l'osservazione delle verità spirituali
quanto la sua palesazione contestuale e religiosa,
nella realtà oggettiva
se un oggettivazione si può dare,
è una gara fra ciechi,
la sua discussione è una gara fra muti.
Niente si può dire al di là
di ciò che si può sentir vero per se stessi
è una questione di simbologie antropologiche e culturali
oltre il qualè una realtà oggettiva quanto
immutabile può anche non esistere,
ciò che è vero per tanti, non è vero per tutti,
ciò nonostante Dio è infinitamente buono e misericordioso,
certamente non si fà delle grasse risate
sulle nostre diattribe religiose,
tanto umane quanto puerili
poichè tutti siamo figli suoi
infinitamente amati ,
quantunque diversissimi uno dall'altro siamo uguali
perchè portiamo dentro l'alito del suo divino respiro
amati e chiamati alla sua stessa dimora d'amore
non ''schiavi ma amici''
gli amici si rispettano e si amano per ciò che sono
a prescindere da ciò che credono,
ed in quanta buona fede ci mettono nel loro credere
tanto chè, più che nella forma esteriore
dove c'è l'amore in ogni azione, c'è Dio
dal terzo libro delle riflessioni di
Lu-cy me-y
[Modificato da helenhelen 18/11/2008 07:10]