"Ma gli interrogativi aperti restano molti: chi può giudicare se le cure sono sproporzionate e inutili? Chi decide i confini dell’accanimento? Sono questioni troppo difficili da risolvere concretamente ed è per questo che la Conferenza episcopale italiana (la Cei, ndr) si è espressa contro. Perché, nella realtà, il testamento biologico rischia di
trasformarsi in una scorciatoia per l’eutanasia». Lei condivide questa posizione o si adegua? Il cardinale sorride e replica: «Domanda furba e intelligente. Io mi attengo alla posizione della Cei, perché ci sono molti nodi ancora da sciogliere».
E chissenefrega di quello che pensa la Cei,io non mi chiamo mica "cristiano" o "cattolico" o "ratzingerino",se la Cei e' cosi' paranoica da aver paura della china scivolosa,allora significa che assieme all'eventuale approvazione del testamento biologico si potranno pensare tutele o criteri legislativi che possano evitare il ricorso indiscriminato all'eutanasia!
Forse la Cei,invece di fare affermazioni prive di confronto e di dialogo.a dispetto di quello che afferma Barragàn che dice di volersi attenere a quello che dice la Cei,dovrebbe dare un'occhiata a quest'articolo che ho messo qui --->
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6820925
[Modificato da pcerini 04/10/2007 10:53]