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Nuovo capitolo nell’estate nera della chiesa Foto porno nel pc del prete indagato

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2007 23:34
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23/09/2007 20:21
 
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di ALBERTO GAINO
Torino, un ex ragazzo di vita: «Don Nino fu il primo ad abusare di me, in parrocchia»


TORINO
I carabinieri hanno rintracciato immagini pornografiche nel computer del più giovane dei tre sacerdoti torinesi indagati per violenza sessuale, dopo le accuse contro di loro di Salvatore Costa, 25 anni, ex ragazzo di vita, arrestato due volte per estorsione negli ultimi due mesi e tuttora in carcere. Le immagini scaricate dal portatile di don Nino Fiori suggeriscono un interesse omosessuale che potrebbe supportare, se non il dettaglio delle rivelazioni, almeno la scelta del «ricattatore dei preti» di chiamare in causa il sacerdote.

Costa ha fatto il nome di Fiori solo dopo il secondo arresto, deciso dal gip Emanuela Gai con un’ordinanza durissima: «E’ un ricattatore di professione». Ritrovatosi di fronte al pm Cristina Bianconi, in quei giorni di agosto, Costa fu pesante nei confronti di don Fiori: «Fu lui, quando ero giovanissimo, il primo ad abusare di me nella stanza che occupava in parrocchia, a Moncalieri, dove mi ospitava la notte».

L’avvocato Mauro Ronco, difensore di Fiori, risponde a muso duro: «Il sacerdote ha conosciuto Costa solo in quest’ultimo anno e in ragione delle assai poco commendevoli richieste dell’uomo al canonico Vaudagnotto. L’uno officiava in Duomo, l’altro nella vicina chiesa di San Lorenzo. Del resto, a Moncalieri don Fiori ha operato in un periodo molto successivo a quello indicato da Costa». In serata, rimbalzata in tv la notizia che le tracce di consultazioni di siti pornografici sono state rinvenute nel pc di don Fiori, non è stato più possibile rintracciare il legale.

Costa ricattava da tempo il canonico settantenne Mario Vaudagnotto, cerimoniere della Curia - che gli ha consegnato 30 mila euro - e l’ex economo del liceo salesiano Valsalice, don Luciano Alloisio, poco più giovane. Quest’ultimo fece intervenire i carabinieri in strada all’atto della consegna a Costa degli ultimi 2 mila euro. L’estorsore confessò e uscì di galera in due giorni.

Una volta libero, Costa si offre di ritrattare l’accusa di aver avuto anche da minorenne rapporti sessuali con don Alloisio, in cambio di 30 mila euro. Una telefonata della sua convivente rivela tante cose: «Salvo dice “Io ritratto e però mi devono togliere la cosa di estorsione... io ritratto tutto... e mi faccio lasciare la calunnia, tanto in tre mesi... ma che c... me ne frega, mi danno gli obblighi di firma».

I pm Cristina Bianconi e Manuela Pedrotta ne ottengono il riarresto. I carabinieri raccolgono testimonianze sulla vita da «miserabile» del giovane, che ricorda certi personaggi di Dumas padre: buttato fuori di casa a 14 anni, finito in via Cavalli a prostituirsi, rapine ai trans e ai clienti, la mano tesa nelle parrocchie, finché un certo assistenzialismo-ricattatorio non è diventato lavoro, modus vivendi. Don Franco Martinacci, rettore della chiesa di San Lorenzo, riferisce ai carabinieri: «Ho assistito a minacce di Costa nei confronti di don Vaudagnotto».

L’estorsione, per l’accusa, si consuma in una frase: «Se non mi paghi, svelo i rapporti che hai avuto con me quando avevo 18 anni». Don Vaudagnotto ha riferito ai pm di avergli dato denaro per carità cristiana. La stessa versione di don Alloisio. Che, in una perquisizione a casa sua, ha però rivelato a un carabiniere di aver avuto rapporti con ragazzi di via Cavalli. Non con Costa. E’ comunque credibile il loro accusatore? Uno che, intercettato, dice al telefono, parlando del suo primo avvocato: «Lo mando a fan... all’interrogatorio, faccio finta che m’ha molestato due bambini davanti a me. Lo rovino».

La procura deve cercare riscontri alle dichiarazioni di Costa. Per tre giorni, a fine agosto, l’ha «rispremuto» per sapere dei ricatti ai sacerdoti che «duravano da anni». I pm hanno rintracciato uno dei tre compagni di sventura indicati da Costa come testimoni dei suoi rapporti con i sacerdoti. E il suo ultimo avvocato, Basilio Foti, si è visto respingere l’istanza di arresti domiciliari «perché sono ancora in corso le indagini».


www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#
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aspettiamo le indagini prima di dare giudizi [SM=g27994]






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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Resta un piccolo dato di fatto

voglio essere clemente

diciamo che si ma stu brava dicitando la tastiera [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946] [SM=x1061946]

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