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CRISI TOTALE

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2008 23:11
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30/11/2008 21:26
 
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Un interessante articolo



La piu' perfetta delle istituzioni, il partito piu' solido, la comunita' piu' compatta, la famiglia piu' unita col passare del tempo si degradano. Tutte le cose nascono, vivono e muoiono e quelle che durano piu' a lungo ci riescono solo perchè periodicamente entrano in crisi e rinascono rinnovate. E quanto piu' sono grandi, solide e durature, tanto piu' la crisi sara' lunga e drammatica. La Cina, il piu' grande e antico impero della storia universale, e' entrato in contatto con l'Occidente alla fine del Settecento.

E' stato un trauma terrificante. Per piu' di un secolo e' stata sconvolta da anarchia, rivoluzioni, guerre, carestie, e solo oggi ha riconquistato la compattezza e la potenza di un tempo. Il cambiamento avviene sempre per trauma. Come una corda tesa che si logora lentamente, ma si spezza in modo improvviso. Il predominio dell'aristocrazia e' finito nel sangue della Rivoluzione francese, gli Stati Uniti sono nati dalla rivolta contro l'Inghilterra. Tanto gli aristocratici francesi come i colonizzatori inglesi erano convinti che il loro potere potesse durare per sempre. Non si erano accorti dei disagi, delle tensioni, delle proteste che stavano erodendo il loro dominio.

Succede anche nelle famiglie, nei rapporti fra coniugi. La crisi matura lentamente: le opinioni divergono, aumentano le incomprensioni, cresce la freddezza ma tutto apparentemente continua ad essere come prima. Finche', improvvisamente esplode la crisi: uno dei due entra in depressione, oppure si innamora, oppure semplicemente un giorno entrambi si accorgono che non ce la fanno piu' a vivere insieme. E loro per primi ne sono stupiti perche' non hanno riconosciuto la natura delle tensioni in atto. Io non credo che le crisi possano essere evitate. Nessuno può identificare le forze in gioco prima che si manifestino. Pero', una volta conosciute, possono essere gestite.

La rivoluzione in Russia forse era inevitabile, ma il terrore staliniano no. Nessuno poteva impedire a Hitler di diventare Cancelliere ma gli si poteva impedire di annettersi Austria e Cecoslovacchia. Un matrimonio puo' incrinarsi, ma si puo' evitare che degeneri in violenza. Anzi e' proprio la crisi che consente la riforma. Lo vediamo bene in politica ed in economia: solo quando tutti sentiamo sulla nostra pelle i danni e gli errori compiuti, cominciamo a cercare nuove strade e nuovi rimedi e accettiamo quelle riforme di cui prima non volevamo nemmeno sentir parlare.


Francesco Alberoni - fonte Corriere


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Molto saggio,nevvero???? [SM=x1061927]


omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]






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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
30/11/2008 22:28
 
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Caro Norby,secondo me la vera soluzione sta nel cambiare completamente la concezione che si ha oggi dell'economia,ossia,una rivoluzione copernicana che metta al centro non piu' l'interesse ma l'uomo,semplice ed efficace,a mio modo di vedere,perche' secondo me anche i piu' grandi geni della finanza e dell'economia non hanno mai capito davvero un tubo sul vero motore e cuore del problema,ossia,l'uomo,che oggi risulta del tutto assente o risucchiato,se ci fai caso,nei grandi sistemi teorici dell'economia e' sempre il profitto a farla da padrone,mai l'uomo.
[Modificato da pcerini 30/11/2008 22:29]
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Re:
pcerini, 30/11/2008 22.28:

Caro Norby,secondo me la vera soluzione sta nel cambiare completamente la concezione che si ha oggi dell'economia,ossia,una rivoluzione copernicana che metta al centro non piu' l'interesse ma l'uomo,semplice ed efficace,a mio modo di vedere,perche' secondo me anche i piu' grandi geni della finanza e dell'economia non hanno mai capito davvero un tubo sul vero motore e cuore del problema,ossia,l'uomo,che oggi risulta del tutto assente o risucchiato,se ci fai caso,nei grandi sistemi teorici dell'economia e' sempre il profitto a farla da padrone,mai l'uomo.



Parole sante,Paolo. !!!! Il profitto è il Dio stesso!!!! [SM=g1380307]


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