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"La prova matematica dell'inesistenza di Dio"

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2008 19:13
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24/10/2008 23:25
 
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In queste settimane sto leggendo testi scritti da matematici.

Ho iniziato da poco a leggere un libro di John Allen Paulos, con prefazione di Piergiorgio Odifreddi.

Il titolo:"La prova matematica dell'inesistenza di Dio".

Le riflessioni di questo scrittore sono oneste, in alcuni casi molto semplicistiche.

Ma la cosa che ho trovato finora molto interessante è una sua riflessione sul fatto che si può creare una protoreligione, cioè una religione a capo di tutte, dove possono aderire anche i non-credenti, gli agnostici. quindi, persino gli atei potranno accettare questa "religione", ovviamente priva di dogmi, senza per forza accennare a qualche divinità o narrazioni "fantastiche", che sappia però conservare quel senso di stupore e di meraviglia che proviamo di fronte al mondo e che, forse, sappia trasmetterci anche un briciolo di serenità.
Cosa ancora più importante, che sia in accordo anche con una prospettiva scientifica e con l'idea per cui la certezza dell'incertezza sia l'unico tipo di certezza che possiamo aspettarci.

Una religione compatibile con le religioni più "complesse", ma anche con un etica irreligiosa e con uno sguardo più libero e consapevole verso la vita e le sue vicende.





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Re:
parliamonepino, 24/10/2008 23.25:

In queste settimane sto leggendo testi scritti da matematici.

Ho iniziato da poco a leggere un libro di John Allen Paulos, con prefazione di Piergiorgio Odifreddi.

Il titolo:"La prova matematica dell'inesistenza di Dio".

Le riflessioni di questo scrittore sono oneste, in alcuni casi molto semplicistiche.

Ma la cosa che ho trovato finora molto interessante è una sua riflessione sul fatto che si può creare una protoreligione, cioè una religione a capo di tutte, dove possono aderire anche i non-credenti, gli agnostici. quindi, persino gli atei potranno accettare questa "religione", ovviamente priva di dogmi, senza per forza accennare a qualche divinità o narrazioni "fantastiche", che sappia però conservare quel senso di stupore e di meraviglia che proviamo di fronte al mondo e che, forse, sappia trasmetterci anche un briciolo di serenità.
Cosa ancora più importante, che sia in accordo anche con una prospettiva scientifica e con l'idea per cui la certezza dell'incertezza sia l'unico tipo di certezza che possiamo aspettarci.

Una religione compatibile con le religioni più "complesse", ma anche con un etica irreligiosa e con uno sguardo più libero e consapevole verso la vita e le sue vicende.






Ma quanto la fa complicata... [SM=x1061927]

Questo per avere a tutti i costi una religione, che non è una religione ma si chiama così?

E ne abbiamo PER FORZA bisogno per avere un briciolo di serenità??
Sempre a cercarla in qualcosa...l'ennesimo inganno. [SM=g1667467]

[SM=g1608736]
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Re:
parliamonepino, 24.10.2008 23:25:

Le riflessioni di questo scrittore sono oneste, in alcuni casi molto semplicistiche.



E cosa ci dovrebbe essere, di complicato?

Le complicazioni insorgono quando si vogliono legittimare e spacciare per reali certe deliranti assurdita'.

In quel caso si che diventa tutto molto complicato.

Ciao
Claudio
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24/10/2008 23:37
 
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Re: Re:
kelly70, 24.10.2008 23:31:




Ma quanto la fa complicata... [SM=x1061927]

Questo per avere a tutti i costi una religione, che non è una religione ma si chiama così?

E ne abbiamo PER FORZA bisogno per avere un briciolo di serenità??
Sempre a cercarla in qualcosa...l'ennesimo inganno. [SM=g1667467]

[SM=g1608736]



Chissa', forse anche tra gli atei ci sara' chi non sa reggersi in piedi senza stampelle [SM=x1061913]

Ciao
Claudio

25/10/2008 01:09
 
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Pino,quello di dire che l'ateismo e' una religione e' un trucco usato dai clericali(le gerarchie ovviamente),sta di fatto che l'agnosticismo alla quale aderisco sospende ogni tipo di ipotesi (percio',ne' pro,ne' contro),non compie in alcun modo un'atto di fede,semmai,un'atto di sfiducia cautelativo e sospensivo,lascia e abbandona gli schemi assiomatici o assertivi,senza escludere nessuna possibilita'.

Come al solito,considerare delle scelte razionali come se fossero l'affermazione assoluta e inconfutabile,e' trucco dei clericali(sempre le gerarchie,ovviamente),come quando per l'appunto un laico che appoggia il modello francese di laicita' viene bollato di "laicismo" senza sapere il senso originario di questo termine e le sue contestualizzazioni (in pratica,distorcendo termini e loro prospettive originarie come e' stato fatto con il termine "relativismo").

[Modificato da pcerini 25/10/2008 01:12]
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25/10/2008 08:26
 
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Re:
pcerini, 25/10/2008 1.09:

Pino,quello di dire che l'ateismo e' una religione e' un trucco usato dai clericali(le gerarchie ovviamente),sta di fatto che l'agnosticismo alla quale aderisco sospende ogni tipo di ipotesi (percio',ne' pro,ne' contro),non compie in alcun modo un'atto di fede,semmai,un'atto di sfiducia cautelativo e sospensivo,lascia e abbandona gli schemi assiomatici o assertivi,senza escludere nessuna possibilita'.

Come al solito,considerare delle scelte razionali come se fossero l'affermazione assoluta e inconfutabile,e' trucco dei clericali(sempre le gerarchie,ovviamente),come quando per l'appunto un laico che appoggia il modello francese di laicita' viene bollato di "laicismo" senza sapere il senso originario di questo termine e le sue contestualizzazioni (in pratica,distorcendo termini e loro prospettive originarie come e' stato fatto con il termine "relativismo").





Quoto al 100%. [SM=g1660863]


omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]





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27/10/2008 11:09
 
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Carissimo Pino, cari foristi tutti.

Piergiorgio Odifreddi è un matematico di grande apertura mentale e gode di una buona dialettica discorsiva.

Quello che Pino intenderebbe dire e sostenere,(dimmi se sbaglio), è che ha attinto, dal libro in oggetto, una teoria che dimostrerebbe che l' interpretazione di una possibilità che possa esserci una religione (vorrei ricordare il significato che ha tale parola, e nel contesto proposto, cioè di re-legare tutto in un insieme matematico) che unisca i pensieri e le aspettative di tutti, per metter tutti d'accordo all'unisono.

Questa possibilità, esiste per davvero!

Esiste perchè tutti abbiamo un comune desiderio.
Basterebbe farsi una domanda semplice semplice, quale potrebbe essere questo desiderio, scriverne la risposta in tanti bigliettini bianchi, per poi aprirli contemporaneamente tutti insieme, per accorgerci, quanto uguali siamo poi, nel nostro intimo.
Questo varrebbe sia per le femmine che per i maschietti.


Buona Riflessione.


Enrico Frassinetti
[Modificato da ALPHACLUB 27/10/2008 11:13]
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27/10/2008 20:38
 
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A mio parere una prova matematica dell'esistenza di Dio è l'esistenza della matematica stessa, scienza esatta per eccellenza.

MARIA
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27/10/2008 21:01
 
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Re:
damaride, 27/10/2008 20.38:

A mio parere una prova matematica dell'esistenza di Dio è l'esistenza della matematica stessa, scienza esatta per eccellenza.

MARIA



Che cosa vuoi che spiega la matematica o la scienza , non misceliamo queste cose con la filosofia , sono cose diverse la filosofia con la scienza è matematica.
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28/10/2008 11:05
 
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Re:
damaride, 27/10/2008 20.38:

A mio parere una prova matematica dell'esistenza di Dio è l'esistenza della matematica stessa, scienza esatta per eccellenza.

MARIA




La scienza della matematica, ha un suo "fornitore/generatore/insegnante".
Su questo non ci sono e non possono esserci dubbi.

E' la struttura di questo "fornitore", che viene messa sempre in discussione, sia da molti atei, laici e non credenti.
Ma anche loro, si fermano davanti al fatto che, l'energia prodotta nel "grande scoppio", debba avere pur un'origine.

Ho potuto notare molte volte, che tutti coloro che si sono spinti a dimostrare l'inesistenza di Dio, inteso come "energia", sono motivati a distruggere, più gli intendimenti dati dagli "uomini", che sono sempre stati alle prese con manipolazioni varie, con lo scopo primario di tenere sottoposti a loro, il popolino ignorante.

Ad esempio, il dimostrare la falsità intorno alla figura storica, data dalla Chiesa, del Cristo, benchè abbia delle sue fondamentali certezze storiche, l'essere stata manipolata ad Hoc, gli atei, girerebbero il tutto, nel volere dimostrare anche, la totale inesistenza di Dio stesso, senza accorgersi però, o sottovalutando il fatto, che in effetti, avrebbero "assimilato" l'insegnamento che Gesù è Dio, e quindi dimostrando la falsità creata intorno a lui, l'inesistenza di Dio, andrebbe di pari passo.

Tutto ciò, anche se da una parte avvicinerebbe ad una Verità, di fatto, allontanerebbe gli esseri umani, dalla volontà di ricercare Dio, come generatore di "energia vitale".

Il recente esperimento scientifico fatto e che poi è andato fallito, dimostra però, l'esatto contrario.
Gli esseri umani, hanno sempre avuto bisogno di dimostrare, che Dio non è altro che un potente generatore di energia, che dà vita materiale sulla terra e nell'universo.

Io mi faccio una mia personale riflessione: "Se esiste un generatore di energia, e se tale energia è intelligentemente e magistralmente ben distribuita, mi posso fare e mi faccio matematicamente, una sola domanda":

Non ci vuole una intelligenza superiore per fare tutto ciò?
Per darmi una risposta logica, ho dovuto fare degli accostamenti sinaptici.
In matematica, si vengono a formare, durante i vari calcoli ed attribuzioni, gli "assiomi degli insiemi", che altro non sono come essere, delle "zone d'ombra" della conoscenza.

Risolvere un assioma, significa il dover acquisire nuovi dati, per poter determinare il vero o il falso.

Pertanto, se esiste un assioma, il beneficio del dubbio, è il dovere che ciascun essere umano, dovrebbe avere.

La Verità assoluta, per noi esseri umani, potrebbe quindi essere considerato logico pensare, che non dovrebbe essere mai raggiunta, perchè per Dio stesso, potrebbe essere la stessa cosa.

Lui stesso ci avverte che è impossibile per noi vivere, vedendolo!

Io penso che è logico, non doverlo ricercare materialmente, se voglio vivere.

Einstein, con la sua teoria della relatività, dimostrerebbe che l'infinito, è inesauribile, perchè se l'infinito avesse un termine, l'evoluzione della perfezione, non si potrebbe mai raggiungere.

A mio avviso, tutto ciò, è solo logico!

Spero ugualmente di essere stato matematicamente abbastanza chiaro, nell'avere voluto spingermi ad analizzare qualcosa oltre la attuale realtà vissuta.


Enrico Frassinetti




[Modificato da ALPHACLUB 28/10/2008 11:19]
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28/10/2008 11:14
 
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A mio parere una prova matematica dell'esistenza di Dio è l'esistenza della matematica stessa, scienza esatta per eccellenza.

MARIA



Potrebbe essere , che la matematica, dimsotri una mente pensante creatrice
[Modificato da delfino2008 28/10/2008 11:15]
28/10/2008 11:23
 
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IO non credo che l'universo segua uno schema matematico,basti pensare alle casualita' dei vari fenomeni (stelle che collassano,scontri tra asteroidi e pianeti,buchi neri,etc.etc.etc.)

Senza contare che reputo davvero difficile che nel nostro pianeta le eruzioni vulcaniche,terremoti,maremoti,uragani,continenti o isole che scompaiono,fenomeni che hanno determinato numerose vittime nel corso dei secoli,stiano ubbidendo ad un preciso schema matematico,pensando poi alla fisica quantistica,pare il parto di un Dio schizofrenico...

[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]
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Re:
pcerini, 28/10/2008 11.23:

IO non credo che l'universo segua uno schema matematico,basti pensare alle casualita' dei vari fenomeni (stelle che collassano,scontri tra asteroidi e pianeti,buchi neri,etc.etc.etc.)

Senza contare che reputo davvero difficile che nel nostro pianeta le eruzioni vulcaniche,terremoti,maremoti,uragani,continenti o isole che scompaiono,fenomeni che hanno determinato numerose vittime nel corso dei secoli,stiano ubbidendo ad un preciso schema matematico,pensando poi alla fisica quantistica,pare il parto di un Dio schizofrenico...

[SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909] [SM=x1061909]




E' proprio di questo, quando dico che esistendo gli assiomi degli insiemi, le loro variabili, (il caso o la casualità) sono quei fattori che determinano un "disequilibrio".
La fisica quantistica, poi, dimostrerebbe l'esistenza di quelle "variabili" che, come fattori di "interferenza energetica", ma pur sempre "rifinalizzata" ad un determinato "indirizzo", farebbero riacquisire un' "equilibrio temporale".



Enrico Frassinetti

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28/10/2008 12:59
 
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Paolo, è inutile... [SM=g1601783]

Quando le persone hanno un'idea fissa in testa, fanno girare tutto il resto in modo che si accordi a quell'idea.

E non importa se sparano le più grandi sciocchezze su ciò di cui non sanno nulla.

Non potranno mai entrare nella testa di un ateo finchè saranno credenti, anche se fanno sforzi sovrumani.

Affermare l'inesistenza di Dio basandola sull'assunto che Gesù è Dio e, non essendo vissuto storicamente lui, di conseguenza non esiste neanche Dio, è una contorsione mentale assurda.
Per il semplice fatto che io, da atea, non potrò mai credere che Gesù è Dio, se Dio per me non esiste.

Se volete ragionare, almeno fatelo correttamente.

[SM=g1660865]
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28/10/2008 14:03
 
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In pratica, chi non è credente, vede il sole, vede le montagne, vede il mare e le stelle.....ma non vede Dio.

Ma le cose che si vedono vengono dalle cose che non si vedono?

[SM=g1660865]





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28/10/2008 16:44
 
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Caro Pino!

Evidentemente, è così, per chi non crede.

Ma se consideriamo che da una causa si genera sempre un effetto e anche viceversa, probabilmente, se io, con una racchetta da tennis miro sul tuo naso, la pallina verrà incontro a te centrandoti in pieno.
Se questa regola valesse per davvero, il tuo naso non avrà un bel colorito nero pece [SM=x1061933] , ma sarà pallido e rosa, come la pelle di un neonato.

E' pur sempre una possibilità, non trovi? [SM=g1660860]


Enrico Frassinetti
[Modificato da ALPHACLUB 28/10/2008 16:47]
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28/10/2008 17:04
 
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Re:
kelly70, 28/10/2008 12.59:


Paolo, è inutile... [SM=g1601783]

Quando le persone hanno un'idea fissa in testa, fanno girare tutto il resto in modo che si accordi a quell'idea.

E non importa se sparano le più grandi sciocchezze su ciò di cui non sanno nulla.

Non potranno mai entrare nella testa di un ateo finchè saranno credenti, anche se fanno sforzi sovrumani.

Affermare l'inesistenza di Dio basandola sull'assunto che Gesù è Dio e, non essendo vissuto storicamente lui, di conseguenza non esiste neanche Dio, è una contorsione mentale assurda.
Per il semplice fatto che io, da atea, non potrò mai credere che Gesù è Dio, se Dio per me non esiste.

Se volete ragionare, almeno fatelo correttamente.

[SM=g1660865]



Cara Kelly70.

Io credo di essere uno che di ragionamenti logici ci vive dalla mattina alla sera.
Tolto ciò, che mi sembra doveroso puntualizzarlo, credo che dimostrare o meno l'esistenza di Dio, dovrebbe essere perseguito, non solo ragionando usando la logica, ma anche con le prove concrete o matematiche.

Dove si ferma la matematica, entrano in ballo le probabilità, che sono tutt'altra cosa che "certezze o prove".

Fino a quando queste "certezze", rimarranno delle semplici probabilità, sia la "fede", sia la "non fede", dovranno imparare a convivere insieme e rispettarsi reciprocamente, fino a dimostrazione della prova contraria.

Quindi, definire una sciocchezza, l'appellativo al fare di un "esempio" questo mio pensiero, (che riporto per intero)


Ad esempio, il dimostrare la falsità intorno alla figura storica, data dalla Chiesa, del Cristo, benchè abbia delle sue fondamentali certezze storiche, l'essere stata manipolata ad Hoc, gli atei, girerebbero il tutto, nel volere dimostrare anche, la totale inesistenza di Dio stesso, senza accorgersi però, o sottovalutando il fatto, che in effetti, avrebbero "assimilato" l'insegnamento che Gesù è Dio, e quindi dimostrando la falsità creata intorno a lui, l'inesistenza di Dio, andrebbe di pari passo.



Vorrei precisarti, che anche se non ti sei espressamente rivolta a me, il mio dire, era il sostenere una possibilità che alcuni atei, potrebbero prendere come spunto di riflessione, per persuadere i propri interlocutori, usando questa probabilità di pensiero, e non ne ho certamente fatto una regola assoluta, che varrebbe per tutti gli atei.

Per tale ragione, in giurisprudenza e diritto, vale la regola che tutti sono innocenti sino a prova contraria e non è certo viceversa.

Buona Riflessione

Enrico Frassinetti



[Modificato da ALPHACLUB 28/10/2008 17:07]
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02/11/2008 04:52
 
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Comunque c'è una equazione matematica che secondo me è tanto valida come totalmente ignorata:

Il credente che giudica la convinzione del non credente sta al non credente che giudica la convinzione del credente come uno stupido sta ad un altro stupido.

Alla prossima.



Contadino, scarpe grosse, cervello fino.
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Re:
libero1978, 02/11/2008 4.52:

Comunque c'è una equazione matematica che secondo me è tanto valida come totalmente ignorata:

Il credente che giudica la convinzione del non credente sta al non credente che giudica la convinzione del credente come uno stupido sta ad un altro stupido.

Alla prossima.



Infatti, sia un senso che ne''altro c'è una forma di irriverenza (stupido, dal termine ebraico Kesil dal significato: essere irriverenti verso una idea) nei confronti di chi ha delle convinzioni.

alla prossima







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