In una discussione fra Polymetis, Primula Rossa ed Eupeptico riguardo ciò che i Tdg credono sull’istituto della salvezza è saltato fuori che il Catechismo della Chiesa Cattolica in cui è proferito che chiunque agisca secondo la propria coscienza sebbene non riconosca Gesù, può ottenere il perdono e la grazia divina. A tal proposito il forista Eupetico ha criticato quanto segue:
http://testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6779192&p=3
Per quanto riguarda le religioni non cristiane? Ecco cosa si legge in Instructio de Evangelio nuntiando et de Dialogo inter Religiones, AAS 92, n.5, pag. 424: "E' attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza, che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come il loro Salvatore".
In "barba" a Giovanni 17:3 "Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza ... di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo".
E a Filippesi 2:10-11 "... affinchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio .... e ogni lingua riconosca apertamente che Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre".
E a praticamente a tutto il resto della bibbia.
Quanto ha stabilito lo scritto cattolico da un punto di vista etico cristiano e biblico
è assolutamente perfetto! Si ritiene infatti che chiunque sia sincero di cuore, sebbene appartenga a un’altra fede non cristiana possa arrivare alla salvezza mediante la grazia e la misericordia di Dio. Un Dio che punisce il buono col malvagio non ha nulla a che fare col Dio di amore e di misericordia che ci insegna la Bibbia.
Giovanni 17:3 si riferisce alla conoscenza di Cristo che porta alla vita eterna. Ma da nessuna parte si evince che quello è l’unico modo di ottenere la salvezza. Come al solito i Tdg prendono versetti isolati e li usano per estrapolare una dottrina senza tenere conto di altri versetti (fanno un'eresia, osia una scelta)
Che dire di quando Gesù mentre stava morendo in Croce levò la sua voce al cielo dicendo: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!”? Gesù chiedeva al Padre suo di perdonare persino i suoi assassini i quali lo stavano uccidendo in buona fede e non lo stavano certamente riconoscendo quale loro Salvatore. E’ un po’ strano visto che per salvarsi bisogna riconoscere a tutti i costi Gesù come Salvatore.
Il fatto è che i Tdg confondono la ‘non conoscenza’ di Cristo
con un’azione di malafede dovuta al fatto che
chi non accetta il messaggio del vangelo è sicuramente malvagio. Non tengono conto minimamente che un credente di un’altra fede potrebbe non accettare il cristianesimo per motivi culturali, ermeneutici, e di profonda convinzione.
Chi può stabilire quando veramente una persona aveva le condizioni ideali per accettare il messaggio e nonostante ciò l’ha respinto? Solo Dio! Perciò chi non riconosce Gesù come Salvatore, nel documento citato, non è chi pur essendosi accorto che Cristo è il Salvatore lo rigetta dalla sua vita. No! Si riferisce a coloro che nonostante la proclamazione del messaggio, vuoi per ermeneutica, vuoi per cultura, vuoi per altri motivi non erano in condizioni di riconoscerlo come Vero!
Perché scusate, stando al documento riportato, la salvezza va a chi segue ciò che è buono nelle proprie tradizioni religiose. Non è data a chi poltrisce ma a chi si da da fare a seguire ciò che è giusto nella propria religione. E se uno, scusate il termine,
si fa ‘nu tarallo tanto per seguire la sua fede, vuol dire che è sinceramente convinto dalla sua religione. E vuol dire anche che se avesse riconosciuto il cristianesimo come la religione vera, avrebbe fatto similmente per Gesù Cristo. Ma bisogna anche avere un po’ di sale in zucca quando si studiano le Scritture!
Quella di Filippesi poi non c’entra proprio nulla col discorso. Perché sappiamo benissimo che anche se la volontà di Dio è quella che ognuno confessi Gesù come Signore, è impossibile che tutto il genere umano arrivi a farlo. Anche perché la predicazione non giungerà a tutte le genti (quest’ultimo aspetto lo riconoscono anche i Tdg cybernauti tant’è che affermano che la predicazione dei Tdg non necessariamente dovrà coprire tutta la terra prima che il Giudizio finale arrivi; io però farei il loro giochetto, prenderei la scrittura di Matteo 24:14 “E questa buona notizia del Rengo sarà predicata in tutta la terra abitata… e allora verrà la fine” e direi loro che credono cose ‘in barba’ a Matteo. Sì perché lì c’è scritto che su tutta la terra arriverà il messaggio del Regno!).
Poi bisogna dire che Filippesi della salvezza non parla proprio ma semmai parla del motivo per cui Gesù è venuto (“affinchè si pieghi ogni ginocchio e ognuno confessi Gesù Cristo come suo Salvatore”). Infatti Gesù è venuto per tutto il mondo. Che poi tutti si convinceranno che Lui è il Salvatore, dicevo, per i motivi esposti prima, è impossibile. Ma ciò non esime Paolo dallo spiegare il motivo della venuta di Gesù.
Insomma il discorso fatto da Eupeptico mi sembra del tutto non pertinente col reale senso delle Scritture e contrario anche alle regole del buon senso (che vogliono che chiunque sia sincero si salvi). E’ perfino contrario a Gesù che chiese a Suo Padre
di perdonare i suoi assassini. Non riesco a credere a un cristianesimo che predica la distruzione seduta stante di chiunque non abbia accettato il messaggio di Cristo seppur in buona fede.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 25/09/2007 08:04]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico