Thomas Beatie, il primo uomo “incinto” al mondo, ha dato qualche giorno fa alla luce una bimba.
Una bambina fortunata frutto di un amore capace di sconfiggere le leggi imposte dalla natura , o vittima innocente dell’egoismo dei suoi genitori? A prescindere dalle opinioni, ci si trova davanti ad una nuova vita, ad una creatura, che prima o poi, dovrà per forza di cose confrontarsi con una realtà familiare diversa da quella di tutti gli altri bambini del mondo.
Come reagirà la piccola? Riconoscerà come madre la figura di Thomas che l’ha messa al mondo, oppure quella di sua moglie Nancy che è una donna in “piena regola”?
Difficile prevederlo . “Potrebbe accadere – spiega Emanuel Mian, psicologo dello sviluppo esperto in distorsioni dell’immagine corporea – che la piccola ad un certo punto rifiuti ambedue i genitori e, al tempo stesso, riscontri delle difficoltà nel confrontarsi con il proprio corpo, perché priva di una precisa figura di riferimento con cui identificarsi.
Tuttavia, i bambini a differenza degli adulti, hanno una grande capacità di adattamento, che fa ben sperare in un futuro sereno per lei”.
Rimane, quindi, da chiedersi se i presupposti per un avvenire roseo ci siano anche per Thomas e Nancy . “Thomas è nato donna – dice Mian –, ma non riconoscendosi come tale, ha scelto di sottoporsi ad un intervento per la rimozione del seno e ad iniezioni di testosterone, senza però ultimare il passaggio che l’avrebbe reso uomo in tutto e per tutto, ovverosia, non rinunciando alla vagina.
Ciò significa, che ancor prima della sua singolare gravidanza , Thomas ha dimostrato insicurezza per ciò che realmente desiderava essere. La sua mancata decisione è sintomatica di una crisi interiore irrisolta. Ora, per quanto in questi mesi abbia “sfoggiato” al contempo pancione e barba, dovrà ben presto fare i conti con una sempre più crescente insoddisfazione corporea.
Dal punto di vista esteriore continuerà ad essere un maschio, ma nel profondo, forse per la prima volta, inizierà a sentirsi donna perché non c’è dubbio che l’esperienza della gravidanza “segna” in modo indelebile tutte le mamme.
Nel momento stesso in cui Thomas vedrà sua figlia nutrirsi con il latte artificiale, non è da escludere che subentri in lui una prepotente nostalgia per quei seni di cui a suo tempo si è voluto disfare”.
E Nancy? “Per quanto riguarda Nancy, – continua Mian – potrebbe manifestarsi, come del resto accade in molti casi di infertilità, una forma di depressione causata dal fatto di non “essere stata capace” di procreare , con l’aggravante di “essere stata rimpiazzata” da una madre maschio.
Il senso di inadeguatezza potrebbe diventare davvero significativo. Va ricordato, inoltre, che Nancy è una donna e in quanto tale non potrà fare a meno di provare il desiderio di sentirsi chiamare “mamma”. Thomas sarà d’accordo?”.
Fonte
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Nounou
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Blaise Pascal