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02/02/2009 12:59 | |
@nounou@, 02/02/2009 11.53:
I ragazzi di Nettuno che hanno dato fuoco a un barbone, i giovani rumeni che hanno aggredito una coppietta, chiuso l'uomo nel bagagliaio della macchina e violentato la sua ragazza, il giovane romano figlio di una famiglia di lavoratori che "per divertisse" ha violentato una ragazza conosciuta a Capodanno, ci fanno paura, ma sono figli di questa cultura. È la nostra cultura, quella che caratterizza la nostra società, che in qualche modo abbiamo costruita, che disprezza e irride alla mitezza, alla pazienza, alla solidarietà, alla debolezza, alla sobrietà.
l'articolo
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Cara Nounou,
La violenza è l'assenza di sana cultura e quando colpevolizziamo la società in realtà ce la prendiamo con noi stessi in quanto le famiglie formano la società.
Le famiglie hanno perso qualcosa che in passato era invece presente: come spiegare diversamente l'epidemia di separazioni e divorzi? In una classe elementare della mia zona, su 18 famiglie, 12 sono in tale situazione, separate o divorziate con le relative ripercussioni sul comportamento dei figli, in termini di scarso rendimento scolastico e comportamento anomalo nella vita sociale.
Ovviamente non si riduce tutto a questo, le ragioni sono ben più profonde.
Con affetto
Lillo |