Cara Marina,ci ho messo un po' prima di decidermi a scrivere qualcosa,il problema e' che quando mi trovo di fronte alle persone che soffrono mi sento impotente,incapace,in quel momento,da anonimo,da estraneo alle tue sofferenze,l'unica cosa che mi rimane da fare e' CAPIRTI,CONDIVIDERE le tue sofferenze,per darti se possibile ancora piu' forza,piu' coraggio,per farti sentire una vera persona
tentando di andare oltre certe barriere imposte non da Dio ma dagli uomini,per non farti piu' sentire per colpa di altri come un giocattolino che viene preso di mira per romperlo o per spezzarlo seguendo certe inclinazioni che sono disumane!
Al di la' dei pensieri,delle differenze,c'e' quella parte di noi stessi che grida e urla finche' non viene "veramente" ascoltata,compresa,capita!
Secondo me la sfida piu' grande per l'uomo e' riuscire a superare se stesso,riuscire a capire e partecipare ai pensieri e alle esperienze dell'"altro",un "altro" che rimane separato,distante,arrogante,prepotente,oppressivo,perche'
soggiogato da regole e dogmi ai confini della ragione umana,ecco la sfida piu' grande per chi e' coinvolto nella battaglia dei diritti dell'"uomo"!
Spero di esserti stato in qualche modo di aiuto con queste mie poche parole!
un saluto con affetto
Paolo
[Modificato da pcerini 07/09/2007 15:04]