La stampa. Poco convinta dell'idea della castrazione chimica e delle ronde dei cittadini Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità, che però propone una banca dati del Dna per chi viene condannato per violenza: «Venerdì l'abbiamo approvata, come chiede l'Europa, per i pedofili. Basterebbe allargarla a chi viene condannato per violenza sessuale».
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concordo con la castazione chimica, non per le ronde dei cittadini da far west.
stiamo a vedere questo disegno di legge a cosa porterà
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal