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Classi ponte o ghetto?

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2008 17:54
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Le mani della Lega sulla scuola
Come cambia la scuola mentre ci si accapiglia sul decreto Gelmini

Mentre un gruppuscolo di studentelli occupa a ore le università e si grida al vilipendio per aver riportato alle elementari (ops... scuola primaria come si deve dire oggi) il maestro unico, alla Camera la Lega fa approvare una mozione che introduce le "classi ponte" o "differenziate" come poi è l'esatta denominazione.

Cosa sono? Qualcuno ne ha mai sentito parlare?

Praticamente nel silenzio generale, la mozione approvata a Montecitorio impegna il governo a «rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione».

A chi non supera i suddetti test vengono messe a disposizione le «classi ponte che consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti».

La mozione impegna inoltre il governo «a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole».

Infine, si prevede «una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri», oltre che «nelle classi ponte, l’attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l’elaborazione di un curriculum formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, oltre che dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza».

Come tradurla? Davvero saranno corsi di recupero a tempo per favorire l'integrazione (difficile anche perchè chi partecipa rischia poi di rimanere indietro con il normale corso degli studi), o la surrettizia introduzione di vere e proprie classi-ghetto frequentate dai figli degli immigrati?

Per me è la seconda, per voi?

Fonte

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Io ricordo bene quando venni in Italia, non fui messa in una classe-ponte, al mattino in classe con gli altri, al pomeriggio, un'ora di lezione d'italiano, e con me altri tre ragazzi provenienti da altre nazioni.

Non vi sembra che questa mozione non aiuti l'integrazione?


[Modificato da @nounou@ 15/10/2008 14:17]






Nounou
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15/10/2008 14:29
 
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E' ovvio che i leghisti siano sempre stati dei discriminatori (per non usare la parola "razzisti"),e' un discrimine raggruppare gli immigrati in una classe ed estrometterli dal contatto con gli altri,isolare un gruppo per l'appunto fa parte della cultura razzista.

Se temono che Bin Ladein gli faccia saltare il culo per aria o se temono che l'islam possa attecchire minacciando la democrazia o se temono la criminalita' legata all'immigrazione,pensino allora alle vere cause di tali pericoli visto che si trovano al governo,non a questi atti barbarici di prevenzione che solo Hitler e Stalin erano in grado di concepire,solo in Italia accaddono simili cose,mentre gli altri paesi europei ci prenderanno in giro a vita bollandoci razzisti non solo a causa di isolati episodi a danni di immigrati perpetrati da balordi e imbecilli nati e cresciuti a video-games e cellulari,ma anche a causa di simili atti "politici".

[Modificato da pcerini 15/10/2008 14:30]
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15/10/2008 20:10
 
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discriminate, si..

Io non so come funziona in altri paesi..
ma l’integrazione, l’educazione alla differenza, l’intercultura, va vista come una risorsa, non come un problema..!







Nounou
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Scuola/ Chiamparino: Con classi differenziate rischio banlieu
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, intervenendo ad un convegno a Saint Vincent, ha bocciato l'ipotesi delle classi differenziate. "Si tratta di un provvedimento che va nella direzione opposta - ha detto Chiamparino - rispetto a quella che il Governo dice di voler perseguire. Se c'è una cosa che serve per favorire l'integrazione è che si mettano assieme il più possibile bambini e bambine di culture diverse".


Saint-Vincent (AO), 18 ott. (Apcom) -

Fare classi solo per gli immigrati e' il modo migliore per creare il germe dell'effetto banlieu.

E' l'allarme che lancia il sindaco di Torino Sergio Chiamparino. "Pensare di fare classi solo per gli immigrati e' il modo migliore per creare il germe dell'effetto banlieu.

Diverso - ha sottolineato in occasione del Convegno "Donat Cattin"- e' se mi dicono che ci sono bambini che non conoscono l'italiano: in questo caso non servono mozioni ma si fanno corsi intensivi di italiano per qualche mese e poi vengono reinseriti nelle classi".

"Torino fra il 1958 e il 1971 ha raddoppiato la sua popolazione - ha continuato il sindaco del capoluogo piemontese - ,

ma il fenomeno immigrazione ha posto molti meno problemi rispetto a quanto oggi accade con percentuali minori. Ieri il Ministro ha riconosciuto che a Lampedusa sta arrivando il doppio di clandestini rispetto all'anno scorso.

Allora sarebbe molto utile se si potesse, superando le resistenze burocratiche, dare ai sindaci la possibilita' di agire in situazioni di emergenza ad esempio per le ristrutturazioni, in modo da poter intervenire subito e non far passare due o tre anni, lasciare che i palazzi diventino fatiscenti e vengano affittati a poco a gente che sta in 20 in una stanza".

Nella citta' che ospita la piu' grande comunita' romena in Italia, il sindaco sollecita maggior attenzione alle politiche inclusive, vale a dire quelle che riguardano lavoro, casa e scuola.

"Dobbiamo essere attenti anche alla presenza di forze dell'ordine - ha aggiunto Chiamparino - perche' e' cosi' che noi riusciamo a dare anche percettivamente l'idea di un controllo. A Torino nel 2007 abbiamo investito 6 milioni di euro per telecamere e per rinnovare il parco vetture della Polizia di Stato.

Un ultimo fenomeno nuovo per l'Italia ma che a Torino sta diventando un problema serio - ha proseguito - riguarda profughi e rifugiati politici che di diritto devono restare in Italia. Bisogna intervenire in fretta perche' rischiano di diventare elementi di destabilizzazione politica, se si sentono rifiutati in un loro diritto e rischiano di essere coinvolti da chi vuole utilizzarli a fini politici".

FONTE






Nounou
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Le classi speciali, chiamate appunto Spezialschule, sono state smantellate, in Svizzera, una quindicina di anni orsono.
Da noi però non ci mettevano gli stranieri che non avevano ancora appreso la lingua ma tutti i ragazzi che fungevano da "freno", perché duri di comprendonio, nelle classi "normali" e di conseguenza anche stranieri, se non la maggior parte.

Oggi si cerca di tenerli al passo con ore di doposcuola mirate a sostenere l'alunno in quelle materie che gli risultano ostiche.

Secondo me, creare delle classi in cui mettere gli stranieri non farebbe altro che accrescere le barriere gia esistenti impedendo o, perlomeno, rendendo più difficile la loro integrazione.

Due bambine albanesi che non parlavano una parola di tedesco, hanno cominciato la prima elementare con mia figlia.
Alla fine dell'anno parlavano la lingua perfettamente e facevano da interprete tra genitori ed insegnante.
Oggi frequentano tranquillamente e non hanno ripetuto neanche una classe.

Comunque, non é che qui sia tutto "rose e fiori".

Per le medie, il discorso cambia.

Ci sono classi "A", "B" e "C".
In quelle "A", frequentano i più promettenti.
In "B", i "normali".
In "C", i "tostarelli".
Però non é detto che una volta in "A" o in "C", ci si debba rimanere sino alla fine dell'obbligatorietà.
Se qualcuno promettente non é più, passa in "B" e con appositi esami si può passare dalla "C" alla "B/A".

Personalmente non sono tanto convinto che sia il miglior sistema disponibile però, neanche il peggiore.

Massimo [SM=x1061913]



Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


19/10/2008 17:54
 
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Max:Secondo me, creare delle classi in cui mettere gli stranieri non farebbe altro che accrescere le barriere gia esistenti impedendo o, perlomeno, rendendo più difficile la loro integrazione.

Ben detto,la proposta leghista secondo me e' razzista.
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