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Eupeptico e la condanna di tutti i non cristiani!

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2007 16:10
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25/09/2007 07:49
 
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In una discussione fra Polymetis, Primula Rossa ed Eupeptico riguardo ciò che i Tdg credono sull’istituto della salvezza è saltato fuori che il Catechismo della Chiesa Cattolica in cui è proferito che chiunque agisca secondo la propria coscienza sebbene non riconosca Gesù, può ottenere il perdono e la grazia divina. A tal proposito il forista Eupetico ha criticato quanto segue:

http://testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6779192&p=3


Per quanto riguarda le religioni non cristiane? Ecco cosa si legge in Instructio de Evangelio nuntiando et de Dialogo inter Religiones, AAS 92, n.5, pag. 424: "E' attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza, che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come il loro Salvatore".

In "barba" a Giovanni 17:3 "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza ... di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo".

E a Filippesi 2:10-11 "... affinchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio .... e ogni lingua riconosca apertamente che Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre".

E a praticamente a tutto il resto della bibbia.



Quanto ha stabilito lo scritto cattolico da un punto di vista etico cristiano e biblico è assolutamente perfetto! Si ritiene infatti che chiunque sia sincero di cuore, sebbene appartenga a un’altra fede non cristiana possa arrivare alla salvezza mediante la grazia e la misericordia di Dio. Un Dio che punisce il buono col malvagio non ha nulla a che fare col Dio di amore e di misericordia che ci insegna la Bibbia.

Giovanni 17:3 si riferisce alla conoscenza di Cristo che porta alla vita eterna. Ma da nessuna parte si evince che quello è l’unico modo di ottenere la salvezza. Come al solito i Tdg prendono versetti isolati e li usano per estrapolare una dottrina senza tenere conto di altri versetti (fanno un'eresia, osia una scelta)

Che dire di quando Gesù mentre stava morendo in Croce levò la sua voce al cielo dicendo: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”? Gesù chiedeva al Padre suo di perdonare persino i suoi assassini i quali lo stavano uccidendo in buona fede e non lo stavano certamente riconoscendo quale loro Salvatore. E’ un po’ strano visto che per salvarsi bisogna riconoscere a tutti i costi Gesù come Salvatore.

Il fatto è che i Tdg confondono la ‘non conoscenza’ di Cristo con un’azione di malafede dovuta al fatto che chi non accetta il messaggio del vangelo è sicuramente malvagio. Non tengono conto minimamente che un credente di un’altra fede potrebbe non accettare il cristianesimo per motivi culturali, ermeneutici, e di profonda convinzione.

Chi può stabilire quando veramente una persona aveva le condizioni ideali per accettare il messaggio e nonostante ciò l’ha respinto? Solo Dio! Perciò chi non riconosce Gesù come Salvatore, nel documento citato, non è chi pur essendosi accorto che Cristo è il Salvatore lo rigetta dalla sua vita. No! Si riferisce a coloro che nonostante la proclamazione del messaggio, vuoi per ermeneutica, vuoi per cultura, vuoi per altri motivi non erano in condizioni di riconoscerlo come Vero!

Perché scusate, stando al documento riportato, la salvezza va a chi segue ciò che è buono nelle proprie tradizioni religiose. Non è data a chi poltrisce ma a chi si da da fare a seguire ciò che è giusto nella propria religione. E se uno, scusate il termine, si fa ‘nu tarallo tanto per seguire la sua fede, vuol dire che è sinceramente convinto dalla sua religione. E vuol dire anche che se avesse riconosciuto il cristianesimo come la religione vera, avrebbe fatto similmente per Gesù Cristo. Ma bisogna anche avere un po’ di sale in zucca quando si studiano le Scritture!

Quella di Filippesi poi non c’entra proprio nulla col discorso. Perché sappiamo benissimo che anche se la volontà di Dio è quella che ognuno confessi Gesù come Signore, è impossibile che tutto il genere umano arrivi a farlo. Anche perché la predicazione non giungerà a tutte le genti (quest’ultimo aspetto lo riconoscono anche i Tdg cybernauti tant’è che affermano che la predicazione dei Tdg non necessariamente dovrà coprire tutta la terra prima che il Giudizio finale arrivi; io però farei il loro giochetto, prenderei la scrittura di Matteo 24:14 “E questa buona notizia del Rengo sarà predicata in tutta la terra abitata… e allora verrà la fine” e direi loro che credono cose ‘in barba’ a Matteo. Sì perché lì c’è scritto che su tutta la terra arriverà il messaggio del Regno!).
Poi bisogna dire che Filippesi della salvezza non parla proprio ma semmai parla del motivo per cui Gesù è venuto (“affinchè si pieghi ogni ginocchio e ognuno confessi Gesù Cristo come suo Salvatore”). Infatti Gesù è venuto per tutto il mondo. Che poi tutti si convinceranno che Lui è il Salvatore, dicevo, per i motivi esposti prima, è impossibile. Ma ciò non esime Paolo dallo spiegare il motivo della venuta di Gesù.

Insomma il discorso fatto da Eupeptico mi sembra del tutto non pertinente col reale senso delle Scritture e contrario anche alle regole del buon senso (che vogliono che chiunque sia sincero si salvi). E’ perfino contrario a Gesù che chiese a Suo Padre di perdonare i suoi assassini. Non riesco a credere a un cristianesimo che predica la distruzione seduta stante di chiunque non abbia accettato il messaggio di Cristo seppur in buona fede.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 25/09/2007 08:04]



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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25/09/2007 11:35
 
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Ho più volte ribadito che la religiosità è un sentimento che non ha nulla da spartire con la religione.
La religione, difatti, è la confluenza di religiosità analoghe in più calderoni che si configurano sempre e comunque come sistemi di potere e di repressione.

Detto questo vorrei replicare dicendo a Bicchiere che, dopotutto, salvezza per tutti, per metà, per pochi, o ciò che vuoi, serve solo ad innescare meccanismi di difesa ed apologia fra religioni, e, soprattutto, serve a tener ancorato e condizionato ad un credo, o a più credi, la mente del credente, ormai succube di se stessa.
Quello che potrà succedere, in ultima analisi, sarà il travaso da un contenitore religioso ad un altro, ma i giochi in atto saranno sempre gli stessi: uomini prigionieri dei propri sistemmi religiosi, sordi agli appelli per il rispetto dei diritti umani fondamentali.
Sarà inutile dire che si è d'accordo in linea di principio con i diritti umani fondamentali, almeno sino a quando si sosterrano e si approveranno a livello individuale sistemi di potere religiosi che li violino e li combattano.

Pyccolo
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Non so se può essere utile, cito il Catechismo degli adulti:

Necessità del Battesimo:

Il battesimo è necessario alla salvezza: "In verità , in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3:5).
Chi dunque lo rifiuta colpevolmente non può salvarsi.
Per quanto riguarda coloro che non hanno avuto la grazia di conoscere il Vangelo, si deve ricordare che sono stati creati anch'essi con un orientamento implicito a Gesù Cristo. Se vivono secondo i giusti dettami della propria coscienza, anche a loro è donata da Dio in Cristo la possibilità di raggiungere la salvezza in una forma di battesimo, che possiamo qualificare come battesimo di desiderio, sia pure inconsapevole.





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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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X Maurif
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